Asa Nisi Masa

Webzine di Cinematik

 

Il quiz

Da quale film sono tratte le seguenti parole?

Lo sai qual è il brutto della vita?
Che non c'è la musica, nelle scene di pericolo!!

 

 

Invia la risposta ad gongolante@libero.it

I link 

  Il critico della Cristian production
commenti sui film presenti e passati del cinema virtuale

Magia Prodution dice
 Opinioni, sempre e solo personali, sui films attualmente in programmazione al cinema virtuale

Film della settimana
 Cesare, uno dei produttori più prolifici di Cinematik, ci commenta un film a settimana.

Hanno collaborato a questo numero:

Norman Bates
Il critico
Mister Hyde
Silver Surfer
Merlino

Sito creato da
Doomsday Agency

N. visitatori

Versione 2001.03.2

Editoriale  +

Introduzione di Norman Bates   
Le novità del cinema +
Recensione dei nuovi film del cinema virtuale
L'esame del critico +
Ogni settimana si esamina un film del cinema punto per punto 
Cronache nella nebbia +
Silver Surfer racconta le sue impressioni sui nuovi film in sviluppo
Le interviste di Mister Hyde  +
Brevi interviste ai produttori di Cinematik
TV: il cult della settimana  +
Un film imperdibile trasmesso questa settimana sul piccolo schermo

Asa Nisi Masa versione 2001.03.2

Editoriale

Per chi fosse passato di qui per caso, volevo annunciare che siete sul secondo numero di Marzo di Asa Nisi Masa, la prima Webzine di Cinematik, il primo gioco di cinema virtuale italiano.

Tre nuove uscite nel cinema virtuale di questa settimana e soprattutto due sono esordi di produttori, una cosa senz'altro positiva. L'operazione di svecchiamento del cinema può dirsi completata, il film più vecchio presente in al cinema è il ricchissimo "l'importanza di essere Ernesto" con le sue sette settimane di cinema virtuale, tutti gli altri sono usciti invece da meno di un mese. 

Ancora mistero intorno al quiz della settimana, stingiamo un po' il cerchio e diciamo che la citazione è tratta da una commedia americana con protagonista un attore tra i più quotati ad Hollywood nonostante non abbia vinto ancora un oscar. 

Per quel che riguarda il sondaggio, stravince tra le sit-com il vecchio Happy Days, che mostra il fatto che probabilmente il giocatore di Cinematik "medio" non è proprio giovanissimo. Il secondo posto va a Willy il principe di Bel Air, che personalmente trovo tra le peggiore sit-com sfornate dagli USA.

Chiudo con il solito invito a chi non partecipa attivamente ad Asa Nisi Masa ad iniziare a farlo scrivendo all'indirizzo indicato dallo zio Sam in alto a destra. E ricordatevi di votare il nuovo sondaggio, che si aggancia ad un evento cinematografico di grande attualità.

Norman Bates

[su]

Le novità del cinema

Young fears

Regia: Wes Craven

Interpreti: James Van der Beek, Joshua Jackson, Heater Matarazzo, Freddie Prinze Jr, Sarah Michelle Gellar, Britney Spears, Ryan Philippe, LL Cool J, Mena Suvari, Chris Klein, Arnold Schwarzenegger.

Difficile recensire questo telefilm dilatato come opera dello stesso Wes Craven di Nightmare, di Scream o del recente Le colpe degli altri; forse il suo nome è stato sovrapposto a quello del vero anonimo regista o forse aveva delle scadenze - la rata della macchina, il mutuo - immediate cui far fronte e gli servivano degli spiccioli con urgenza. Fatto sta che la vicenda di queste "giovani paure", se pure riecheggia in parte le atmosfere adolescenziali care all'attempato Craven, non riesce a stare in piedi neppure con dei puntelli d'acciaio. A partire dall'ambientazione assolutamente improbabile (sono in America? E allora perché parlano di "lezioni di inglese" e simili? Sono in Italia? E allora perché hanno tutti nomi inglesi?), per proseguire con la pseudo-recitazione di un cast composto di attori televisivi e pop-stars - con la sola eccezione del bravo Ryan Philippe - e con clamorosi buchi di sceneggiatura (dov'è il poliziotto interpretato da Schwarzenegger? Come si spiega il "colpo di scena" che riguarda la morte di Britney Spears?). In definitiva un filmetto horror assolutamente dimenticabile, pieno di sangue e di coltelli (ma tutti i "giovani d'oggi" girano con coltellacci da cucina in tasca?) ma privo di logica narrativa e che di conseguenza, dopo un inizio tutto sommato promettente, non riesce a coinvolgere lo spettatore e procede stancamente per accumulo di morti fino all'improbabile finale, che comunque qui non sveleremo. Comprendiamo che la giovane età e l'inesperienza dello sceneggiatore siano in gran parte responsabili del disastro, ma crediamo anche che solo grazie a delle critiche sincere si possa crescere e migliorare.

Sleep of the dead

Regia: Gary Fleder

Interpreti: Billy Crudup, Claire Danes, James Cromwell, George Dzundza, Jack Black.

Dopo romanzi, fumetti e serial televisivi forse si sta scoprendo una nuova fonte di ispirazione per i film: le canzoni. Scherzi a parte, è in particolare un brano di Bruce Springsteen - quello meno rock per intenderci e più intimista, quasi "dylaniano" - a fornire lo spunto per quest'opera di Gary Fleder, autore del sottovalutato ed invece assolutamente da riscoprire Cosa fare a Denver quando sei morto. Senza nulla togliere alla perizia del regista, diciamo subito che gran parte del merito della riuscita del film si deve alla sceneggiatura; infatti, pur partendo da uno spunto esile come può esserlo una canzone, riesce ad evitare la noia e la ripetitività che fatalmente potevano emergere dalla dilatazione della vicenda. Affidato ad un cast privo di star, il racconto procede per flash-back senza perdere mai di interesse, in un crescendo di claustrofobia angoscia che porta lo spettatore realmente in quella sudicia camera di motel, a chiedersi cosa ci sta facendo sudato e sporco di sangue e, soprattutto, come tutto può essere successo in così poco tempo, come una vita apparentemente incanalata in binari tranquilli e prevedibili possa essere stata stravolta e distrutta nel giro di poche interminabili ore. Immersa in paesaggi innevati che riportano alla mente lo splendido Fargo dei F.lli Cohen, la storia di Sleep of the Dead sembra accantonare l'azione vera e propria - ad esempio, la scena della rapina è risolta molto velocemente, quasi in secondo piano - per concentrarsi sull'introspezione del protagonista - un efficace Billy Crudup - e sulla sua discesa agli inferi, travolto da un destino beffardo che ci afferra per il collo e ci porta dove mai avremmo immaginato. Peccato che il finale non sia pienamente all'altezza del resto del film, chiudendo in modo un po' prevedibile e senza approfondire o sviluppare alcuni interessanti spunti emersi durante l'intera vicenda, ma comunque un ottimo film che non deluderà chi chiede al cinema non solo sparatorie ed inseguimenti ma anche anima e cuore.

Lupin III: Il segreto di Rommell

Regia: Wachosky Bros

Interpreti: Ben Stiller, Rutger Hauer, Takeshi Kitano, Hugh Jackman, Marc Decascos, Pamela Anderson, Charisma Carpenter.

Premessa: chi scrive non può certo definirsi un "fan" di Lupin III, e quindi non entreremo qui nel merito della fedeltà o meno al cartoon o della maggiore o minore aderenza degli attori ai personaggi originali, ma forse è meglio così, poiché - tranne rari casi - è quasi sempre deludente vedere trasposti sul grande schermo personaggi che si conosce e si ama. La nuova opera dei Wachosky Bros., assurti rapidamente alle vette di Hollywood grazie al fenomeno Matrix, si allontana decisamente dalle cupe ed inquietanti atmosfere fantascientifiche del film con Keanu Reeves per avvicinarsi ad altri territori espressivi, quelli per intenderci degli ultimi film di James Bond o ai vari Mission Impossibile; quindi grande ritmo, movimenti di macchina vertiginosi, lotte ed inseguimenti condotti quasi a ritmo di balletto, in poche parole: avventura allo stato puro. Ciò che nuoce un po' all'ottenimento pieno del risultato del puro divertimento è forse l'eccessiva lunghezza della pellicola che spesso sembra perdere i colpi e girare un po' su se stessa. Probabilmente qualche sforbiciata avrebbe reso il risultato finale più godibile anche per coloro - e ritengo siano molti - che non conoscono e non seguono il cartoon originale. Il cast del resto non aiuta particolarmente la pellicola, tra neo-divi ampiamente sopravvalutati (Stiller), bambole gonfiabili (Anderson) e attori avvezzi a produzioni di serie B (Dacascos) che non potendo certo ambire agli Oscar svolgono onestamente il proprio lavoro apparendo - forse volutamente - bidimensionali come i personaggi da cartoon che interpretano, con la sola luminosa eccezione del grande Takeshi Kitano, in effetti vero protagonista del film, ed unico a riuscire a creare un personaggio "vero" e dotato di personalità. Nota a margine per Rutger Hauer, oramai "condannato" a ruoli da cattivo-dagli-occhi-di-ghiaccio, che riesce comunque sempre a far emergere classe e fascino anche da un ingrato personaggio come il neo-nazista Reuter.A questo punto sorge un dubbio legittimo: la vera anima dei fratellini Wachosky è quella "autorale" dello splendido Matrix, o invece quella più commerciale e leggera di Lupin III? Come sempre in questi casi sarà il terzo film a chiarirci le idee. Nota a margine per gli sceneggiatori: "il bambino" della pubblicità della Copertone, che viene citato, era in realtà "una bambina"… una giovanissima - ed irriconoscibile - Jodie Foster!

 

 

Mister Hyde

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L'esame del critico

Anche questa settimana mi tocca di giudicare i dettagli di un film del cinema virtuale. Prima di venire al dunque vi dico che il criterio per scegliere il film da commentare è molto semplice e matematico: scelgo il film che da più tempo è nel cinema virtuale e che non ho ancora commentato. Nel caso di più film risalenti alla stessa settimana scelgo quello più in basso nel Box Office. In poche parole recensisco uno dei film che ha più probabilità di uscire dal cinema virtuale. Tutto chiaro?

Oggi dunque tocca a Ben babie, film d'esordio della A Band Apart Films.

Locandina: 8 - una locandina molto particolare che mostra un Joe Pesci sdentato e che sembra veramente un albanese, ruolo che interpreta nel film. Molto efficace, colpisce subito l'occhio e rimane bene impressa.
Sito: 6.5 - Il testo del film è molto leggibile grazie alle felici scelte cromatiche e al carattere molto grande che non stanca gli occhi . Per il resto nessun effetto speciale e una raccolta di foto che poco aiutano ad assegnare  un volto a chi non conosce un determinato attore.
Cast: 7 - Cast senza primedonne con molti attori giovani dai bei volti ma dalle qualità recitative tutte da dimostrare. Da buon film corale manca un vero "mattatore".
Soggetto: 6.5 - una serie di episodi in cui è difficile trovare un nesso, per anche difficile da commentare. Un film in questo senso alla "magnolia".
Sceneggiatura: 9 - una scrittura molto "visiva", mai pesante, secca e scorrevole. Dialoghi e situazioni molto particolari che rendono la visione mai noiosa e con alcuni picchi nei dialoghi (la parte sui puffi per esempio) e nelle situazioni (ad esempio la parte della coppietta, l'uomo va a casa felice, la donna scopre una tragedia e il telefono che squilla). Veramente bella.
Commerciabilità: 6 - il costo totale del film è stato di 58.400.000, dopo tre settimane di permanenza al Box Office l'incasso totale è stato di 39.984.589. Sarà difficile non rimetterci dei soldi, ma visto il tipo di film credo non ci si potesse aspettare un consenso popolare massiccio. Certo forse si sperava in qualcosa di più.

Riepilogo

Locandina: 8
Sito: 6.5
Cast: 7
Soggetto: 6.5
Sceneggiatura: 9
Commerciabilità: 6

Totale: 43/60 - Promosso

COMMENTO PERSONALE SUL FILM:  
Un film molto particolare ed originale in tutti i suoi aspetti, uno di quelli destinati a dividere il pubblico: o lo si ama o lo si odia. A me è piaciuto molto soprattutto per lo stile di scrittura veramente molto brillante. Io l'ho trovato uno dei migliori film visti finora in Cinematik e non vedo l'ora che la A Band Apart Films sforni la sua opera seconda per vedere se tenterà una carta più commerciale o sceglierà ancora la carta del cinema d'autore. Peccato solo che il pubblico non l'abbia apprezzato appieno , anche se c'e' da dire che nelle 3 settimane di presenza al Box office non ha subito alcun calo di spettatori.

Il critico

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Cronache dalla nebbia

Silver Surfer vi da il benvenuto al nuovo appuntamento con le cronache dalla nebbia, che questa settimana subiranno una variante: infatti, indegnamente, mi appresto a svolgere l'incarico che già fu del Critico e cioè quello di attribuire un voto numerico ai film che ogni settimana si trovano nella fase di sviluppo con relativa assegnazione del bollino qualità. L'unica cosa che posso garantire è l'impegno! E ora via con la rubrica, puntualizzando che per i film rimandati non scriverò un commento (che potete comunque trovare nel numero precedente), ma mi limiterò a dare il giudizio numerico.

HARY SHELDON
E come faccio io a dire se la saga è avvincente oppure no? Non so neppure di che stai parlando, mio caro produttore! Mi garantisci lo spettacolo e magari io ti posso credere sulla parola, ma non credi che meriterei di avere qualche informazione in più? Nonostante il regista di qualità, così come anche gli attori (solo due però!), mi vedo costretto a mettere un N.C.

CHICAGO 1871
Decisamente drammatico questo film del quale ci viene svelato in anticipo il finale. La storia, nonostante si svolga 130 anni fa, è comunque piuttosto attuale, tanto che la vedrei paragonabile a quel sottovalutatissimo film che è "Stato di grazia" (Sean Penn, Gary Oldman, Ed Harris, ecc.), ambientato nei bassifondi dell'irlandese Boston della fine degli anni '80. Quindi ci troviamo di fronte ad un film realistico e coinvolgente. Considerando anche il bel cast mi sembra che il 7,5 sia meritato.

L'UOMO CHE VEDE LA MORTE
In effetti anche di questo film sappiamo ben poco, se non che c'è un uomo che vede la morte! Ma siamo sicuri che invece non sia Osment a vederla, dato anche il regista che si ritrova (rimando a "Il sesto senso")? Comunque un appello: lasciate riposare quel povero bambino! Cari produttori, lo state sfruttando! Comunque il film promette una buona dose di mistero e suspance, e comunque mi sembra un progetto tutto sommato accettabile, quindi gli do un 6,5.

DOPO MEZZANOTTE
Cast notevolmente tarantinesco per un film appunto girato da Tarantino! Solo Rourke e Caria partecipano per la prima volta ad un suo film. Per il resto intuiamo una situazione non male, cioè il protagonista che deve suo malgrado girare per la Londra by night. Aggiungiamo anche gli omicidi e le situazioni paradossali ed ecco il caro vecchio Tarantino. Quindi do un 7 a questa nuova produzione pulp.

IL CUOCO E L'ORCHESTRINA:- Voto= 5,5
IT:- Voto= 6
RESIDENT EVIL:- Voto= 4

Anche per questa settimana le cronache finiscono qui. Mi è dispiaciuto dover dare un N.C., ma veramente non potevo fare altrimenti perché trama proprio non ce n'era! Quindi esorto tutti i produttori ad essere più dettagliati in futuro. Con questo vi lascio e vi do appuntamento alla prossima settimana. Continuate a produrre, perché questa settimana ho avuto davvero pochissimo lavoro!

Silver Surfer

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Le interviste di Mister Hyde

Questa settimana Mister Hyde ha intervistato Wolverine - alias Fabio - presidente e animatore della Gargamella Pictures, una delle ultime case di produzione affacciatesi alla ribalta di Cinematik, ma già in piena attività: un film (Lupin III: Il segreto di Rommel), un sito, presenza costante nel Forum e in chat. Vediamo quindi di conoscere meglio anche questa nuova realtà che già minaccia di dare filo da torcere alle case di produzione "storiche".

Mr. Hyde: Allora Fabio - o devo chiamarti Wolverine? - sei presente da questa settimana con il tuo primo film, Lupin III - Il segreto di Rommel, nel cinema virtuale di Cinematik. Come ti sei avvicinato a questa affascinante e particolare esperienza?
Gargamella: Mi è sempre piaciuto raccontare storie, e penso che il cinema sia oggi il più grande mezzo "narrativo" di cui disponiamo, perché permette di raccontare "per immagini"... purtroppo, produrre e distribuire un film è ancora appannaggio di pochi... così, quando navigando nella Rete mi sono imbattuto in Cinematik, non ho saputo resistere al richiamo... non conoscevo l'esistenza di giochi simili, come Virtual Producer ad esempio, forse perché non li avevo mai cercati, ritenendo un gioco di "Fantacinema" assolutamente impossibile da realizzare... ovviamente, oggi sono felicissimo d'aver avuto torto!

Mr. Hyde: Dalle tue dichiarazioni, e dalla stessa scelta del tuo nickname, traspare un grande amore per i fumetti ed i cartoni animati, giusto? Vuoi parlarcene?
Gargamella: Certamente! Come la stragrande maggioranza dei ragazzi della mia generazione, ho vissuto in prima persona l'invasione dei cartoni in Tv, apprezzando particolarmente quelli, seriali o lungometraggi, occidentali o giapponesi, che riconducevano ad un'altra mia vecchia passione: la fantascienza. Ho iniziato a leggere fumetti da bambino, ed alcuni di essi non mi hanno voluto più lasciare (i comics americani, in particolare): ritengo il fumetto una nuova branca della letteratura d'intrattenimento, al pari di romanzi e novelle, ma con in più la possibilità di raccontare anch'esso, come il cinema, non solo a parole ma anche visivamente... a me è sempre piaciuto leggere la cosiddetta narrativa "main stream", e fumetti e cartoni sono a mio parere la forma più moderna di questo tipo d'intrattenimento.

Mr. Hyde: Invece in campo più strettamente cinematografico quali modelli potresti indicare come tuoi ispiratori, quali film e registi?
Gargamella: Essendo un appassionato di fantascienza, non posso non citare l'immenso George Lucas, Steven Spielberg, Robert Zemeckis e il troppo spesso sottovalutato John Badham. Il mio film preferito è però una commedia: "The Commitments", di Alan Parker, la storia della nascita e morte di un gruppo soul nella Dublino di oggi. Tra gli altri miei film preferiti, cito, in ordine sparso: "2001:Odissea nello Spazio", "Caccia a Ottobre Rosso", "Il Gigante di Ferro", "Tuono Blu", "I Soliti Sospetti", "Magnolia", "Il Miglio Verde", "Unbreakable", "Four Rooms"... e tutti i film della coppia Bud Spencer-Terence Hill.

Mr. Hyde: Aiutaci a conoscerti un po' meglio con qualche tuo dato personale, e sui tuoi interessi al di là del cinema (e dei fumetti, naturalmente).
Gargamella: Beh... Sono nato a Reggio Calabria 25 anni fa. oltre al cinema ed ai fumetti sono un appassionato di musica rock (Led Zeppelin, Deep Purple, Queen, Who, Clapton, Dire Straits...), ho militato in alcune band fino a pochissimo tempo fa in qualità di chitarra solista. Lavoro da oltre sei anni come sottufficiale nella Marina Militare, sommergibilista per la precisione (cosa che mi ha permesso di viaggiare abbastanza e vedere una buona fetta di mondo)... Ho frequentato il Liceo Scientifico e, dopo il diploma, per qualche tempo, la facoltà di giurisprudenza (studiando nei ritagli di tempo che lavoro e musica mi lasciavano...).

Mr. Hyde: Il tuo primo film è ancora fresco di stampa ed è presto per dei bilanci, ma puoi anticiparci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?
Gargamella: Oltre a "Julia Kendall, Psicologa Criminale", attualmente in realizzazione e prestissimo nelle sale, sto lavorando, tra l'altro, all'adattamento di due racconti comico/fantascientifici cui sono molto legato: "Guida Galattica per l'Autostoppista" e "L'Uomo che Vendette La Luna". Parallelamente a tutto ciò, sto perfezionando un adattamento cui iniziai a lavorare per scherzo alcuni anni fa... si tratta di un film basato su un'altra serie animata, cult in tutto il mondo, Italia compresa: "Mobile Suit GUNDAM". Per chi non avesse dimestichezza con essa, dirò che narra di una futura guerra civile (niente alieni invasori, ma uomini contro uomini), in cui vengono usati, al pari di carri armati ed elicotteri, giganteschi robot costruiti in serie, ma tecnologicamente limitatissimi e bisognosi di continue manutenzioni. La vicenda (ispirata ai romanzi "Fanteria dello Spazio" e "La Luna è una Severa Maestra" di Robert A. Heinlein) gira attorno al tentativo di alcuni soldati di proteggere il prototipo di uno di questi mezzi, perché possa essere costruito su larga scala e dia una svolta definitiva al conflitto. Come nella serie originale, i protagonisti saranno gli uomini e non i mezzi, con un approccio narrativo realistico sino alla crudeltà, molto simile a "Platoon", e con nulla a che spartire con Mazinga, Goldrake e Co. Avendo in mente un cast All-Star, però, dovrò necessariamente trovare un partner per l'eventuale produzione...

Mr. Hyde: Come vedresti la presentazione di un lungometraggio a cartoni animati in Cinematik? Nessuno ancora ci ha pensato, mentre in Virtual Producer era successo un paio di volte.
Gargamella: A tal proposito, ho un'idea che mi frulla per la testa da un po', ma penso che un gioco di Fantacinema come è appunto Cinematik debba parecchio ai volti degli attori scelti. Un "fantacartoon", per quanto ben scritto e progettato, difficilmente può esser reso visibile al pari degli altri fanta-film, proprio perché non si hanno volti e caratteristi noti da prendere come riferimento. Ma non ne escluderei la possibilità a priori...

Mr. Hyde: Questa domanda è oramai il tormentone di queste interviste: che attore vorresti come interprete del tuo ruolo in un ipotetico film sulla tua vita?
Gargamella: Charlie Sheen, senza dubbio. E'un attore comico ma anche drammatico, farsesco e tragico, non è il classico "vincente di hollywood", ma piuttosto un interprete atipico. E poi, dicono che ci somigliamo...

Mister Hyde

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TV: il cult della settimana

Settimana variegata per quanto riguarda la programmazione televisiva in chiaro che propone una vasta scelta tra films di livello a cavallo della sufficienza.
Ma veniamo subito alle consuete segnalazioni prima del consiglio ufficiale.
(una precisazione: la data indicata, anche quando un film viene trasmesso in orario notturno, è quella del calendario e non è riferita, come spesso leggiamo su alcune riviste, alla serata appena trascorsa)

Mercoledì 14 Marzo
Italia 1 ore 3.00
Mondo Cane
Il capostipite di una serie di film-verità assolutamente falsi! Una curiosità per potere dire: 'sì, l'ho visto'. Non indispensabile.

Venerdì 16 Marzo
Italia 1 ore 20.45
Mission Impossibile
Per i pochi che non lo hanno visto e per chi lo ama al punto di rivederlo ad ogni passaggio in TV.

Sabato 17 Marzo
TMC ore 14.10
Soldati - 365 all'alba
Un Buon film italiano che punta l'indice contro l'ambiente militare.

Ed ora il film "cult" di questa settimana.

Domenica 18 Marzo, RAI 1 - ore 0.50

Titolo: Il grande sonno
(The Big Sleep)

Regia: Howard Hawks

Cast: Humphrey Bogart, Laureen Bacall, John Ridgely, Martha Vickers, Dorothy Malone, Peggy Knudsen, Elisha Cook Jr., Charles Waldron.

Durata: 1h e 54'
Nazionalità: Stati Uniti
Anno: 1946
Musica: Max Steiner
Soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond Chandler

Philip Marlowe è ingaggiato dal generale Sternwood per scoprire chi ricatta la figlia minore, Carmen. In realtà, Marlowe si trova subito di fronte a una storia ben più ingarbugliata, in cui assume un ruolo da protagonista la figlia maggiore del generale Sternwood, Vivian. La traccia di alcune foto pornografiche dove appare Carmen, oltre a lasciare dietro di sé una scia di morti... Apparentemente, questo film di Hawks è il classico "nero" della Warner anni '40 con buona parte del cast preferito da Humphrey Bogart (Laureen Bacall, ovviamente, ma anche il caratterista Elisha Cook Jr.). Si tratta in realtà di una story molto complicata, realizzata vivacemente grazie ai dialoghi di William Faulkner e di Leigh Brackett, alla fotografia di Hickox ed alla musica di Steiner, che compongono insieme tanti quadri difficilmente collegabili alla prima lettura del film. Gli stessi attori dichiararono di avere lavorato senza avere ben presente la trama, e Raymond Chandler rilevò mutamenti notevoli rispetto al suo romanzo, pur mantenendo un giudizio di massima positivo. Il Grande Sonno rientra di diritto nella categoria dei cultmovie, ed alcune scene (l'incontro tra Bogart ed il generale nel caldo soffocante di una serra; il dialogo ricco di sottintesi tra Bogart e la libraia Dorothy Malone) appartengono per gli ammiratori di Bogart alla leggenda. Da non perdere.

Merlino

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