L'alimentazione da un millennio all'altro
L'alimentazione da un millennio all'altro .
La storia dell'alimentazione e della gastronomia ha pari dignità di quella di molte scienze e scoperte: senza l'arrivo della patata in Europa, ad esempio, le carestie avrebbero decimato le popolazioni.
La loro moderazione, però non impedì loro di inoltrarsi nel campo delle sperimentazioni e delle novità.
All'inizio erano soprattutto polente a base di cereali, primi tra tutti l'orzo, il miglio, e poi il farro, la base dell'alimentazione.
Il sale era usato pochissimo perchè bene assai prezioso e costoso e a volte il cereale veniva fatto bollire nell'acqua di mare.
Due le caratteristiche principali nelle preparazioni dei Romani: l'introduzione delle salse, che avevano il compito di "coprire" il gusto dei cibi mal conservati, ma che in seguito divennero elementi distintivi delle ricette, e la cottura dei pesci che venivano, infatti, bolliti prima di essere fritti o arrostiti.
Nel Medioevo si incomincia a produrre il burro e il formaggio secco, antenato del nostro parmigiano .
La cucina moderna affonda le sue radici nel Quattrocento e nel Cinquecento per le novità che arrivano dal Nuovo Mondo e che cambiano e arricchiscono le tradizioni popolari..
Iteronline Treccani - La Treccani per i docenti 'Percorsi bibliografici'
Prendendo spunto da alcune curiosità espresse dai miei studenti, vorrei proporre in classe un modulo sull'alimentazione nella storia e su come questa è cambiata attraverso i secoli attraverso i mutamenti culturali, sociali e scientifici.
La cultura del cibo tra alimentazione e simbologia , Rimini, Il Cerchio, 1996..
CLINI Claudio, Lalimentazione nella storia.
La fame nella storia , a cura di Robert I.
Regimi miti e pratiche dell'alimentazione nella civiltà del Mediterraneo , a cura di O.
Regimi alimentari e patrimoni monastici nel Mezzogiorno moderno (secc.
Alimentazione e banchetti alla corte dei Gonzaga , Modena, Il Bulino, 2000..
MALFITANO Alberto, Alimentazione e studenti nella Bologna medievale e moderna , Bologna, Clueb, 1998..
Storia e cultura dei piaceri della tavola nell'età contemporanea , Roma, Laterza, 1992..
Istituzioni e società in Italia dal Medioevo all'età moderna , catalogo a cura di Vincenzo Franco, Angela Lanconelli, Maria Antonietta Quesada, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, 1991..
PERTUSI Agostino - ORTALLI Gherardo, Civiltà della tavola dal Medioevo al Rinascimento , Vicenza, N.
TRECCANI
Ma le vengono riconosciuti i meriti e l'importanza che gli spettano? Qual è il peso della cultura materiale nelle discipline più intellettuali? Nel febbraio 2001 Iter on line affrontava questo tema, intervistando una storica, uno scienziato, un artista e uno scrittore a proposito dellimportanza delle tecniche, delle operazioni e delle pratiche essenziali alla costruzione della nostra enciclopedia dei saperi.
Re e regine, trattati, battaglie e politica sono al centro dello studio delle vicende umane tanto, che pare che a scuola non si possa affrontare che questo nello studio della storia.
Inoltre, anche nellambito della disciplina storica propriamente detta, è possibile rintracciare studi sugli aspetti materiali e quotidiani della vita in epoche ormai abbastanza lontane dalla nostra: ci sono storici che si dedicano alla ricostruzione della vita privata per esempio nellOttocento, per non citare che un esempio.
Un libro di grande importanza nello stimolare lattenzione su aspetti della vita di tutti i giorni come luso della forchetta a tavola o del fazzoletto per soffiarsi il naso cioè Il processo di civilizzazione di Norbert Elias risale al 1936-37.
LiberOnWeb - Storia dell'alimentazione
Note di Copertina Un grande viaggio storico-gastronomico, dal cibo degli antichi romani alle tavole imbandite del Rinascimento, dalle cucine regionali europee all'avvento dei McDonald's.
La funzione sociale del banchetto nelle prime civiltà .
Grammatica dell'alimentazione e dei pasti romani .
Le ragioni della politica: approvvigionamento alimentare e consenso politico nel mondo antico.
Alimentazione e medicina nel mondo antico .
Strutture di produzione e sistemi alimentari nell'alto Medioevo .
Immagine della società e stili di alimentazione .
Obbligatorio mangiare: pranzi, banchetti e feste nella vita sociale del Medioevo.
Cristiani d'Oriente: regole e realtà alimentari nel mondo bizantino .
L'alimentazione degli ebrei nel Medioevo.
Fra autoconsumo e mercato: l'alimentazione rurale e urbana nel basso Medioevo.
Alimentazione e classi sociali nel tardo Medioevo e nel Rinascimento in Italia.
L'alimentazione contadina in un'economia di sostentamento .
bibliolab - risorse sui webquest
Internet nell'insegnamento della lingua straniera: WebQuest per un'unità di geografia nella scuola media a cura di Rita Grassato .
Navigare nel WWW a scuola: ma per andare dove? di Maria Ferraris .
Quanta malattia nella letteratura webquest per le superiori a cura di Paola Mattioda .
L'alimentazione nel Rinascimento webquest per le superiori a cura di Bruna Consolini .
La nostra alimentazione webquest per le superiori a cura di Anna Menon e Carla Stefani .
Mappe concettuali nella professione docente percorso di auto formazione per insegnanti ed educatori, costruito secondo il modello della "Webquest" a cura di Marco Guastavigna .
Piccola guida alle opere d'arte italiane del Rinascimento dell'ITC Cannizzaro di Colleferro (Rm) a cura di Ernesta Cicini .
Webquest su Cartesio del Liceo T.L.Caro di Napoli a cura di Silvia Capuano ed Alberto Cucinella .
MULTIMEDIA E WEB > la ricerca nel web .
Che pizza!
Si cuoce, rigorosamente nel forno a legna (a temperature che raggiungono i 400 gradi circa), si aggiunge il filo d'olio e il tocco finale, il ciuffetto di basilico al centro! Ognuno degli ingredienti della Margherita è ricco di proprietà salutari, e va scelto al massimo della qualità per vederne esaltati gusto e virtù.
La farina di frumento (meglio, quindi, se integrale e biologica), l'acqua, il lievito di birra fresco (Saccaromyces Cerevisiae), il sale marino sono le materie prime dell'impasto, che alla fine della lievitazione risulta 'grasso' nell'aspetto, liscio al tatto.
Il termine «pizza» si registra in Italia per la prima volta nel 997, nel Codex cajetanus di Gaeta.
Nel Rinascimento era una forma di pane, 'piza panis' o 'pizzas de pane' da guarnire con un ripieno.
Ma è solo nella seconda metà del '700 che si diffonde infine l'uso di un frutto esotico, importato dalle Americhe: il pomodoro! La prima ricetta della pizza così come la conosciamo oggi si trova in un trattato dato alle stampe a Napoli, nel 1858.
Era popolarissima presso il popolino, ma anche presso baroni e principi: dominava i ricevimenti dei Borboni, e Ferdinando IV arrivò a farla cuocere nei forni di Capodimonte, gli stessi dai quali uscivano le preziose ceramiche! Fu in occasione della visita della regina Margherita di Savoia che nel 1889 il pizzaiolo Raffaele Esposito creò la pizza in cui bianco, rosso e verde erano mozzarella, pomodoro e basilico, e che da allora si chiama appunto 'pizza Margherita'.
Il Museo va a scuola
Le uscite sono finalizzate alla scoperta ed osservazione critica delle strutture edilizie e dei resti archeologici presenti nella nostra città; i laboratori a riprodurre alcune attività della vita quotidiana ed elementi del paesaggio urbano.
- Evoluzione e pianificazione dello spazio urbano a Firenze nel Rinascimento .
BREVE STORIA
L'Istituto sta dedicando la massima attenzione all'attività di formazione nell'ambito della costituzione di una Scuola di alti studi rinascimentali di cui il Corso di Perfezionamento e il Dottorato in «Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento», inaugurati quest'anno, costituiscono due primi importantissimi passi.
1° febbraio Dürer trattatista nell'Italia del Cinquecento .
20 e 21 marzo Il mito di Pitagora nel Rinascimento italiano .
5-8 giugno Il libro di poesia italiana nelle stamperie del Rinascimento .
16-18 ottobre Il problema della giustizia nell'età moderna .
24-25 febbraio ore 16: Massimo Firpo, Arte ed eresia nella cultura italiana del Cinquecento: Pontormo e Lotto ; 28-30 marzo ore 16: Paolo Rossi, Vicissitudo rerum 5-7 aprile ore 16: Stefano Carrai, La poesia pastorale nel Rinascimento 16-18 maggio ore 16: Gregorio Piaia, Nuovi apporti sulla fortuna di Marsilio da Padova nel Rinascimento 13-16 giugno ore 16: Giovanni Pozzi, Anomalie grammaticali e retoriche nelle scritture mistiche (da Chiara d'Assisi a Gemma Galgani) 23 giugno ore 16: Germana Ernst, I difficili percorsi dell' Ateismo trionfato di Campanella tra dubbi, sospetti e censure 26-28 settembre ore 16: Giovanni Agosti, Scrittori che parlano di artisti, Quattrocento e Cinquecento 26-27 ottobre ore 16: Claudia Villa, Produzione e conservazione degli autori classici fra Medioevo e Rinascimento 24 novembre ore 16: Innocenzo Cervelli, Questioni sibilline 5-7 dicembre ore 16: Loris Sturlese, Eckhart e la cultura filosofica tedesca del Trecento Immagini dell'artista nel Rinascimento .
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VALERIO DEL NERO
Il mais era il cereale su cui si fondava lalimentazione delle popolazioni centroamericane.
Fu portata in Spagna da Colombo, ma solo verso la fine del Cinquecento fu trapiantata nelle campagne.
Poiché il mais dava una buona resa e non necessitava di molte cure, tra il XVI e il XVII secolo divenne alimento di base dei contadini, soprattutto nellItalia settentrionale.
La patata fu scoperta da un soldato spagnolo nel 1518, ma si affermò in Europa solo nel corso del Settecento.
Colombo nel suo giornale di viaggio, ricorda di aver incontrato gli indigeni con "un tizzone in mano".
Il cacao era coltivato nellarea messicana quando vi arrivò Cortès.
Furono gli spagnoli ad introdurre luso del cacao nel nostro continente.
Solo nel Seicento, quando calò il prezzo, si diffuse anche tra la borghesia.
Le attività della giornata, anche nel Rinascimento, sono regolate dalla luce del Sole; ci si alza presto, svegliati dalla moglie o dalla madre che sono già in piedi da tempo.
Questa è la regola dei poveri che nell'arco della giornata devono consumare altri due pasti: il pranzo, la "commestio", verso le undici, e la cena, il "prandium", subito dopo il tramonto.
l'occidente tra diete e obesita'
Nella Roma imperiale, l'obesità era così diffusa che il governo fu costretto a promulgare una legge per limitare le somme di denaro da spendere in cibo e il numero degli ospiti che si potevano invitare a un banchetto.
Nel Medioevo, la ghiottoneria era piuttosto comune fra i nobili, che la consideravano un segno tangibile di benessere.
Nell'Inferno di Dante, uno dei dodici gironi è riservato ai golosi.
Nel Rinascimento, la nuova ricchezza si esprimeva anche attraverso il corpo: gli artisti dell'epoca ritraevano spesso donne obese, drappeggiate in tessuti preziosi, in interni dagli arredi lussuosi.
Conquistato l'ingresso nell'esclusivo circolo dei carnivori, i popoli cominciano ad assimilare il grasso che ogni gradino della scala delle proteine comporta.
Nella Roma imperiale, l'obesità era così diffusa che il governo fu costretto a promulgare una legge per limitare le somme di denaro da spendere in cibo e il numero degli ospiti che si potevano invitare a un banchetto.
Nell'Inferno di Dante, uno dei dodici gironi è riservato ai golosi.
Nel Rinascimento, la nuova ricchezza si esprimeva anche attraverso il corpo: gli artisti dell'epoca ritraevano spesso donne obese, drappeggiate in tessuti preziosi, in interni dagli arredi lussuosi; una modella, per aspirare a essere ritratta da Rubens, doveva pesare almeno 90 chilogrammi.
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Nel Cinquecento si va affermando la società di corte intorno ai grandi nobili, una minoranza di benestanti ed un sempre crescente divario tra questi ed il regime di vita di una maggioranza la cui soglia di povertà costrnge sovente a severe privazioni, comprese quelle attinenti l'alimentazione e, quindi, il modo di mangiare..
Per costui l'arte culinaria è il prodotto della creatività nella variazione di un vitto monotono, il che ha spesso consegnato alla storia, nella qualità di piatti e specialità tradizionali, piatti poveri come ad es.
Nelle locande in tutta Italia, scrive Montaigne, 'servono fave crude e piselli e mandorle verdi e si è soliti mangiare crudi i carciofi.
All'estremità opposta è la vita di corte, che eccelle specialmente nelle occasioni eccezionali dei matrimoni, in cui tale arte non ricalca soltanto la preparazione, la quantità e la finezza dei cibi ma si colllega ad impianti scenografici che deliziano l'occhio dei convitati prima che il palato che, comunque, non deve superare i limiti della parsimonia e dell'assaggio, in modo direttamente proporzionale al numero delle portate, come previsto, unitamente alla grazia e alla disinvoltura, nel corretto comportamento del 'cortigiano' trattato nell'omonimo Libro da Baldassare Castiglione (1528).
- Storia del pane il pane e la farina pane e dieta pane origini
Successivamente i romani, raffinarono le farine fino ad ottenerne di più bianche e pure .Il “lavoro”di fornaio venne introdotto a Roma come servizio pubblico nel 168 a.C.
Nel rinascimento la produzione e la lavorazione del pane venne molto migliorata e alla corte di Maria Dei Medici fu introdotto il lievito di birra ed esportata l’arte del pane a Parigi e a Vienna, migliorando ancora con l’introduzione di impastatrici meccaniche e con la produzione su scala industriale nel XVIII..
Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida e poi aggiungete lo zucchero.
Dosate la farina nel Misurone, versate tutto nell’impastatrice, aggiungendo 4 cucchiai d’olio e avviate il Mixer.
A lievitazione completata, riponetelo nell’impastatrice e impastate per altri 4/5 minuti.
RM Collaboratori - De Castro
Ha successivamente perfezionato i propri studi fruendo di diverse borse di studio e di ricerca del governo Italiano nellUniversità di Bologna, del Dipartimento dAntropologia presso lUniversità dAntioquia (Colombia), e presso lInstitut Français dÉtudes Arabes à Damas (Siria).
I suoi ambiti principali di ricerca riguardano la storia e letnologia dellalimentazione nel tardo medioevo e nel Rinascimento e lo studio delle fonti bassomedievali.
Apuntes para una definición de dos códigos , in Alimentazione e Nutrizione.
40-51; Il cibo nel pensiero: l'approvvigionamento nel regno di Granada nel Basso Medioevo , ' Quaderni Medievali', 49 (2000), pp.
Cronologia del Mondo - 500- 600 D.C.
Dall'Ucraina all'Ungheria il passo fu breve; li troviamo infatti fra tre anni, nel 566, nel territorio dei Gepidi, ad allearsi con i Longobardi che già da tempo e senza successo, cercavano di insediarsi su questo territorio.
Poi il loro dominio nella regione che si erano divisa in due, iniziò per i Longobardi ad essere costantemente insidiata dagli Avari medesimi, più aggressivi degli stessi Longobardi.
Nel corso delle loro "escursioni" questi cavalli percorrevano con i loro cavalieri in cinque giorni anche 1000 chilometri nel deserto senz'acqua, o nelle tundre ghiacciate senza ombra di foraggio.
Col retaggio di migliaia di anni di steppa, sia cavallo che cavaliere avevano capacità di muoversi in tempeste di neve e di sabbia facendo anche a meno di cibo e di acqua per vari giorni, sopportando le calure estive dei deserti o le rigide temperature nelle tundre dei territori glaciali, che raggiungevano dalle loro basi con spostamenti nell'andata di 1000-1600 chilometri e ne facevano ritorno, percorrendo così circa 2000- 3200 km.
Non conoscono lo stanziamento, lo disprezzano, dover prendere l'aratro - nel caso costretti perché fatti prigionieri- era per gli Avari la più grande sventura e umiliazione.
Pandoro e Panettone?
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Sicuramente sono i prodotti più venduti, nel 2005 ne sono state prodotti 120 mila quintali, il 17% dei quali artigianali.
Storia del pandoro Nel Rinascimento , nel Veneto precisamente, pare che venissero offerti cibi ricoperti di sottili foglie doro zecchino , fra cui proprio un dolce a forma conica chiamato ' pan de oro '.
Nel Rinascimento , nel Veneto precisamente, pare che venissero offerti cibi ricoperti di sottili foglie doro zecchino , fra cui proprio un dolce a forma conica chiamato ' pan de oro '.
Composizione calorica Nel Rinascimento , nel Veneto precisamente, pare che venissero offerti cibi ricoperti di sottili foglie doro zecchino , fra cui proprio un dolce a forma conica chiamato ' pan de oro '.
Quindi attenzione a non eccedere ; è normale che mangiando un cibo che piace si ecceda nelle porzioni (una fetta di panettone o pandoro è circa 180-200 gr.).
Altre specialità natalizie Torrone (Cremona) La ricetta più accreditata del torrone narra che sia stato ideato nel 1441 per celebrare le nozze di Francesca Sforza e Filippo Maria Visconti.
Indici delle Riviste in Linea - Quaderni giuliani di storia - Indici 2000-1991
Nikša Stipcevic, Serbia e Italia nel XIX secolo , p.
Diana De Rosa, La formazione e il ruolo del maestro nella scuola triestina dell'Ottocento , p.
Sandor Mattuglia, Una «Relazione sulla situazione in Istria e a Fiume » nel 1945 , p.
Maddalena Guiotto, Italia e Germania nel secondo dopoguerra: continuità di un vecchio rapporto o nuove relazioni bilaterali? , p.
Fulvio Salimbeni, I «Granellini di sabbia» di Lorenzo Lorenzutti.
Roberto Spazzali, L'affaire Segre e la missione italiana a Vienna nelle memorie di Gino Maffei , p.319.
Alberto Tenenti, Realtà e immagine della donna nel Rinascimento , p.
L'attività delle formazioni partigiane nelle «riservate» della questura , p.
Fulvio Salimbeni, Per una storia di Trieste nel Novecento , p.
Gianfranco Hofer, Sviluppi e orientamenti della scuola secondaria nel Litorale Austriaco tra XIX e XX secolo , p.
Tullio Pizzetti, Antica cronaca di una famiglia marinara di Lussino nel periodo veneziano , p.
Luigi Peteani, Note in margine a uno studio su Riccardo Zanella , p.
Fulvio Salimbeni, Per la storia di Trieste nel secondo dopoguerra.
Il WEB si addice anche agli alunni delle scuole elementari - Latino - Guida di SuperEva
E lo dimostrano tutti questi lavori degni di ammirazione, pur nella loro ingenuità che traspare qua e là..
Una di queste scuole si trova a Chieti e non ha ancora un sito proprio, ma è già entrato a pieno titolo nel numero delle scuole attive diventando un punto di riferimento per le altre scuole dello stesso livello, grazie al sito http://www.grancaffescuola.it .
La produzione che mi ha colpito per la spontaneità e genuinità dei ragazzi riguarda due argomenti di grande rilevanza storica e culturale e cioè l'alimentazione e l'abitazione dell'uomo attraverso i secoli.
Qui bisogna dare atto all'insegnante Carlo Amoroso, che li ha guidati con grande impegno e passione non comune nel realizzare una serie di tavole illustrate dagli stessi ragazzi, inserendo degli opportuni collegamenti con l'uso di un software che si presta ottimamente per fini didattici, cioè POWER POINT.
Ma, prima di entrare nel vivo della presentazione, è interessante dare uno sguardo a questa introduzione fatta direttamente dall'insegnante Amoroso che ha seguito le varie classi per parecchi anni.
Sono 6 i file dedicati interamente all'alimentazione dell'uomo durante i secoli, ossia, nell'ordine: ALIMENTAZIONE PREISTORICA ALIMENTAZIONE NELL' EPOCA ANTICA ALIMENTAZIONE NEL MEDIOEVO ALIMENTAZIONE NEL RINASCIMENTO, NEL SEICENTO E NEL SETTECENTO ALIMENTAZIONE NELL'OTTOCENTO ALIMENTAZIONE NEL NOVECENTO E NEL DUEMILA Come si vede il programma sviluppato da questi ragazzi è molto vasto e vario nello stesso tempo.
La cucina antica in un eccezionale offerta di testi scontati - Latino - Guida di SuperEva
Si tratta di una offerta speciale a prezzo scontato di testi con una veste tipografica accuratissima, com'è nella tradizione di questa casa editrice romana..
Abstract L'esposizione affronta cinque temi connessi con l'alimentazione nel mondo antico.
Si parte da Ars , che contiene tra gli altri tre pannelli distaccati dalle pareti della Casa dei pittori a lavoro di Pompei, uno dei quali restaurato di recente dopo il furto avvenuto due anni fa; nella stessa sezione anche tre quadretti provenienti da Boscoreale e conservati all'Archeologico.
In Labor tutto sulla produzione e la vendita di alimenti, tra cui l'esposizione di tutti gli oggetti provenienti da un vero e proprio antico bar pompeiano, ritrovati nel termopolio di Asellina.
22, 00 - 10% 19, 80 La vite e il vino nella farmacia di Plinio il Vecchio.
Marcato.net :: Macchine e accessori per fare la pasta in casa - La comunità Mangiar sano -
Nella messa cattolica ancora oggi si usa l'ostia consacrata, non lievitata come il pane.
Bastava conservare un pò di quella pasta lievitata ed impastarla nuovamente con farina ed acqua per trasmettere al preparato questa magica proprietà La pizza nel Rinascimento A Venezia, alcuni ricettari del 1500 testimoniano che la pizza era preparata in maniera diversa da come la conosciamo oggi.
Per pizza si intendeva un impasto sottile a base di uova, burro, zucchero che veniva cotto nel forno, oppure fritto.
La scoperta delle Americhe segna un' altra tappa nella storia di questa vivanda.
Il Sud continua a basare la propria alimentazione sulla schiacciata di farina di frumento arricchita con diversi ingredienti e condimenti.
Nel mondo Greco si hanno numerose testimonianze del consumo della cosiddetta maza.
Nel mondo latino e nella Roma antica si producevano versioni lievitate e non di questa focaccia: la placenta e l' offa , preparata con acqua e orzo, il cereale alla base della alimentazione dei popoli latini.
Dopo la caduta dell'impero romano i longobardi insediati in Italia meridionale avevano introdotto tra il Lazio e la Campania, l'allevamento della bufala , che fornirà in seguito il latte per la fabbricazione della mozzarella Nel medio Evo la parola pizza è già di uso comune come testimoniano numerosi scritti.
∂| HorrorMagazine | Notizie | Ermetya 2006
'Castelli e luoghi spiritati, il fantasma femminile, nella cultura europea', .
ANTONIO BONIFACIO, giornalista e scrittore 'L'aldilà nella cultura europea'.
SEBASTIANO FUSCO, direttore rivista Misteri 'La recezione del fantasma nella.
del focolare nell'opera lirica'.
Ore 22, 30 — Giardino d'inverno del Castello di Padernello.
Visita alla mostra e visita guidata al Castello di Padernello.
Ore 19, 00 — A tavola con i sapori del Rinascimento.
con due viole da gamba dai Maestri Nelson Contreras.
lo spirito della giovane donna torna ad ag girarsi nella Rocca.
sperando nello sguardo di chi le osserva..
Manuel VAQUERO PIÑEIRO
Ricercatore di Storia Economica, nel 1986 si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università di Cantabria (Spagna) con una tesi sui rapporti città-campagna nella penisola iberica durante l’età medievale.
Nel 1992 ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca (indirizzo storico) presso la stessa università di Cantabria con una ricerca sui patrimoni urbani delle chiese spagnole a Roma fra i secoli XV e XVII.
Un altro importante settore d’indagine è rappresentato dai rapporti commerciali e dal ruolo svolto dai mercanti iberici nelle società dei paesi mediterranei tra Quattro e Cinquecento.
Uomini d’affari del Rinascimento , Ministero per i beni e le attività culturali - Roma nel Rinascimento, Roma 2000; El capitalismo mercantil español en el umbral de la Edad Moderna.
239-258; Imprese nazionali e imprese straniere nelle miniere spagnole nei secoli XVIII e XIX , in L’impresa mineraria , Atti del 2° Convegno di Studi di Diritto Minerario, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 11-12 ottobre 2001, Napoli 2002, pp.
EDITALIA
Si è, insomma, sviluppata un’arte dell’ospitalità che giungendo fino a noi attraverso la trattatistica gastronomica e la letteratura di viaggio si è impressa indelebilmente nel carattere nazionale.
Capitolo primo - Alberghi, locande, caffè L’intero capitolo è tratto dal volume di Eugenio Zaniboni Alberghi italiani e viaggiatori stranieri, pubblicato nel 1921.
Seguendo l’itinerario intrapreso dal Goethe nel nostro Paese, il testo tratta delle città di Bolzano, Trento, Rovereto, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Ferrara, Bologna, Roma, Napoli senza trascurare i centri minori sull’Appennino, in Umbria e in Campania.
Capitolo secondo - Scalchi, trincianti, credenzieri Il capitolo si apre con un breve testo dal Commentario delle più notabili cose d’Italia di Ortensio Lando (1569), nel quale con stile arguto e incalzante vengono enumerate le prelibatezze gastronomiche prodotte nelle diverse città della Penisola.
A seguire, dal Libro novo di Cristoforo da Messisbugo (1557), uno dei più celebri trattati di gastronomia italiana nel Rinascimento, si pubblicano le indicazioni per accogliere ospiti illustri e alcuni esempi di composizione del menù.
Novembre 2006
Alimentazione e cultura (con qualche divagazione) nel Medioevo .
Crociata, martirio e predicazione nel mondo del Mediterraneo Orientale .
IDIS-DPF: Carlo V d'Asburgo (1500-1558)
Lelezione imperiale Carlo dAsburgo nasce nella città fiamminga di Gand, nelle Fiandre, il 24 febbraio 1500, da Filippo dAsburgo il Bello (1478-1506), arciduca dAustria e signore dei Paesi Bassi, e da Giovanna di Castiglia la Pazza (1479-1555).
La prematura scomparsa di un fratello, di una sorella e di un nipote consente alla madre Giovanna di salire sul trono di Castiglia, con il marito Filippo, nel 1504, alla morte della regina Isabella (1451-1504).
Due anni dopo, il decesso del consorte provoca una grave depressione psichica nella regina, la cui mente sarà offuscata per sempre.
Nel 1516, alla morte di Ferdinando il Cattolico, Carlo viene proclamato re di Castiglia e di Aragona, di Napoli, di Sicilia e di Sardegna.
Tre anni dopo succede al nonno paterno, limperatore Massimiliano I dAsburgo (1459-1519), nel Ducato di Borgogna e, insieme al fratello Ferdinando (1503-1564), nei domini dAustria.
Lelezione imperiale non è frutto solo del credito illimitato concesso a Carlo da Jakob Fugger (1459-1525), potente banchiere di Augusta, ma anche delle garanzie offerte dal nuovo imperatore con le capitolazioni elettorali, nelle quali simpegnava a difendere la Cristianità e la Cattedra di Pietro, a rispettare i diritti e le libertà dei principi e a convocare periodicamente i vari ceti e ordini dellimpero.
MediaMente: "Levoluzione informatica"
Come possibile soluzione al problema dellalimentazione delle macchine Hofmann vede un nuovo concetto di computer che sarà poco più di una carta di credito.
Hofmann ridimensiona in termini storici la paura e la sensazione diffusa nelluomo contemporaneo di non essere in grado di controllare le informazioni e i nuovi mezzi di comunicazione (6) .
Internet nelle scuole sì, ma non buttiamo via i sistemi educativi tradizionali.
La grande macchina di oggi non è qualcosa che è grande fisicamente: è grande nelle prestazioni.
Venti, trentanni fa essere grandi nelle prestazioni voleva anche dire essere grandi come dimensioni.
Levoluzione per così dire dal "grande" al piccolo è passata attraverso un certo numero di fasi nel corso degli ultimi 40-50 anni, molto ben identificate.
Il transistor è stato identificato come dispositivo operante nel Natale del 1947 da Bardeen, Brattain e Shockley ed è entrato più o meno in produzione allinizio degli anni 50.
Nella seconda metà anni 50 abbiamo assistito alla prima apparizione dei transistor allinterno dei computer.
Veniva costruita con degli anellini piccoli di ferrite che venivano magnetizzati.
MediaMente: "The evolution of Information Technology"
La grande macchina di oggi non è qualcosa che è grande fisicamente: è grande nelle prestazioni.
Venti, trentanni fa essere grandi nelle prestazioni voleva anche dire essere grandi come dimensioni.
Levoluzione per così dire dal "grande" al piccolo è passata attraverso un certo numero di fasi nel corso degli ultimi 40-50 anni, molto ben identificate.
Il transistor è stato identificato come dispositivo operante nel Natale del 1947 da Bardeen, Brattain e Shockley ed è entrato più o meno in produzione allinizio degli anni 50.
Nella seconda metà anni 50 abbiamo assistito alla prima apparizione dei transistor allinterno dei computer.
Veniva costruita con degli anellini piccoli di ferrite che venivano magnetizzati.
Una macchina che aveva una potenza di calcolo di 1/10 di milioni di istruzioni, con una capacità esecutiva di 10.000 istruzioni al secondo, con 32.000 posizioni di memoria, costava allepoca in Italia, cioè nel 1966-67, qualche cosa come 8-900 milioni.
Da questo discende il cosiddetto problema dellanno 2000 legato al fatto che nel corso degli anni 60 moltissimi programmatori per risparmiare hanno utilizzato solo 2 byte e invece di scrivere 1999, hanno scritto 99.
Cibo Uccide
Complimenti.....Sei entrato nel piu' completo Portale sulle Medicine Alternative, Biologico Naturali e Spirituali - Leggi, Studia, Pratica e starai in Perfetta Salute, senza Farmaci ne' Vaccini .
BUONE REGOLE per una SANA ALIMENTAZIONE + Dieta del Gruppo Sanguigno .
Importante Ruolo delle Vitamine anche nel Cancro + Malassorbimento .
Il rapporto tra alimentazione e malattie degenerative è ormai evidente.
La grave alterazione del rapporto uomo-natura non può non ripercuotersi sull'alterazione dell'alimentazione dell'uomo moderno.
Dalla prima metà di questo secolo l'interesse della medicina nei confronti dell'alimentazione è diminuito moltissimo poiché si credeva che tutti sapessero già il necessario, per cui non era opportuno un insegnamento approfondito nella scuola e nelle università.
Ed oggi, nella nostra epoca, assistiamo ad un aumento imponente delle malattie croniche e degenerative.
Queste malattie esistevano già nel passato ed esistono anche in altre culture ma erano e sono assai più rare anche in individui molto vecchi.
È indubbio che la grave alterazione del rapporto uomo-natura non può non ripercuotersi sull'alterazione dell'alimentazione dell'uomo moderno.