Versione 2001.1.2
Editoriale
Secondo numero di questa
webzine legata a Cinematik, il primo ed unico gioco di
cinema virtuale in Italiano. Il nome Asa Nisi Masa continua ad
essere un mistero per tutti, nessuno ha tentato di risolvere il quiz
della settimana ad esso legato. Lo sapevo che il quiz è molto
difficile, per cui in perfetto stile trash-televisivo vi fornisco un
piccolo aiutino: Asa Nisi Masa sono le parole finali di una
filastrocca recitata in un film da una bambina.
Cambiando argomento passiamo
al sondaggio della settimana scorsa che intendeva verificare quanto
sono frequentatori delle sale cinematografiche i partecipanti di
Cinematik. Ebbene al sondaggio hanno risposto poche persone, a
confermare il preoccupante basso numero di giocatori attivi al 100%
di Cinematik, ma si è comunque appreso che al cinema si va poco. Il
50% dei votanti ci va 2/3 volte al mese, il 33% una sola volta.
Considerano che in Italia la stagione cinematografica è molto breve
questo significa andare al cinema una decina di volte all'anno.
Davvero poco!
In questo secondo numero,
subito alcune novità rispetto al primo. Come avete potuto notare non
è il cambio del colore di sfondo, che ha suscitato parecchie
perplessità, ma la nascita di nuove rubriche, una delle quali legata al cinema in
televisione. Titolo, come i più
attenti avranno già potuto notare: "TV: il cult della
settimana", dedicato a tutti quelli che si lamentano che in
televisione non c'è mai niente di buono. Inoltre altra rubrica
legata al mondo di Cinematik, e curata dal pungente Mister Hyde, che
intervisterà i vari produttori testandone umori, progetti e
aspirazioni.
Chiudo ricordandovi di
partecipare al sondaggio e invitandovi a scrivere a gongolante@libero.it
per pareri, incoraggiamenti, idee e se volete unirvi al nostro
piccolo staff. Unico requisito richiesto: entusiasmo.
Norman
Bates
[su]
Le
novità del cinema
L'importanza di essere Ernesto
Regia: Oliver Parker
Interpreti: Rupet Everett, Jude Law,
Jeanne Tripplehorn, Cate Blanchette, John Cleese, Michael Caine,
Jeremy Irons, Vanessa Redgrave Presente anche nelle stagioni teatrali italiane proprio in queste
settimane, giunge finalmente sullo schermo una delle più divertenti
e, giustamente, più note commedie del grande Oscar Wilde. Diciamo
subito che l'origine teatrale traspare con sin troppa evidenza da
questo nuovo film dell'eclettico Oliver Parker - Un marito
ideale,
sempre da Wilde, ma anche il demenziale Suore in fuga così come
l'horror Hellraiser da Clive Barker - evidenziando una volta di più
quanto difficile e pericolosa sia la strada del "teatro
filmato" quando non si abbia il coraggio, e a volte la
incosciente genialità, di infrangerne regole e strutture.
Purtuttavia ci si diverte, e molto; i dialoghi sono realmente
esilaranti e mettono in evidenza un umorismo sconcertante per gli
anni in cui sono stati scritti - la fine '800 - ricordando
addirittura certi passaggi surreali del grande Groucho Marx. Il cast
- quasi tutto all-british - asseconda diligentemente il testo senza
particolari guizzi creativi, ferma restando la grande simpatia di
Rupert Everett, che però rischia di restare intrappolato a vita in
questi personaggi di dandy-inglese-magari-gay. Un po' fuori parte
l'americana dell'Oklahoma Jeanne Tripplehorn nei panni della gentil
donzella inglese dell'epoca vittoriana e forse, con i suoi 38 anni,
anche un po' troppo in su con gli anni. Sprecati due grandi come
Caine e Irons nei ruoli dei maggiordomi, ma comunque garanzia di
sicura professionalità, con un voto in più per il primo, un attore
che invecchiando va trovando sempre nuove corde espressive.
Un appunto per lo sceneggiatore: senza spiegare che il nome "Earnest"
in inglese significa "serio", "onesto", si
toglie alla vicenda gran parte della sua comprensibilità!
Mister Hyde
[su]
La top 6 dei film in sviluppo
Anche questa settimana la fase
di sviluppo è più ricca di film rispetto alla quantità cui si era
abituati. In tutta sincerità molti dei nuovi film presentati non mi
hanno convinto, così nella top 6 si ritrovano molti film della
settimana scorsa che non hanno ottenuto il passaggio alla fase di
realizzazione. In particolare in molti progetti ho riscontrato
errori grammaticali e imprecisioni che ne hanno pregiudicato il
giudizio. Chiarisco anche che questa è una classifica del
meglio, quindi se non trovate un vostro film in questo elenco
significa che non è stato valutato tanto positivo da essere tra i
primi sei.
6 - La dama in nero Il
tema della casa infestata e dell'eredità è più che abusato, però
se Burton ci facesse un film non mi dispiacerebbe certamente. Molto
bellina anche la descrizione di lancio in effetti, con la piccola
macchia di un errore nello scrivere il cognome della Zeta-Jones.
Niente male, tutto sommato. Voto 7.
5 - Napoleone Cavoli,
che progetto ambizioso! Sarei proprio curioso di vederlo realizzato.
Norton come Napoleone ci può stare, visto come sembra trasformarsi
anche fisicamente da film a film, per cui per me può fare qualsiasi
cosa. Voto 7
4 - Sette anime dannate Forse
un po' troppo simile alla "dama in nero" e probabilmente
anche per questo non è stato subito promosso. Ma anche questo non
è male, specie mi ha preso l'idea dei pupazzi misteriosi, molto
Burtoniana come cosa. Voto 7+
3 - Sleep Of The Dead Anche
in questo caso e' un film che dalla trama sembra di averlo visto
decine di volte. Però un po' di curiosità la descrizione di lancio
me l'ha lasciata ad essere sinceri. Inoltre la scelta di regista e
cast particolari va incoraggiata. Voto 7+
2 - Gehrig Un dramma
dalla portata abbastanza ampia, sulla vita di questo personaggio che
ho appurato, grazie ai frequentatori del forum di Cinematik, essere
reale. Comunque molto interessante. Voto 7.5
1 - Non omnis moriar La
trama non è particolarmente originale, somiglia un po' a quella de
"la casa" per dirne uno ma con ambientazione marina. La
scelta dei Coen però mi predispone bene ed il cast e' 100% Coen,
forse è un po' banale ma è anche un segnale che il produttore è un fan di questi geniali fratelli. Voto
7.5
Il
critico
[su]
L'angolo
di Kattivik
Vi è piaciuto il commento della scorsa settimana al film "Cops"? Bene,
nella seconda settimana di vita di questa rubrica, faremo un salto
nel passato, e analizzeremo più da vicino il primo film uscito nel
cinema virtuale: "Bloody
Mary". La casa di produzione è la "Gongo
Films". Per
il commento, partiamo come sempre dalla trama. Questa volta, devo
dire, che non era molto originale per un film d'azione: si trattava
infatti della solita "storia" della lotta tra due
super-potenze in guerra, per un'arma, che possa risolvere il
conflitto a proprio favore. Niente di nuovo dunque, anche se buona
è stata l'idea dell'ambientazione futuristica, che dava la
possibilità di utilizzare armi ai confini della realtà. A colpirmi
è stata però la "pellicola" vera e propria, cioè la
realizzazione del film, e il cast utilizzato, regista compreso. Ma
continuiamo a procedere con ordine analizzando in dettaglio la
storia: sin dalle prime scene, si è già
in piena azione, con sparatorie a destra e sinistra, e uccisioni a
non finire. Nel film devo dire che non ci sono momenti di pausa, e
se ciò da una parte, fa si che lo "spettatore" non si
annoi, dall'altra parte, rende difficile capire il susseguirsi
frenetico delle scene. Buono, ma purtroppo scontato, è il finale,
che poteva magari essere utilizzato meglio; magari senza l'uccisione
del vermone-arma, e senza questa uccisione, si apriva il corso ad un
sequel (buttò li quest'idea, caso mai qualcuno voglia raccoglierla…).La
camera sicuramente si muove più che bene, riuscendo in alcuni punti
a creare la suspense necessaria a questo genere di film . Dopo la
storia, passiamo senza ulteriori indugi, alla cosa senza dubbio
migliore del film: il cast. Innanzitutto il regista: James Cameron,
che anche se non vedo troppo tagliato per questi film, è
sicuramente un'ottimo regista (e la camera nel film gli fa onore).
Buona l'interpretazione di Mary Malone, da parte della Curtis, anche
se non è specificatamente tagliata per questi ruoli: ottima la
parte interpretata da Gerard Depardieu: il personaggio gli calza
perfettamente, e sarà difficile che non venga riutilizzato proprio
in queste vesti, o simili in altri film di Cinematik. Secondo me
poi, la parte di Dennis Hopper nel maggiore, era buona ed è buona
per gran parte del film, peccato che si rovini con un'uscita di
scena quasi ridicola, che non si adatta bene neanche al momento del
film. Ottima, sicuramente la miglior parte è quella di Buscemi, l'Oste:
l'attore giusto al momento giusto. Pur essendo il personaggio più
bastardo e cattivo del film, riesce ugualmente simpatico, ed è
perfetto in un film di questo tipo. Parte classica infine, che si
ispira a Terminator, per Arnold Schwarzwnegger, che comunque si
difende piuttosto bene. Infine ci sono altri attori come Jack Busey
e Casper Van dien, che si limitano a fare da comparse e da
sparring-partners per i cinque attori principali. In finale,
possiamo dire un buon film, che poteva essere però un ottimo film. Concludo
con una domanda: a quando il sequel?
Alla prossima.
Kattivik
[su]
Cronache dalla
nebbia
Silver Surfer è tornato dalle nebbie
siderali per darvi il suo giudizio sui film in sviluppo questa
settimana, cercando di essere equo, anche se naturalmente non
posso trascurare le inclinazioni personali verso alcuni attori,
registi e generi.
Cominciamo ad analizzare "WLF-American pie 2"; ma
c'era veramente bisogno di un seguito? Capisco che non faccia mai
male farsi due risate, ma l'importante è che queste ci siano
effettivamente, perché si sa, il seguito è sempre più pesante
del primo film, salvo alcune eccezioni. Il cast è comunque
piuttosto colorito e ricco di belle donzelle: almeno quelle sono
di effetto sicuro, non scadono mai!
Il film che maggiormente mi ha colpito questa settimana è stato
"Non omnis moriar". A parte l'ottimo cast, il mio
è forse un giudizio a posteriori, perché credo proprio di sapere
da dove è stato tratto. Forse al produttore il nome Titanic
ricorderà qualcosa…….. Ad ogni modo è comunque una storia
che meritava di essere trasportata sul grande schermo; non
mancherà di certo la suspance e il finale sarà una vera
sorpresa. Non me lo voglio perdere.
"Sleep of the dead" propone un'introduzione che
ricorda quella di "Dark city". La storia è
piuttosto enigmatica e la trama non ci chiarisce le cose, ma non
poteva essere che così, altrimenti ci viene svelato il finale!
Cast un po insolito per un film evidentemente a basso costo.
Curioso.
Delusione della settimana è "Un fine settimana al mare".
Abbiamo riso con "Week-end con il morto"; abbiamo
pianto dal disgusto per "Week-end con il morto 2";
l'ultima cosa che volevamo vedere era un remake del primo; un
appello: spremetevi e fatevi venire qualche idea un po' più
originale! Singolare il fatto che Brian De Palma abbia accettato
di dirigere Aldo, Giovanni e Giacomo, Monica Bellucci e Roby (?)
dopo aver diretto attori quali Tom Cruise e Al Pacino. Non
scherziamo!
Per la par condicio dopo "Un giorno senza pioggia"
abbiamo "Un giorno di pioggia". Cast striminzito
che al limite ci può anche stare; ma la trama è pessima sia
perché totalmente priva di punteggiatura (l'ho letta tre volte
prima di capire il senso), sia perché appare come la brutta copia
di "A proposito di Henry". Film che senz'altro
non brilla per genialità.
Scusate, ma il nuovo "Batman" è una parodia,
vero? Anche il fatto che venga considerato un film azione è
parodistico, non è così? Ma se così non fosse……discorso
simile ai precedenti due film, cioè idee praticamente nulle,
anche se attira leggermente di più. Onestamente non sentivamo la
necessità di un nuovo capitolo della saga (che peraltro è in
lavorazione anche nel cinema reale).
Fa senz'altro una migliore impressione il sentimentale "Moonlight
shadow", che evidentemente si rifà alla conosciutissima
canzone in voga negli anni '80. Abbastanza azzeccato il cast; la
trama presenta quel tanto di originalità che basta per farsi
apprezzare da subito. Se gestito nella maniera adeguata, il film
può ottenere ottimi incassi.
Poco da dire su "Napoleone": la base per una
grande produzione c'è tutta, dagli attori alla storia; ma questo
genere di film è sempre un'incognita. Personalmente non sono
troppo attirato da questa pellicola per la mia avversione al
personaggio e il mio sentimento antifrancese. Vediamo cosa saprà
proporci Spielberg!
L'ultimo film della settimana è il thriller "Il dio del
trentaseiesimo piano". Mi piace il cast, in particolare chi
ha partecipato al film "Dark city". Il film
appare piuttosto enigmatico, intrigante direi. Mi incuriosisce;
naturalmente si spera che la rivelazione finale non sia una terrificante
mattonata!
Anche per questa settimana le cronache sono terminate. Silver
Surfer torna nello spazio siderale e vi da appuntamento alla
settimana prossima. Chi volesse contattarmi può farlo al seguente
indirizzo:
silevrsurfer10@altavista.it.
Che la forza sia con voi!
Silver
Surfer
[su]
Le interviste di Mister Hyde
Inauguriamo questa rubrica in cui presenteremo delle brevi
interviste ai produttori presenti in Cinematik per sapere qualcosa
di più su di loro e sulla loro idea di cinema.
Iniziamo con la Fantàsia
Pictures, che ha dominato le ultime settimane con i suoi due
primi film, La
strana coppia e A
rock'n'roll Ghost Story ottenendo anche delle ottime recensioni.
Mister Hyde: Un ottimo inizio,
direi, due film e due colpi piazzati a regola d'arte. Vuoi dirci
prima di tutto come ti sei avvicinato a Cinematik?
Fantasia Pictures: Credo, come anche
altri colleghi - o dovrei dire compagni di gioco? - attraverso
l'esperienza di Virtual Producer, un gioco americano cui va dato
senz'altro il merito di aver inaugurato la strada del "fantacinema".
La strana coppia era stato già presentato in sviluppo proprio in
quel gioco ma poi, al momento di scrivere la sceneggiatura, mi ero
scontrato con l'inglese! Un conto è parlottarlo e scribacchiarlo,
un altro è competere con gente di madrelingua!
Mister Hyde: I tuoi due film - o
meglio quelli da te prodotti - mostrano una scelta accurata dei
cast. Come li metti insieme?
F.P.: Questo è un punto cui tengo
molto. Credo che un cast azzeccato possa costituire il 50% per cento
della riuscita - e del successo - di un film, a maggior ragione in
un gioco come Cinematik dove i film bisogna "immaginarli"
e in cui quindi le caratteristiche di quell'attore o di quel regista
giocano un ruolo fondamentale. Se io metto il mio nome come regista
- o come protagonista - chi legge poi il film farà più fatica ad
immaginarsi lo stile registico o recitativo.
Mister Hyde: Qualche regista che ha
costituito, o costituisce, per te un punto di riferimento?
F.P.: Molti… è un elenco che
andrebbe aggiornato i continuo. Vediamo: Stanley Kubrick e Martin
Scorsese senz'altro, poi Sergio Leone - che trovo estremamente
sottovalutato mentre il suo C'era una volta in America andrebbe
studiato inquadratura per inquadratura - David Cronenberg, Ridley
Scott (almeno quello di Blade Runner… non certo di Soldato Jane!),
John Boorman, Akira Kurosawa e poi citiamo quello d'obbligo per ogni
cinefilo: Orson Welles.
Mister Hyde: Una commedia e poi un
film drammatico con venature spiritiche, inoltre in preparazione hai
un horror e un dramma storico: non credi di avere una produzione un
po' troppo eterogenea?
F.P.: No, credo che il problema non
debba porsi in questi termini. L'importante è fare film di
qualità, poi il genere cui appartengono è irrilevante: Scorsese ha
fatto commedie, thriller, film di gangsters, film in costume
addirittura - L'età dell'innocenza - eppure è sempre lui, nello
stile e nella qualità del risultato finale. E poi: sai che palle
fare sempre le stesse cose!
Mister Hyde: Qualche tuo dato
anagrafico, se non sono top-secret?
F.P.: Be', come età credo di essere il
più "vecchio" partecipante a Cinematik, mooolto vicino ai
40 anni! Per il resto, ammesso che possa interessare a qualcuno,
sono socio in una piccola casa editrice per la quale mi occupo di
grafica e impaginazione (non ti nascondo che la realizzazione delle
locandine è uno dei momenti che preferisco nella realizzazione di
un film) e abito all'estero, nella Repubblica di San Marino… così
possiamo dire che Cinematik è internazionale!
Mister Hyde: Recentemente sei stato
al centro di una piccola polemica riguardo ai risultati al
botteghino che potrebbero essere "falsati"…
F.P.: Basta! Sono stato già abbastanza
coperto di "escrementi", per essere gentili, per quella
faccenda che considero morta e sepolta (di escrementi, appunto…).
Vorrei poter ritirare quello che ho scritto, ma non si può, così
ripeto che avevo torto, era stato uno sfogo nel vedere il mio film
La strana coppia rotolare in fondo al box-office! Ma queste sono le
regole del gioco e mai come in questo caso si può affermare che
"l'importante è partecipare", dare il proprio piccolo
contributo. Dopotutto ho anche ricevuto il
"bollino-qualità" del Critico - che fa bella mostra nel
mio sito - e quindi credo di non avere proprio motivi per
lamentarmi.
Mister Hyde: Un'ultima domanda: se
dovessero fare un film sulla tua vita da che attore vorresti che
fosse interpretato il tuo ruolo?
F.P.: Premesso che sarebbe un film
piuttosto noioso, senz'altro Robert De Niro, credo uno dei più
grandi attori mai esistiti!
Mister Hyde: Concludiamo ricordando
l'indirizzo del tuo sito, che se non sbaglio è costantemente
arricchito: http://web.tiscalinet.it/fantasiapictures
o http://clix.to/fantasiapictures.
In bocca al lupo quindi per i tuoi prossimi progetti!
Mister Hyde
[su]
TV: il cult della settimana
Sabato, 3 febbraio ore 10.05 - Italia 1
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Titolo:
Piramide di paura
Regia:
Barry Levinson
Cast: Nicholas Rowe, Alan
Cox, Sophie Ward, Anthonie Higgins
Genere: Avventura Durata: 1h e 49' Nazionalità:
USA Anno: 1985
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Dal Morandini: Una storia
sull'adolescenza dei due eroi di Conan Doyle. Sherlock Holmes e John
H. Watson giovinetti nella Londra del 1870 sono coinvolti nelle
imprese delittuose di una misteriosa setta di fanatici egiziani. La
1a parte è tutta godibile: ha scatto e fantasia. Con la sua
accumulazione di effetti, duelli, trappole, la 2a stucca. Scritto da
Chris Columbus ("mamma ho perso l'aereo") e coprodotto
dalla Amblin di Steven Spielberg. Sicuramente
il film non è un capolavoro ma è comunque godibile e molto
divertente, dalle atmosfere simili ai vari Indiana Jones.
Stranamente Levinson non rientra tra i registi quotati in Cinematik,
nonostante un curriculum di tutto rispetto su cui spicca senza
dubbio Rain man ma anche tante pellicole di buon successo
come Sfera, Sesso & potere, Sleepers e il migliore. Regista
eclettico ed abituato a lavorare con grandi attori, andrebbe tenuto
in maggiore considerazione dai produttori che intendono realizzare
pellicole tipicamente hollywoodiane.
Norman
Bates [su]
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