Asa Nisi Masa

Webzine di Cinematik

 

Il quiz

Da quale film sono tratte le seguenti parole?

Lo sai qual è il brutto della vita?
Che non c'è la musica, nelle scene di pericolo!!

 

 

Invia la risposta ad gongolante@libero.it

I link 

  Il critico della Cristian production
commenti sui film presenti e passati del cinema virtuale

Magia Prodution dice
 Opinioni, sempre e solo personali, sui films attualmente in programmazione al cinema virtuale

Film della settimana
 Cesare, uno dei produttori più prolifici di Cinematik, ci commenta un film a settimana.

Hanno collaborato a questo numero:

Norman Bates
Il critico
Mister Hyde
Silver Surfer
Merlino

Sito creato da
Doomsday Agency

N. visitatori

Versione 2001.03.3

Editoriale  +

Introduzione di Norman Bates   
Le novità del cinema +
Recensione dei nuovi film del cinema virtuale
L'esame del critico +
Ogni settimana si esamina un film del cinema punto per punto 
Cronache nella nebbia +
Silver Surfer racconta le sue impressioni sui nuovi film in sviluppo
TV: il cult della settimana  +
Un film imperdibile trasmesso questa settimana sul piccolo schermo

Asa Nisi Masa versione 2001.03.3

Editoriale

Per chi fosse passato di qui per caso, volevo annunciare che siete sul terzo numero di Marzo di Asa Nisi Masa, la prima Webzine di Cinematik, il primo gioco di cinema virtuale italiano.

Questa è la tanto attesa settimana degli oscar, che verranno assegnati nella notte tra sabato e domenica. In concomitanza con questo evento scatta una sfida tra i produttori di Cinematik: il Toto-Oscar. Chi è il maggiore espero di cinema? Come sempre oltre alla soddisfazione di battere gli altri giocaotir, anche il premio virtuale in forma di gif. Una gif che, come la coppa del mondo, rimarrà in bacheca per un anno al vincitore, per poi essere rimessa in gioco l'anno venturo. Per cui andate alla pagina del toto-oscar e partecipate!

Novità anche questa settimana nel regolamento, con la decisione di ampiare il numero di film contemporaneamente presenti nel cinema virtuale. In 15 giorni si passerà da 10 a 12 sale con una maggiore permanenza media dei film in sala (e quindi maggiori incassi). Nell'aria ci sono comunque altri cambiamenti....

Nessun segno per la risoluzione del quiz della settimana, non c'è stato nemmeno un tentativo di indovinare ed alloradopo avervi detto che il protagonista del film in questione è un attore comico che non ha mai vinto un oscar, vi dico che questo attore ha però vinto due golden globe consecutivi. Facile ora individuare l'attore, da questo sarete in grado di risalire al film?

Per il sondaggio si nota che Nanni Moretti non è certo un regista di culto per i produttori di Cinematik, anzi i più pensano di non andare a vedere il film di quello che all'estero è considerato uno dei migliori autori italiani. Un peccato.
Questa settimana ovviamente nel sondaggio si parla di Oscar!

Per il momento manca la sezione delle intervista che ancora non è pervenuta. Se dovesse arrivarmi sarà pubblicato, al solito, un aggiornamento domani sera.

Chiudo con il solito invito a chi non partecipa attivamente ad Asa Nisi Masa ad iniziare a farlo scrivendo all'indirizzo indicato dallo zio Sam in alto a destra. E ricordatevi, oltre a votare il nuovo sondaggio, di partecipare al Toto-Oscar.

Norman Bates

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Le novità del cinema

Vacanze in famiglia

Regia: Lasse Hallstrom

Interpreti: Rupert Graves, Blythe Danner, James Caan, James Spader, Teri Polo, Tea Leoni.

La nuova opera dello svedese - oramai pienamente americanizzato - Lasse Hallstrom è un perfetto esempio della discontinuità dell'opera del regista, capace di piccoli capolavori come il recentissimo Chocolat e di drammi smielati come il sopravvalutato Le regole della casa del sidro. Diciamo subito che questo Vacanza in famiglia - pur nella sua eleganza formale e ben servito da un'ottima squadra di attori senza grandi star "alla moda" - non appartiene purtroppo al gruppo delle sue opere migliori. Parte del difetto è nella sceneggiatura, dello stesso regista, che sembra spesso lanciare il sasso e nascondere la mano, suggerire spunti senza poi operare il necessario approfondimento che certi temi forse avrebbero richiesto. La storia in sé non presenta niente di nuovo: sul classico schema della "riunione di famiglia" (quasi un sottogenere cinematografico) si innestano drammi personali, scelte di vita, dubbi esistenziali e sentimenti che poi in fondo ruotano tutti intorno al bisogno, e al diritto, di amare che è in ogni uomo o donna; i momenti di vera commozione non mancano, e si devono soprattutto alla superba interpretazione di Blythe Danner (Ti presento i miei) che traccia un bellissimo ritratto di donna apparentemente sconfitta dalla vita. Purtroppo l'uso continuo - e direi ossessivo - della voce fuori campo del narratore (Elliot/Rupert Graves) appesantisce un po' lo scorrere della vicenda, nella voglia di spiegare a parole a tutti i costi ogni sentimento, mentre invece si sarebbe potuto - e forse dovuto - lasciare più spazio all'interpretazione degli attori e alla capacità dello spettatore di cogliere le sfumature che spesso si possono nascondere anche in un semplice gesto. Detto del cast nel complesso equilibrato e funzionale, spezziamo una lancia a favore del grande James Caan, attore di grande finezza troppo spesso dimenticato dal cinema che conta e che invece dimostra di avere ancora molto da dare.

Immaginary line

Regia: Steven Speilberg

Interpreti: Nicolas Cage, David Morse, Salma Hayek, Esai Morales, William Devane.

Chissà se - dopo Kieslowski che ha realizzato dieci film dai Dieci Comandamenti e tre film dai colori della bandiera francese - il progetto della Cadillac Ranch è di realizzare un film da ogni brano dell'album The ghost of John Toad di Bruce Springsteen? Progetti a parte, stupisce un po' trovare il nome di Spielberg alla regia di questa storia all-american, anche se da svariati anni il regista americano ci ha abituati ad un'altalena tra film di genere fantastico e altri, diciamo, più "impegnati". Ricordiamo infatti come sia stato in passato, per molti anni, un grosso cruccio per l'autore de Lo squalo riuscire a sbancare il box-office ma non riuscire ad entrare nel cuore, e nelle grazie, della critica più "seria". Dopo tentativi più o meno velleitari e alcuni colpi a vuoto (Il colore viola, L'impero del sole) finalmente il buon Steven è stato "sdoganato" da Schindler's List e da Salvate il soldato Ryan riuscendo - speriamo una volta per tutte - a vincere il complesso di inferiorità che evidentemente lo attanagliava. La lunga premessa serve per inquadrare questo nuovo film, ennesima incursione di Spielberg nel cinema d'impegno sociale in attesa del ritorno al genere fantastico con i prossimi A.I. (Artificial Intelligence, da un progetto di Kubrick tratto da Asimov) e l'inatteso Incontri ravvicinati del terzo tipo 2. La vicenda di questo Imaginary line non racconta niente di nuovo: la solita lotta senza quartiere delle guardie di confine statunitensi contro i tentativi di immigrazione clandestina provenienti dal Messico, già vista in molti altri film - ricordiamo solo Frontiera (1982) con J. Nicholson e H. Keytel - ma l'attenzione del film si focalizza soprattutto sulla vicenda umana ed esistenziale del protagonista Carl (Cage) che sul problema dell'immigrazione clandestina, che resta un po' sullo sfondo e non approfondito nelle sue reali cause ed effetti. Se lo sforzo dello sceneggiatore va comunque elogiato, nondimeno non possiamo non evidenziare la lentezza e spesso la ripetitività della storia, con un Nicolas Cage che ripete oramai stancamente sempre lo stesso personaggio da anni (forse perché non è in grado di farne altri): deluso dalla vita, piagnucolone, romantico ma cinico ecc. ecc. Accanto a lui offre invece un'ottima performance il sottovalutato David Morse, già apprezzato ne Il miglio verde - mentre poco più che comparse risulta il resto del cast, con la splendida e brava Salma Hayek chissà perché relegata in un ruolo assolutamente marginale, se pure risolutivo per la vicenda esistenziale del protagonista., mentre invece il personaggio di Rachel - la moglie morta, protagonista degli amari flashback - è stato inspiegabilmente affidato ad un'anonima comprimaria. In definitiva speriamo che presto il buon Spielberg ritorni all'amato cinema spettacolare, genere che ci pare gli risulti - salvo qualche eccezione - più congeniale e più adatto alle sue corde di grande narratore popolare. Splendida la fotografia che bene rende l'assolata solitudine del deserto e molto ben scelta la colonna sonora, che farà la gioia di quanti amano il rock americano che più americano non si può.

Mister Hyde

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L'esame del critico

Questa settimana sotto le mie grinfie un film che è riuscito a guadagnarsi qualche settimana fa il numero uno del box office, si parla de "il dio del trentaseiesimo piano" della Cassius feelin' for you.

Locandina: 6.5 - Locandina senza fronzoli, con una foto del protagonista Rufus Sewell seduto in un luogo imprecisato. Dice poco del film, potrebbe adattarsi a qualsiasi pellicola con questo protagonista. Comunque gradevole ed elegante..
Sito: 9 - Indubbiamente di alta qualità, sia per la scelta dei colori cupi in tono con il film raccontato, sia soprattutto per la pagina del film vero e proprio con un meccanismo che facilita di molto l'associazione nome dei personaggi/volto. Inoltre il film è arricchito con pagine di presentazione dei personaggi e del cast. Ottimo lavoro.
Cast: 6 - Sicuramente di alto livello, oserei dire troppo per ruoli non importantissimi. L'intruso Ricky Caria c'entra come la marmellata sui maccheroni e abbassa il mio personalissimo gradimento. 
Soggetto: 7.5 - L'idea non è niente male, ed anche il modo scelto di raccontarla che ci mette negli stessi spaesatissimi panni del protagonista è convincente per il coinvolgimento potenziale dello spettatore.
Sceneggiatura: 7 - Sceneggiatura tutta guidata dal dialogo con poche descrizioni di movimenti in tutti i sensi (sia della Macchina da presa che dei personaggi inquadrati). Una sceneggiatura canonica quindi che comunque ha il pregio di risultare scorrevole e piacevole.
Commerciabilità: 8.5 - Il costo totale del film è stato di 65.000.000, già ampiamente ripagati nonostante la decurtazione del 5% dovuta al fatto che il film non è tratto da una sceneggiatura originale. La mia impressione è che questo resterà in sala ancora a lungo entrando probabilmente nei film più visti di sempre.

Riepilogo

Locandina: 6.5
Sito: 9
Cast: 6
Soggetto: 7.5
Sceneggiatura: 7
Commerciabilità: 8.5

Totale: 44.5/60 - Promosso

COMMENTO PERSONALE SUL FILM:
Un bel film di quelli che probabilmente non lasciano un segno ma che servono a farti passare una serata tranquilla e, dal punto di vista del produttore, a farti guadagnare un bel gruzzoletto. 

Il critico

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Cronache dalla nebbia

Silver Surfer vi da il benvenuto al settimanale appuntamento con le cronache. Questa settimana abbiamo cinque film nuovi in fase di sviluppo ed uno reduce dalla scorsa settimana. Per forza di cosa saranno votati tutti e sei, quindi l'unica scelta resta l'ordine in cui votarli. Ma procediamo con l'analisi. 

IL DIO DELL'IO
Purtroppo, come già accaduto la scorsa settimana, troviamo dei film totalmente ingiudicabili e questo ne è un esempio. Ora, ferma restando la bravura di Scorsese e Hopkins, dalla trama proprio ci è impossibile dare alcun giudizio. Dunque è per me obbligo dare un N.C.

COSO
Sbarca su cinematik il primo film a episodi, una produzione tutta italiana. Da ciò che posso intuire dalle bozze di trama dei singoli episodi direi che ci troviamo di fronte ad un film senz'altro gradevole. Insomma, un film all'italiana! Resta il fatto che il cast non è certo tra i migliori, ma questa pellicola potrebbe essere un buon trampolino di lancio per tutti. Da vedere. Si merita un 6,5.

NUOVA ATLANTIDE
Un nuovo fumetto portato sul grande schermo in esclusiva di cinematik: si tratta di Legs Weaver, membro dell'agenzia Alfa, e collega di Nathan Never. Essendo abbastanza apprezzato il fumetto, anche il film credo che possa dire la sua, proponendo un intrigo nel futuro che forse non farà la storia del cinema, ma che comunque potrà risultare abbastanza avvincente. L'unica pecca è la presenza di Allen in un film di fantascienza: voi ce lo vedete? Voto 7-.

STALKERS
Anche questo film appare abbastanza futuristico, visto che nonostante tutto a Chicago la perfezione ancora non la cercano! Superlavoro per Soderbergh, ormai da tutti cercato, e per Ribisi, pluriutilizzato su cinematik. Il cast è giusto e c'è tutto per avere un buon thriller. Non ci resta che stare a vedere! Mi sembra adatto un 7,5. 

LA PIOGGIA NERA
Hiroshima ancora non ce l'aveva raccontata nessuno, ma solo perché è in Giappone e non negli Stati Uniti; per di più sono questi ultimi che in quel periodo erano in vena di funghi……. Comunque il Giappone non ha il massimo del richiamo in Europa, si salva ogni tanto con Kitano. Sarà quindi dura, anche perché francamente stiamo cominciando ad avere a che fare con troppi film ispirati a episodi storici recenti (tantissimi sulle guerre mondiali, sui sottomarini delle guarre mondiali, su Pearl Harbour e mille altri). Direi che si può dare un 6. 

HARY SELDON: Voto= N.C.

Terminano qui le cronache di questa settimana. Silver Surfer vi da appuntamento alla prossima, dato che il buon Pinox ha revocato la chiusura per una settimana!

Silver Surfer

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TV: il cult della settimana

Finalmente la programmazione televisiva in chiaro ci offre una settimana con una ricca scelta tra films di alta qualità tanto che le consuete segnalazioni che precedono il film "cult" ufficiale sono praticamente a scadenza quotidiana.
(una precisazione: la data indicata, anche quando un film viene trasmesso in orario notturno, è quella del calendario e non è riferita, come spesso leggiamo su alcune riviste, alla serata appena trascorsa)

Mercoledì 21 Marzo
Rete 4 ore 23.05
"Thelma e Louise"
****

Giovedì 22 Marzo
Rete 4 ore 22.55
"Il Mio Piede Sinistro"
***

Sabato 24 Marzo
Italia 1 ore 3.15
"Una Notte all'Opera"
***

Domenica 25 Marzo
Rete 4 ore 16.30
"Psycho"
*****

Ed il film "cult" di questa settimana eccezionalmente sarà preceduto da una segnalazione che è una vera e propria raccomandazione:

Venerdì 23 Marzo
Rete 4 ore 23.50
"Priscilla, La Regina del Deserto"
(The Adventures of Priscilla, Queen of The Desert)
1994, U.S.A. 103'
regia: Stephan Elliott
****
Film-gioiello sconosciuto ai più che, grazie ad una storia divertente e profonda abbinata ai paesaggi mozzafiato australiani, è diventato in breve oggetto di culto tra gli amanti dei Road Movies. Imperdibile.

Domenica 24 Marzo, Italia 1 ore 1.0

Titolo: Un Tranquillo Weekend di Paura
(Deliverance)

Regia: John Boorman

Cast: Jon Voight, Burt Reynolds, Ned Beatty, Ronny Cox, Bill McKinney, Herbert 'Cowboy' Coward, Billy Redden, James Dickey.

Durata: 1h e 49'
Nazionalità: Stati Uniti
Anno: 1972
Musica: Eric Weissberg
Soggetto e sceneggiatura: James Dickey dal suo omonimo romanzo.

Ed, Lewis, Bobby e Drew, quattro amici di Atlanta, compiono un'escursione in canoa lungo il fiume degli Appalachi. Il loro amore per la vita naturale è dettato da motivazioni differenti ma già dai primi incontri con gli abitanti del luogo si mostra una realtà assai meno romantica delle previsioni e l'esperienza lascerà segni profondi. Dramma di successo sul ritorno alla natura di quattro cittadini: il vero pericolo non è rappresentato dal fiume, ma dagli altri esseri umani. Un film legato ad alcuni motivi della cultura anglosassone degli anni '70, fra il mito di Thoreau e la nuova ecologia. La semplice idea è che l'uomo, ormai così lontano dalla natura, resta tuttavia sottomesso ai suoi principi. Molto attento alla suggestione delle immagini, John Boorman ritrae personaggi schematici al cospetto della grandezza della visione e all'orrore panico per gli ambienti naturali. Una vigorosa e piuttosto apocalittica visione del mondo, risolta con i procedimenti narrativi di un thriller di avventure per un pubblico adulto.

Merlino

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