Versione 2001.2.1
Editoriale
Come se niente fosse siamo arrivati al primo numero del secondo
mese di vita di questa webzine legata a Cinematik,
il primo gioco di cinema virtuale.
La prima novità da segnalare è il nuovo quiz, ma di questo vi
sarete senz'altro accorti appena si è aperta la pagina. C'è da
dire che è molto più facile del precedente e chi ha visto questo
film (splendido a mio avviso) difficilmente potrà non aver fatto
caso alla colonna sonora. La
seconda novità invece riguarda la piccola trasformazione di una rubrica
di Asa Nisi Masa: l'angolo di Kattivik diventa un vero e proprio
esame per i film del cinema virtuale, di nome e di fatto. I
dettagli nell'articolo relativo.
Per quel che riguarda il sondaggio della scorsa settimana inerente il più discusso film
del 2000, "the blair witch project", devo
dire che il risultato mi ha stupito non poco! Era ovvio che non ci
sarebbero state mezze misure: o lo si odia o lo si ama: la
sorpresa è che la maggioranza l'ha amato, un bel 71% dei votanti
ha risposto che il film è molto bello. Non l'avrei mai detto!
Per il resto tutto nella norma, vi ricordo anche questa
settimana di partecipare al sondaggio e di scrivere a gongolante@libero.it
se volete esprimere pareri su Asa Nisi Masa o, perché no,
rispondere alle parole di un articolista. Sarebbe bello creare una
specie di botta e risposta sul tipo di quello realizzato dal
produttore della Cristian
Production nella pagina in cui il
critico recensisce i film in sala, non siete d'accordo?
Norman
Bates
[su]
Le
novità del cinema
Cops
Regia:
John Woo
Interpreti: Wesley Snipes, Jennifer
Lopez, Keanu Reeves
Quando nel 1988 uscì nei cinema italiani Nuovo Cinema
Paradiso, dell'allora semi-sconoscituo Giuseppe Tornatore, il film
fu un fiasco totale: stroncato dalla critica e ignorato dal
pubblico rischiava di finire nel dimenticatoio, se non fosse stato
per la lungimiranza del produttore che, forse anche contro la
volontà del regista, lo prese, lo smontò completamente e lo
rimontò nella forma che oggi tutti conosciamo. Il resto è
storia: il film, così riveduto e corretto, ha vinto il premio
Oscar come miglior film straniero ed è diventato uno dei "classici"
entrati di diritto nella storia del cinema.
Questo lungo preambolo
per inquadrare questa nuova versione di Cops che, riveduto e
corretto dalla coproduzione della Blackblood Film con la
Magia
Production, affronta nuovamente l'arena di Cinematik.
Diciamo subito che Cops non vincerà l'Oscar ma le cose
sono certo in parte cambiate: il ritmo è migliorato notevolmente,
la sceneggiatura si è arricchita di risvolti ironici che
sdrammatizzano l'assurdità di certe situazioni virando
decisamente sul comico ed i personaggi sono meglio caratterizzati,
così che ora Cops può dignitosamente ripresentarsi nelle sale in
cerca di miglior gloria. Però però parliamoci chiaro:
certi difetti, e non di poca importanza, restano. Keanu Reeves
risulta ancora fuori parte nel ruolo di scienziato pazzo (non era
meglio un Gary Oldman?), i personaggi di contorno, per quanto
importanti, interpretati da anonime comparse non riescono a
diventare "veri", e la storia infine rimane
scontata e troppo approssimativa (va bene la fantascienza, ma
provate a presentarvi al cancello della Casa Bianca e ottenere un
incontro subito col presidente degli Stati Uniti semplicemente
esibendo un tesserino da poliziotto!). Infine, cari produttori,
toglieteci un dubbio: SAOP o SOAP?!? Decidetevi una buona volta!
Mister Hyde
[su]
La top 6 dei film in sviluppo
Nuova settimana nn
ricchissima di nuovi progetti ma quelli presentati li ho trovati
molto ben fatti tanto che mi è stato difficile stilarne una
classifica. Vista la settimana particolarmente positiva sono stato
costretto a rilasciare un altro bollino qualità. Complimenti a
tutti, continuate così.
6 - Apocalisse Ennesimo
progetto horror con Riccardo Caria tra i protagonisti e Alex
Proyas come regista. Come gli altri apparsi nelle varie fasi
passate, anche questo appare un progetto solido, con una buona ed
intrigante descrizione di lancio, un cast fin troppo ricco ed un
regista canonico. 6 di stima, ma un po' di fantasia!
5 - The Greatest Strano che la
vita di Muhammad Ali non sia ancora diventata un film. Spike Lee,
visto anche certe posizioni politiche e certe esternazioni
pubbliche del grande campione è una scelta saggia. Anche qui cast
ricco di grandi attori. Voto 7.
4 - Incontri ravvicinati del 3° tipo II:
il ritorno di Roy Quella di narrare un sequel a tanti
anni di distanza e di un film come quello di Spielberg è una sfida
tanto difficile quanto coraggiosa. Non amo i sequel di solito, ma
questo mi intriga proprio per la sua non banalità. Regista e
protagonista obbligatori, per il resto anche in questa produzione
grandissime star (ma con uno Spielberg regista la scelta è anche
più plausibile). Voto 7
3 - Sleep Of The Dead Anche in
questo caso è un film che dalla trama sembra di averlo visto
decine di volte. Però un po' di curiosità la descrizione di
lancio me l'ha lasciata ad essere sinceri. Inoltre la scelta di
regista e cast particolari va premiata. Voto 7+
2 - The Summer Of Mr. Taylor Molto
intrigante la trama per di più ambientata alla fine del 1800, un
thriller in costume in più di un senso, visto quel che combina il
protagonista. Cast non banale, nel quale mi augurio che la
deliziosa Minnie Driver non faccia una brutta fine. UN solo
dubbio, chi diavolo è il regista e perchè questa scelta? Voto 7.5
1 - Hidden Pathways - Passaggi Nascosti Una
storia che ripropone un dilemma di quelli più spesso esplorati:
cosa fareste se foste sicuri di trovarvi di fronte al futuro
Hitler ora ancora bambino? Sono molto curioso di leggere la
risposta di questo film che per di più sembra aggiungere nuovi
elementi alla vicenda. Branagh mi piace molto e mi pare una scelta
azzeccatissima. Buono anche il resto del cast, merita senza dubbio
il bollino di qualità. Voto 8.
Il
critico
[su]
L'esame
di Kattivik
Ciao a tutti, e benvenuti alla nuova rubrica di Kattivik: "L'esame
di Kattivik". In questa rubrica, ad ogni film, verrà dato
un voto in sessantesimi, e alla fine vedremo se sarà promosso o
bocciato. Gli "aspetti" esaminati saranno: la locandina,
il sito, il cast (regista compreso), il soggetto
(cioè la trama in generale, l'idea del film), la sceneggiatura
(il film vero e proprio), la commerciabilità (gli incassi e i costi
del film, quindi il potenziale guadagno).
Il primo film a sottoporsi all'esame è "Speedway (Uscita
per l'inferno)". Andiamo a vedere le votazioni:
Locandina: 7 - Sicuramente la cosa più
bella dell'intera produzione. Ottimi i colori utilizzati e le
immagini. Secondo me però si poteva fare meglio.
Sito: 6 - Semplice e lineare, si limita
a proporci il film e a raccontare una breve storia dei personaggi.
Scarsa la grafica.
Cast: 5 - Sufficienza "data"
solo per il regista. Il cast non è il meglio che si possa avere.
Inoltre non può essere commentato il "movimento" degli
attori, in quanto nel film non è raccontata.
Soggetto: 4,5 - La trama del film è
senz'altro buona, ma non è del produttore, ma bensì di Stephen
King. Alla trama, poi il produttore non aggiunge nulla. Quindi un 8
a Stephen King e un 4,5 al produttore.
Sceneggiatura: 1 - Per la sceneggiatura
c'è da dire una sola cosa: non esiste. Il voto che gli spetta è
dunque il minimo: 1. ( forse era meglio lo 0)
Commerciabilità: 6 - Una
commerciabilità discreta, che deriva però dal basso costo del
film. Per la sua realizzazione sono stati spesi solo
31.750.000 che sono già stati pareggiati dall'incasso attuale,
anche considerando la decurtazione del 5% dovuta al matariale non originario.
Riepilogo
|
Locandina: 7
Sito: 6
Cast: 6
Soggetto: 6
Sceneggiatura: 6
Commerciabilità: 6
Totale: 29.5 - Bocciato |
I motivi della bocciatura, e soprattutto di una bocciatura cosi
clamorosa, sono da ricercarsi soprattutto nella sceneggiatura non sviluppata
e nel fatto che la trama non è stata per niente cambiata
rispetto a quella del libro. Alla prossima.
Kattivik
[su]
Cronache dalla
nebbia
Benvenuti al consueto appuntamento
dedicato ai film in sviluppo.
C'è subito da dire che questa settimana troviamo meno film
rispetto alla scorsa ma una maggior qualità.
Partiamo con "The summer of Mr.
Taylor", che non sembra avere a che fare con "The
summer of Sam" di Spike Lee, ma che ugualmente promette
bene, soprattutto per la presenza dell'uomo del momento, Russel
Crowe. Un film che promette brividi e scene piuttosto crude, data
la contemporanea presenza di necrofilia e cannibalismo. Una sorta
di "Darkman incontra Hannibal Lecter" del secolo scorso,
per una trama ad alta tensione. Sconsigliabile ai deboli di
stomaco.
Ritorna a farci compagnia il sole nero di "Dark Sun".
Evidentemente il produttore ci riprova, anche se la trama è più
corta della scorsa volta. Sarà che il vago attira di più?
Comunque i celti sono sempre di moda, il marchio del ragno un po
di meno. Ottimo cast, anche se forse un po troppo variegato.
Ritorna anche Roy Neary, assente da 25 anni………chiamiamo
Mulder e Scully! Un film del quale non mi sarei aspettato un
seguito, ma che comunque rivela delle buone idee. Speriamo solo
che il messaggio non sia come quello di "Cocoon II"!
Ma date le misteriose sparizioni, che mi intrigano alquanto,
confido nel buonsenso di Spielberg. Cast di prim'ordine,
probabilmente il migliore della settimana.
La fine del mondo attira sempre, quindi riecco puntuale l' "Apocalisse".
E riecco anche Proyas, supergettonato. Per il resto un cast
abbastanza eterogeneo, non di grande rilievo, ma comunque tutti
volti conosciuti; tranne naturalmente la star emergente Caria, che
abbiamo finora visto alle prese con problemi di cuore. Stiamo un
po a vedere che conseguenze avrà il tetragrammaton; desta
curiosità anche la fine del mondo alternativa (io sinceramente
non mi sono fatto un'idea di come avverrà; ma tanto ha poca
importanza, visto che non abito più sulla Terra! Sbucciatevela
voi terrestri!).
In "Hidden Pathways" abbiamo un classico
incidente capace di risvegliare poteri ancestrali (wow!); tuttavia
è buona l'idea, che fa sorgere in noi un dubbio: uccideremmo un
bambino se sapessimo già cosa farà in futuro? Strano che Branagh
non metta in scena Shakespeare! Film di richiamo, senz'altro
interessante.
Concludiamo con "The greatest", che ci appare
come un film del ghetto. Uno Smith boxer proprio non ce lo vedo;
io avrei scelto mafìgari Gooding jr., oppure Samuel L.. Jackson,
peraltro presenti nel cast. E' un dato di fatto che ogni settimana
troviamo un film biografico. Questo, anche per motivi di cast,
desta molto più interesse di altri.
Per il commento sui restanti film in sviluppo vi consiglio di
leggere l'articolo della scorsa settimana.
Anche quest' appuntamento con le cronache
si conclude qua. Devo fare in fretta perché devo fare cronache
anche per i cinematik di altre galassie. Bene, nel mentre che il
mio surf d'argento si mette in moto, vi rinnovo i saluti e vi do
appuntamento alla prossima settimana.
Silver
Surfer
[su]
Le interviste di Mister Hyde
Il secondo incontro coi produttori di Cinematik è con Norman
Bates, presidente della Gongo
Films che, ricordiamolo, è stata la prima casa di produzione
a presentare un film nel Cinema Virtuale, quel "Bloody
Mary" che ha dominato incontrastato il Box Office per
lungo tempo.
Mister Hyde - Norman, la prima
domanda credo che sarà un po' la stessa per tutti i produttori:
come sei arrivato a Cinematik? Norman -
Ero un giocatore di Virtual Producer, un gioco americano molto
simile a Cinematik, con tante buone intenzioni e poche
soddisfazioni (ovvi problemi con la lingua). Ero così entusiasta
che creai un sito che traduceva il regolamento del gioco inglese
in italiano. Fu così che conobbi molti degli attuali giocatori di
Cinematik, Pinox compreso che ad un certo punto mi chiese di
collaborare per la creazione di un gioco in Italiano. Ovviamente
accettai subito con entusiasmo.
Mister Hyde - Come mai la scelta di questo pseudonimo, Norman Bates, che
può evocare sinistre ed inquietanti reminiscenze
hitchcockiane? E in tema di nomi strani: spiegaci anche quel
"Gongo Film". Norman
- Allora la scelta di Norman Bates è una storia un po'
particolare: semplificando un po' diciamo che avevo bisogno di uno
pseudonimo anonimo e difficilmente rintracciabile per continuare a
frequentare una mailing list frequentata nel contempo da un'altra
persona che mi dava noia. La sera prima di questa mia decisione
avevo visto Psycho e ne ero talmente entusiasta che mi reiscrissi
in quella mailing list con questo nome che a distanza di 2/3 anni
mi e' rimasto addosso. Per quel che riguarda invece la Gongo Films
posso dire che Gongo è uno dei miei soprannomi nel mondo reale,
com'è nato è anche difficile da capire, come capita sovente per
i soprannomi, però Gongo Films mi suonava bene e mi piaceva.
Mister Hyde - Cinematograficamente parlando, anche se è ovvio che
ognuno deve seguire una propria strada originale, quali sono
i registi che più hanno segnato la tua carriera di cinefilo? Norman
- Hitchcock è senza dubbio il primo nome che mi viene in mente!
Straordinario, non sai mai cosa aspettarti da un suo film:
"la finestra sul cortile", "gli uccelli" e
"Psycho" sono capolavori assoluti che mi hanno lasciato
veramente a bocca aperta. Tra i contemporanei mi piace molto Clint
Eastwood, una leggenda vivente che proseguendo sempre per la sua
strada ha saputo mantenersi in auge fino ai giorni nostri girando
autentici capolavori come "gli spietati", "bird"
e "i ponti di Madison County". Tra i giovani non posso
nascondere la mia attesa per un nuovo film di Tarantino, sia come
regista che come sceneggiatore: la forza dei suoi film solo i
dialoghi e le situazioni paradossali.
Mister Hyde - "Bloody Mary" è andato molto bene al botteghino
ma non ha avuto recensioni molto positive. La sorte contraria
ha arriso a "La stagione dei mangiacadaveri": è
proprio impossibile conciliare qualità e commerciabilità? Norman
- Beh, forse sono io che per il momento non sono riuscito a farle
conciliare, non è comunque sempre vero che qualità e commerciabilità
non corrispondono. E' stato dimostrato da altri
film in Cinematik ("rock'n'roll ghost story" in primis),
spero solo in futuro di poterlo dimostrare io stesso, anche se i
prossimi due film che faro' saranno probabilmente poco commerciali
(entrambi d'essay).
Mister Hyde - Collegata alla Gongo Film è nata Doomsday - per inciso:
il nome è ispirato al fumetto di Superman per caso? - la
seconda agenzia di Cinematik. Vuoi parlarcene brevemente? Norman
- Beh, per prima cosa questa doveva essere la prima agenzia di
Cinematik. Solamente che il mio socio, nome in codice "dottor
destino", ha avuto problemi col PC e col lavoro e prima ha
fatto slittare la partenza dell'agenzia e poi si e' eclissato. Così
ho deciso di partire da solo in attesa del suo rientro.
Peccato che il dottor destino fosse il grafico dell'agenzia e la
sua presenza ci avrebbe permesso di entrare in concorrenza con la
"ele+cri"! In mancanza di un grafico mi
è così toccato
puntare totalmente sulla creazione di siti web. Vedremo se riuscirò
a ricavarci qualche cosa. Per quel che riguarda il nome,
l'ha scelto il mio socio, voleva qualcosa di altisonante e che
ricordasse il suo nickname Doom = destino.
Mister Hyde - Quale dei film del passato avresti voluto produrre o
dirigere tu? Norman - Mi sarebbe piaciuto dirigere "Clerks - commessi".
Budget quasi inesistente, un film basato solo sui dialoghi,
esilaranti ed irriverenti! Da lì è "nato" Kevin Smith,
che da quella piccola cosa è riuscito a proporsi e a realizzare
altri 3 film, a scrivere fumetti basati su personaggi creati in
Clerks e ad approdare alla Marvel.
Mister Hyde - Concludiamo con un'altra domanda che diventerà un
tormentone di queste interviste: fanno un film sulla tua
vita... da che attore vorresti che fosse interpretato il tuo
ruolo? Norman - Clint Eastwood, in uno dei suoi tipici ruoli: un elemento
ribelle al conformismo, solitario e irresponsabile ma in fondo in
fondo generoso e romantico :)
Mister Hyde - Questo è tutto, come vedi sono stato molto buono, ma
francamente ho troppa stima di te e del lavoro che stai
facendo per trovarvi grosse pecche... Norman
- Grazie, troppo buono! :)
Mister Hyde
[su]
TV: il cult della settimana
Sabato, 10 febbraio ore 01.00 - Rai 3
|
Titolo:
Idioti
Regia:
Lars von Trier
Cast: Bodil Jorgensen, Jens
Albinus, Anne Louise Hassing, Troels Liby, Nikolaj Lie Kaas
, Henrik Prip , Luis Mesonero
Genere: D'essay Durata: 1h e
52' oppure 1h e 57' Nazionalità:
Danimarca/Francia Anno: 1998
|
Dal Morandini: Nella
villa di un quartiere residenziale di Copenaghen una decina di
giovani adulti ha deciso di giocare all'idiozia sia fingendosi in
pubblico idioti (ritardati mentali, spastici, ecc.) per esplorare
negli altri i confini della tolleranza sia cercando "il piccolo
idiota che è in ciascuno di noi", infrangendo le interne
barriere all'idiozia. (In origine parola dotta e polisemantica, dal
greco idios che indica privazione). Fa da guida l'inibita Karen (B.
Jorgensen) che casualmente si aggrega al collettivo e vi trova
sollievo all'atroce dolore di aver perduto un figlio neonato. Film
spiazzante con un esplicito programma di provocazione e di disturbo
verso lo spettatore (...). Girato in video e trasferito su pellicola
35 mm per la distribuzione, nasce come Dogma 2, contemporaneo a
Dogma 1 che è Festen - Festa in famiglia di T. Vinterberg,
anch'esso presentato al Festival di Cannes 1998. I due registi fanno
parte del movimento danese Dogma 95 e ne hanno sottoscritto il
manifesto (Voto di castità) in 10 punti che esige, tra l'altro, la
cinepresa a mano, la rinuncia alla musica, al bianconero, alle luci
addizionali, ai trucchi ottici, ai filtri, alle scenografie, al
cinema di genere, ad armi e omicidi e persino al nome del regista,
regola peraltro non rispettata. "Contiene un aspetto
pericoloso, perché fa giochi pericolosi con il concetto di
normalità, con la maniera in cui si suppone noi dovremmo e non
comportarci... E il film più politico che io abbia fatto
finora" (Lars von Trier). L'edizione italiana è stata tagliata
per circa 5 minuti: scene di nudo, particolari sgradevoli, una
penetrazione genitale. Lars
Von Trier è anche il regista di "Dancer in the dark",
vincitore a Cannes l'anno scorso, sicuramente uno dei film più
discussi di questa stagione cinematografica.
Von Trier fa film
difficili da digerire, assolutamente NON omologati e quanto di
più lontano da Hollywwod con i suoi prodotti lucidi e patinati.
Von Trier è un amante del cinema nel senso più ampio,
provocatore e fomentatore di un ritorno alla purezza della settima
arte, ironico sostenitore del Dogma.
Von Trier è un Autore con la
A maiuscola.
Speriamo solo che su Rai 3 ci permettano di vederne la versione
integrale di questo suo "Idioti", ma visto il divieto di
trasmettere film vietati ai minori di 18 anni a qualsiasi orario
dalle TV in chiaro, credo che sarà praticamente impossibile.
Giusto così? P.S. A quando
un dogma anche in Cinematik?
Norman
Bates [su]
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