Asa Nisi Masa

Webzine di Cinematik

 

Il quiz

Da quale film sono tratte le seguenti parole?

- Lo sai che la tua facciA somiglia ad uno che vale duemila dollari?
- Già… ma tu non somigli a quello che li riscuote…

 

 

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I link 

Magia Prodution
Opinioni, sempre e solo personali, sui films attualmente in programmazione al cinema virtuale

Film della settimana
 Cesare, uno dei produttori più prolifici di Cinematik, ci commenta un film a settimana.

Magic Raspberry 2001
 Sono aperte le votazioni per le nominations al premio che domenica 27 Maggio decreterà il peggio di Cinematik.

Cristian production
Editoriale e un'esauriente e aggiornata pagina di critica dei film del cinema virtuale.

Gongo Films
Norman Bates fa il punto della situazione della sua casa di produzione

Hanno collaborato a questo numero:

Norman Bates
Merlino
Mister Hyde
Cesare

Sito creato da
Doomsday Agency

N. visitatori

Versione 2001.05.2

Editoriale  +

Introduzione di Norman Bates   
Le novità del cinema +
Recensione dei nuovi film del cinema virtuale
Analisi dei film in sviluppo +
Cesare ci racconta le sue impressioni sui nuovi film in sviluppo
TV: il cult della settimana  +
Un film imperdibile trasmesso questa settimana sul piccolo schermo

Asa Nisi Masa versione 2001.05.2

Editoriale

Per chi fosse passato di qui per caso, volevo annunciare che siete sul secondo numero di Maggio di Asa Nisi Masa, la prima Webzine di Cinematik, il primo gioco di cinema virtuale italiano.

Questa settimana la webzine è particolarmente scarna, un po' per la latitanza dei vari inviati, un po' per la sbadataggine di chi la webzine la "dirige".

Partiamo parlando del quiz della settimana, la settimana scorsa l'ha spuntata ancora una volta Merlino della "Magia production" che ha individuato il film da cui era tratta la citazione ossia il mitico "full metal jacket". Qui di seguito la gif premio e in alto a sinistra il nuovo quiz, altra citazione tratta da un capolavoro del cinema mondiale.

Per il resto in questo numero non trovate altro che i commenti di Cesare dei film in sviluppo. Per il resto vi tocca aspettare la settimana ventura.

Se siete affamati di letture inerenti Cinematik vi consiglio di dare un'occhiata ai siti personali dei vari produttori, partendo proprio dai link che trovate nella colonna di sinistra di Asa Nisi Masa e che portano a siti che sono stati aggiornati nell'ultima settimana.

Norman Bates

[su]

Le novità del cinema

ANDIAMO ALL'HAVANA!

Regia: Gabriele Cuccino
Interpreti: Aureliano Amadei, Daniele Liotti, Andrea Bermani, Fabrizio Araldi, Andrè Braugher, Giovanna Mezzogiorno, Franceso Giuffrida, Lorenza Indovina, Riccardo Al madori

Due case di produzione - A Band Apart e ACP Pictures - ed uno dei registi più in vista dell'attuale cinematografia italiana (Come te nessuno mai, L'ultimo bacio), più un tema sempre presente nel cinema italiano, ma non solo italiano: la fuga verso un immaginario paradiso terrestre, verso un altro luogo, verso un altro mondo, in questo caso Cuba, quanto mai gettonata dai tour operators nostrani.
Peccato che il risultato, ad onta della grande attesa intorno al film (ricordiamo che Andiamo all'Havana ebbe anche il premio del Critico come miglior progetto della settimana), sia ampiamente deludente da qualunque punto di vista lo si guardi, complice anche l'estrema brevità che lo avvicina più a un cortometraggio. Dopo un avvio "metropolitano" che delinea sommariamente i caratteri dei protagonisti, e le scene del viaggio che mettono in evidenza il provincialismo dell'italiano in viaggio (per fortuna non tutti sono così), appena l'azione (chiamiamola così…) si sposta a Cuba nessuno degli spunti emersi dai dialoghi per protagonisti viene minimamente approfondito, ed una precoce conclusione lascia con l'amaro in bocca, non tanto e non solo per la crudeltà della stessa (che ci può anche stare) ma soprattutto perché si ha come l'impressione che tra l'inizio e la fine manchi qualcosa, e quel qualcosa è il film. Davanti ad opere del genere è anche difficile per il critico svolgere il proprio ingrato compito… a scuola si sarebbe scritto N.C., "non classificato".
Il cast giovane e televisivo non aiuta certo molto, mancando a ciascuno un vero personaggio da interpretare, mentre attendiamo senz'altro il regista a nuove e più compiute imprese.

Mister Hyde

[su]

 

Analisi dei film in sviluppo

QUANDO BATTE L'ORA
La trama dice poco se non della vendetta di una ragazza su due ragazzi (uno dei quali è il solito muggine Stefano Accorsi). La regista non la conosco (forse è la produttrice stessa) e il genere scelto mi fa pensare a qualcosa sullo stile di Buffy, vista la presenza di Sarah Michelle Gellar nel cast. Con qualche parola in più nella trama si poteva fare meglio. 5

BRACCIO DI FERRO
Dopo "Volere Volare", Nichetti torna a lavorare con i cartoon. Stavolta "dirigendo" il mitico (per me) Braccio Di Ferro nel primo lungometraggio animato di Cinematik. Va premiato il coraggio. 6,5

COCOMERI IN SALITA
Titolo simpatico, ma leggendo la trama si arriva ad una conclusione che lascia esterrefatti: "due fratelli", guardo il cast e vedo che gli unici maschi sono Benigni e Bill Cosby. Cosa?…Un bianco e un nero?… Forse adottivi… E che ci fa Tarantino alla regia? Ha fatto abuso di qualche strana droga durante le riprese del suo (vero) "Kill Bill"?… A parte questi particolari da fantascienza, la trama dice poco o niente. Mi incuriosisce assai poco. 4,5

L'AVVENTURA DI ALCUNI RAGAZZI
Mmm… Se c'è una cosa che va criticata qui è un assemblaggio fantacomico che vede Woody Allen a dirigere un film con un titolo ed una trama che assomigliano più che altro ad una fiaba per bambini. Inoltre la famiglia Paolini & Co. unica protagonista fa pensare ad una ventata di stil nuovo, ma diretti da un regista forse troppo ambizioso (anzi, togliamo il "forse"). Ben vengano attori esordienti, ma che Woody Allen li chiami subito al primo film… 5

BEHIND EYES WIDE SHUT
Come già evidenziato dall'amico-nemico (si fa per scherzare) Mr. Hyde, è già il secondo documentario di Cinematik affidato alle mani di Wim Wenders (peraltro già regista dello splendido docu-musical "Buena Vista Social Club"). Certo che i retroscena di "Eyes Wide Shut" incuriosirebbero chiunque… 6 +

I'M NOT SO DARK…
A parte il titolo che forse avrebbe bisogno di una spiegazione, ci troviamo davanti ad un lavoro che ricorda vagamente "Le streghe di Eastwick", "Sleepy Hollow" e "Nosferatu". Ottima scelta quella delle attrici che impersonano le streghe. Nel complesso un progetto abbastanza interessante, che però non si scrolla di dosso quella sensazione di "già visto" che lo permea da quanto descritto nella trama. 6 +

BLACK BLAZE
Gran cast e regista di grande affidamento. La storia ricorda (come già menzionato da Mr. Hyde - che ci posso fare se mi togli le parole di bocca?) "La nona porta" di Polanski, con Johnny Depp, ma è senz'altro una storia fattibile dal punto di vista cinematografico, grazie anche ad un cast veramente ad hoc. 6 +

WICKMAN
Un robot con la voce di Benigni può anche essere simpatico. Quello che risulta meno credibile è Cameron Crowe, regista sicuramente non banale e di ottima scrittura, a dirigere una storiella che ricorda a grandi linee quell'enorme "ciofeca" di "Inspettor Gadget". 5

LACRIME GELATE
Quello che leggo è un bravissimo regista, un cast splendido se si toglie "Hi Moh Tep" Accorsi e una trama un po' ai limiti della comprensione. Una pregunta: evitate di dire "storia imperdibile, grandissimo film, capolavoro", almeno finché non avrete il giudizio generale del pubblico… 5,5

LES ETRANGERS
'azzo… Un bel progettone se si pensa alla complessa trama e al cast (magari Marlon Brando è un po' sovrappeso per grossi sforzi in film di fantascienza). Mi incuriosisce assaje… 7,5

ADRENALINA
Niente di nuovo sul fronte occidentale: terroristi, ostaggi, negoziatori… Bella scelta Gary Oldman (sicuramente sarà il cattivo). Magari John Woo può salvare il film dalla banalità. 5

LEZIONI DI SOPRAVVIVENZA
Ancora Woody Allen che gira in Italia. Gibson ce lo vedo bene come prof di ginnastica, magari con qualche qualità di "marpione", ma Stiller e Aniston rispettivamente come prof di religione e storia dell'arte proprio no. Storia leggermente strampalata. 5

CLINTON - IL MUSICAL
Ah ah ah ah… ops…scusate. Che ci fa Adriano Pappalardo in mezzo a mostri del calibro di Tim Curry, Ben Kingsley, Tim Robbins, il "Duca Bianco" (David Bowie per intenderci)? Magari mentre il grande Bowie canta "Starman" o "Life On Mars", Pappalardo cercherà di prendergli terreno con un bel "Ricominciaaaaamoooooo"! La cosa non-curiosa è sapere come può il "Sex Gate", cioè una storia che l'Italia ha visto come una pagina di cronaca rosa, diventare un musical sotto le mani del bravissimo Alan Parker. Mah, staremo a vedere. Ah, ah…non riesco a resistere alla visione del nome di Pappalardo nel cast, scusate…mpf…ah ah! 5,5

SAGA
Ancora Sam Raimi alla regia (come scordare il suo splendido noir "Soldi Sporchi"). Un buon cast, a parte il pessimo Marc Decascos, e una discreta storia di puro genere fantas anche se personalmente è un genere che non mi piace. 6,5

L.A. AMERICAN DREAM
Spike Lee è passato da grandi film ("Fa la cosa giusta", "Summer Of Sam") a clamorosi bidoni ("Bus - In Viaggio"). Visto l'ottimo cast speriamo che questo faccia parte della prima categoria, anche se la trama non aiuta più di tanto. 6 +

SPECCHIO
Ripetoooooo! Per la trama avete a disposizione 100 parole. Quindi utilizzatele se volete! Dopo il disturbante ma profondo "Zona Di Guerra", Tim Roth torna alla regia, dirigendo un manipolo di attori "underrated" (sottovalutati) come Tom Skerrit, Jennifer Jason Leigh, Bill Paxton e Tim Robbins, in una storia che dice pochissimo. 7 al cast, 3 alla trama. Troviamoci a metà: 5

L'UOMO IN FUGA
Stephen King torna su Cinematik in un romanzo tratto dalla serie che comprendeva (se non sbaglio) anche "La Lunga Marcia" e "Uscita Per L'Inferno" (in cui King si firmava col nome di Bachman). I film sui giochi mortali va di moda (basti vedere l'imminente "Serie 7") e "L'uomo in fuga" è già stato portato sullo schermo da Paul Michael Glaser e interpretato da Schwarzenegger (il titolo era "L'implacabile", datato 1987). L'uomo in fuga? Se a fuggire però è il bellissimo 70enne Sean Connery, chi gli corre dietro non credo avrà problemi a raggiungerlo… 5,5

L'ALTRA FACCIA DEL CONTRARIO
Tre nei: Chi è P. Soderbergh?… O volevate dire S. Soderbergh (il premio oscar Steven, regista di "Traffic")?… Perché Asia Argento? Che ha di tanto speciale? La volete far partorire in santa pace, povera bufala?… E la trama?… Dov'è?… 4,5

THE SCHOOL ATTACK
A parte la punteggiatura errata, abbiamo davanti una trama banalissima e un cast di grossi nomi che stento a definire "attori". Non aggiungo altro. 4

21 LUGLIO 2001
Dopo la polpetta riscaldata "Autumn In New York", Richard Gere, non contento, si cimenta in "Autumn In Milano"… E poi che ci fa Benigni nel cast, insieme alla bombolona Pamela Anderson e alla pregna stantia Asia Argento? 4,5

LA MORTE 2
Qui abbiamo un cast assemblato malissimo, con divi da miliardi a palate a film (Cruise, Aniston), vecchi caratteristi e glorie della TV (Bradford, Cosby) e persone (per non chiamarli "attori") che sinceramente ci hanno fatto venire un bel "paio di palle" (Asia Argento). La trama dice pochissimo, ma si sa, ormai sta diventando un optional! 4,5

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
Il miglior progetto dello sviluppo. Anche se non sono un amante dei cartoon, mi piace il senso del coraggio del produttore, ma soprattutto la "regia-creazione" affidata ai grandi Nick Park e Peter Lord… E poi il mitico romanzo di Orwell… 9

LARRY & LUCY
Baz Luhrmann esce dal "Moulin Rouge" e si cimenta in una rielaborazione moderna (come fu per "Romeo + Giulietta"), stavolta tratta dai "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni. Devo dire la verità: dopo averlo pallosamente studiato a scuola per anni, ho bruciato un'edizione dei "Promessi Sposi" subito dopo la maturità… e ora me lo ritrovo in sviluppo. Vabbè, lo salvo soprattutto per il cast stellare e per la curiosità dell'elaborazione moderna. 6 +

UNDER THE WALLS OF TROY
Un cast very young (lasciando chiaramente da parte il grande Jack) e un regista di grande talento. La storia non è poi male, ma c'è sempre la paura di rituffarsi nella solita storiella teenageriale. Staremo a vedere. 6

CHIUSI NEL SACCO
Devo ammetterlo. I film sul Vietnam (anche i B-Movie di Cirio H. Santiago) mi hanno sempre affascinato (a tal proposito consiglio ai lettori di cercare in videoteca lo splendido "84 Charlie Mopic"). Ma anche un fedele al genere bellico come me si rende conto che il Vietnam resta un ambiente ormai superato da anni, da quando il maestro Kubrick diresse quel capolavoro intitolato "Full Metal Jacket". In questo caso la trama chiarisce uno zero sottolineato venti volte, e la presenza di Gillian Anderson nel cast fa pensare ancora all'arruolamento delle donne nel corpo dei Marines: non vorremmo mai trovarci di fronte ad un altro orrendo "Soldato Jane". 4,5

GUERRA E PACE
Auguri. Non vorrei trovarmi nei panni dello sceneggiatore. Dopo edizioni e riedizioni e ririedizioni di "Guerra E Pace" mancava certo Branagh. Il cast promette bene. Si spera solo di sviare il polpettone. 6

ARGO
Buon cast, regista sbagliato. Argonauti, velli d'oro, condottieri, re e regine… ci capisco ben poco, visto che non è il mio genere. Voto politico. 6

CASABLANCA: IL RITORNO DELL'AMORE
Please non dissacriamo i capolavori. Dopo "Psycho" rifatto (imperdonabilmente) da Gus Van Sant, ecco un remake improponibile e assai inopportuno. Gabriel Byrne non è Bogart e se Ellen Barkin può sostituire Ingrid Bergman allora Stefano Accorsi può anche interpretare Michael Corleone in un eventuale remake del "Padrino". E qui finisce la mia recensione. Voto di principio. 4

THE JERRY MAHONEY TALK SHOW
Solita romanzina: non giudico I miei film. Please lo faccia qualcun altro.

IL CREPUSCOLO DEGLI EROI
Alleluia. E ci voleva così tanto per far arrivare il grande Clint su Cinematik! Si riassapora il vecchio west (con un tocco di modernità, visto che la storia è ambientata nel 1914), i tramonti malinconici, il whisky nelle vene, la polvere da sparo, le banche assaltate, le pupe e i cavalli. Una trama bella e un grosso cast nel quale intravedo anche vecchie facce di bronzo (James Garner), ottimi attori che hanno perso popolarità negli anni (Kevin Dillon, Robert Sean Leonard, Jennifer Tilly) e grandi del mestiere spesso sottovalutati (Christopher Walken, Andy Garcia). Mi piace! 8

SUL SENTIERO DEI MORTI
La storia l'abbiamo sentita, vista e rivista migliaia di volte. Le solite case infestate e lo scetticismo di chi sta accanto alla persona interessata. Però una cosa va lodata: la scelta di attori esordienti (magari amici del produttore), diretti però da un altrettanto esordiente regista (e finalmente non da un Woody Allen o un James Cameron, come già successo). Speriamo solo che la protagonista non sia la solita tonta che apre la porta e sale in soffitta, quando sa che in soffitta c'è l'assassino… Voto di incoraggiamento. 5,5

UNA PARENTESI TRA LA VITA E LA MORTE
Oh Dio!… Dopo decine di film o con Asia Argento o con Stefano Accorsi, qui arriviamo al culmine: li troviamo tutti e due nello stesso film. Evidentemente le case di produzione vogliono continuare a dare chances a queste due "Walking Mummies" (Mummie che camminano), dopo che io e Mr. Hyde da tempo li abbiamo presi, lessati in padella e dati in pasto ai cani. E poi la trama che dice? Due ragazzi? Chi, Banderas e Duchovny?… Uè, sono ormai sue splendidi quarantenni… molto, ma molto fuori corso, se frequentano ancora il college. Mpf! Si salva solo il titolo. 4,5

THE ONLY WAY OUT
L'ultimo bel film di spie che ricordo è forse "Spie Contro" con Gene Hackman e Mikhail Baryshnikov… e risale al 1992. Comunque le premesse ci sono: regia adatta, cast versatile quindi accettabile, storia non banale, titolo di richiamo ("L'unica via d'uscita"). 6,5

L'ISOLA MISTERIOSA
Pensavo che "Survivor", dopo il prevedibile flop italiano, fosse già nel dimenticatoio, invece qualcuno ancora ricorda… Storia banalotta con il "ragazzo" Nicolas Cage al quale i panni di eroe giovano quanto a Stefano Accorsi quelli di attore espressivo. Non certo da Spielberg. 5

SOLO NEL BUIO
Roba già vista, decine di volte. In mancanza del gavitello adiposo Asia Argento, abbiamo il deperito padre che non ne combina una buona da almeno quindici anni (se non di più), riunendo il "rimbuzzacchito" e bizzoso Leo Di Caprio e una vecchia gloria dell'horror quale Christopher Lee, che sicuramente era più adatto ai film con Vincent Price. 4,5

I FILM GIA' RECENSITI LA SCORSA SETTIMANA

HALF LIFE: 5,5
L'AVVENTURA DI GABE: 4
BATMAN CONTRO PREDATOR: 6 -
SYPHON FILTER: 4
DEMOLITION MAN IL SENSO DELLA LEGGE: 5
NIGHTMARE SCHOOL: 4,5
CENTO NOTTI: 6
MEET THE DEMON: 6 +

CONCLUSIONI FINALI: Qualcosa si muove sotto il mare. Ma si nota forse troppo la differenza tra chi è veterano di Cinematik e chi è agli inizi. Cercate sempre di stupirci, please! Ai nuovi iscritti dico che le recensioni sono basate sulla lettura della trama e la verifica del cast e del regista. Se il voto datovi è insufficiente è perché trama, cast e regia lasciano a desiderare; magari il film, se passa la fase di sviluppo, una volta scritto potrebbe anche essere un capolavoro. E questa temo sia l'unica difesa che avete. Incaprettate Stefano Accorsi e rinchiudetelo in un mattatoio. Imbalsamate Asia Argento e il suo Morgan e appendeteli ad una parete in uno chalet nell'Oregon.

RINGRAZIAMENTI: Ringrazio Mr. Hyde per i suoi commenti pre-webzine. Sei sempre un ottimo trampolino di lancio nel bene e nel male. Amen!

Cesare

[su]

TV: il cult della settimana

Sabato 19 Maggio Rai1 ore 23.25

The Party (Hollywood Party)
1968
Regia: Blake Edwards
Sceneggiatura: B.Edwards, Tom e Frank Waldman
Musica: Harry Mancini
Interpreti: Peter Sellers, Claudine Longet, Marge Champion, Sharon Kimberly, Danny Miller, Gavin McLeod, Buddy lester, Steve Franken, Corinne Cole, J.Edward McKinley, Fay McKenzie, Kathe Green, Carol Wayne.
U.S.A. - 98'

Dopo aver provocato guai e contrattempi sul set dove è stato chiamato a fare la comparsa in un film ambientato in India, l'attore Indù Hrundi Bakshi è invitato per errore ad un party in casa del produttore Clutterbuck. Cerca di farsi notare, ma nessuno si occupa di lui tranne Levinson, cameriere ubriacone; insieme ne combinano di tutti i colori. Bakshi fa amicizia con Michéle, protetta del produttore. Poi si aggrega ad una banda di ragazzacci, amici della figlia del produttore, che hanno portato con loro un elefantino. Mentre un gruppo di ballerini russi si esibisce, decidono di lavare l'elefante nella piscina. Comincia allora la sistematica distruzione della villa, mentre Bakshi chiede scusa a tutti, impacciato ed innocente. All'alba esce dalla villa portando con sé…
In questo film di incalzante comicità il filo delle gags si dipana secondo la tecnica della accumulazione e della ripetizione che risale a Laurel e Hardy: a loro Edwards aveva dedicato The Great Race (La Grande Corsa, 1965). Le tecniche del vecchio cinema comico sono state adattate alle risorse di un Peter Sellers mostro di goffaggine e candida faccia tosta: così l'indù diviene vittima predestinata e radicale dissacratore di una civiltà di pazzi. Secondo molti The Party è uno dei più grandi film americani degli anni '60. È indubbio il ritmo impresso ai movimenti degli attori, alla durata dei gesti, alle successioni delle battute, ai passaggi di ambiente e da un punto all'altro del medesimo ambiente: ritmo che non ha cadute.

Merlino

[su]

 

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