Studi
Storico-Archeologici
2006-2007
©
Marco Guido Corsini
Sponsorizza
questo sito perché dalla decifrazione del Disco di Festo allinterpretazione
dei poemi omerici e dellAntico e Nuovo Testamento, alla
scoperta dellimpero di Atlantide, ho dimostrato che i
sedicenti addetti ai lavori non lo sono affatto.
Sono nato a Rocca
di Papa (Roma) il 16-5-1954. A Grottaferrata, allievo di
mio padre, ho conseguito la licenza elementare. A Lido di Roma la
licenza media, il diploma di liceo classico e la laurea in legge
(alla Sapienza di Roma, luglio 1981). La passione per la storia e
larcheologia nacque in me fin dai primi anni vissuti ai
Castelli Romani. Ma fu alle medie a Lido di Roma che feci la
conoscenza del Disco di Festo sulla base di cattive fotografie e
decisi che un giorno lavrei decifrato. Trasferitomi a Udine
per il servizio di leva come sottotenente di artiglieria di
stanza alla Caserma Cavarzerani, proprio la prima sera di libera
uscita, me ne andai in giro per librerie con alcuni colleghi e mi
imbattei in Creta e Micene, un volumone con le ottime foto
ingrandite del Disco realizzate da M. Hirmer. Quella sera decise
il mio futuro perché, pur laureatomi poi in legge (nel 1981),
lossessione della decifrazione mi portò fino ad entrare
nel documento, in un dialetto greco con agganci col greco
dellOdissea, nel dicembre 1984. Il mondo accademico (a
partire dallIstituto per gli Studi Micenei ed Egeo
Anatolici, allora diretto dalla Prof. Anna Sacconi, dove mi recai
in un inverno particolarmente gelido sotto la neve e il ghiaccio)
fu subito e costantemente irritato dal fatto che mi occupassi di
una materia che essi consideravano di loro propria pertinenza non
riuscendo però a cavare un ragno dal buco.
Accortomi
che non cera verso di coinvolgerli nel mio successo
facendomi pubblicare su una rivista scientifica, invece di
scoraggiarmi e dedicarmi ad altro, gli dichiarai guerra
gettandomi a capofitto negli studi
storico-linguistici-letterari-archeologici con furore, e poiché
già conoscevo latino e greco (studiati al Liceo Classico Anco
Marzio di Lido di Roma), e in genere il semitico ebraico e
assiro-babilonese, aggredìi legizio sulla grammatica del
Gardiner, proseguendo con gli studi di linguistica e di tutto di
più. Sapevo che erano e rimangono dei palloni gonfiati che
stanno a galla solo per la corruzione dei media e dei rispettivi
governi, come è evidente dalla loro mancanza di produzione
significativa. Dietro allo squarcio di storia aperto
dallApoteosi di Radamanto/Amenofi III (il Disco, in greco),
dove si parla anche del suo visir Giuda/Minosse, si concretizzava
la prima sorpresa e cioè il dominio dellEgitto su Creta
intorno al
Nel
2002, risiedendo da anni, come tuttora risiedo, a Civitavecchia,
avevo aperto il mio primo sito su Libero.it, e per loccasione
avevo cominciato ad inserirvi studi su vari argomenti che mi
avevano interessato da decenni, dallAntico e Nuovo
Testamento allIliade e Odissea, dai documenti etruschi
(avevo tradotto praticamente tutto il corpus dei testi etruschi
raccolto dal Pallottino a partire dai più lunghi, ma questo è
andato tutto perduto nei dischetti wordstar 4; a parte il
vocabolario, poche le iscrizioni veramente importanti, fra
cui primeggia in assoluto la Mummia di Zagabria) alla storia
della Roma dei re, dal Satyricon a tanti altri argomenti di
storia anche medievale, non esclusi il Mostro di Loch Ness o la
Sindone, un falso medievale dei Templari, confezionato come
presupposto della Liberazione del Santo Sepolcro e della loro
istituzione. Devo dire che il grande balzo nella mia vita di
studioso è avvenuto proprio a Civitavecchia (la città dove mio
padre, di Pistoia, in servizio militare nei genieri conobbe
mia madre), dove, appena arrivato, tenni dei corsi di storia,
decifrazione e archeologia a Villa Albani. Il destino voleva che
occupandomi di studi differenti e senza un legame apparente, io
lavorassi per rendere omaggio alla grandezza bimillenaria della
nazione italica (che appare tanto più titanica e gigantesca nel
passato quanto nana al presente), distruggendo invece la
religione in generale che, nata presso gli Orientali, soprattutto
come loro interpretazione della nostra grandezza da dèi (mentre
fummo senzaltro la nazione più atea mai esistita), ci fu
rifilata di ritorno e noi la bevemmo come tanti deficienti e
fummo anche costretti a subirla per il gioco della politica
europea che voleva i Germani, più stupidi di noi, prevalenti, e,
passi come ariani, disgraziatamente anche come cattolici,
grazie alla oltretutto effimera meteora di Carlo Magno. Per
curioso che possa sembrare, da Atlantide viene sia la Civiltà
sia la Religione, tutto. Qui era lEden (dio avrebbe
impedito agli Orientali di entrarvi, dopo averli
cacciati! Gli Orientali erano indubbiamente quelli di Sumer,
quelli fra il Tigri e lEufrate, rispetto ai quali noi
eravamo ad Occidente), lalbero dei pomi delle Esperidi di
cui si sarebbe cibata la prima donna Eva, che non a caso nella
tradizione comune mangia la mela. La nostra terra fu da sempre
culla della civiltà e con un clima talmente desiderabile che qui
era non solo il centro del mondo ma anche il paradiso (=
giardino) dove tutti volevano andare dopo morti. Dunque, per
quanto possa apparire delirante ciò che affermo, la Civiltà e
la Religione siamo noi, la nazione più atea mai esistita prima
che ci si stabilisse un Papa religioso a parole e materialista
nei fatti; opportunista lui e chi lo sosteneva per regnare sulla
divisione dellItalia.
La soluzione
dellapparente anomalia sta nel fatto che i supereroi Titani
e Giganti (in realtà nanetti di statura) di Atlantide furono
considerati come dèi (elohim) dai loro ingenui sudditi
orientali. Essendo quella romana una società matriarcale sarà
più corretto affermare sulla base della tradizione
greca, che appunto è romana, che le donne-dèe (si
direbbe elohòt in ebraico) di Atlantide sposarono gli uomini
generando i famosi eroi del tipo di Achille ed Enea. Da un certo
punto di vista ai miei occhi di bambino dei Castelli, gli
Statunitensi che conobbi da vicino, che parlavano una
lingua affascinante e incomprensibile, erano palesemente evoluti,
andavano nello spazio e pilotavano caccia supersonici, facevano
lo stesso effetto che ad un suddito orientale vedere gli dèi che
venivano da Atlantide. Quella che in origine era semplicemente la
lotta fra dinastie politiche dei Titani e Giganti, portata in
Oriente dai Romani di Atlantide divenne una religione
sovrappostasi alle precedenti. Non mi dilungherò su questo
argomento che farà parte di un lavoro su questo sito. Dirò
solo che anche più genericamente luccisione
dellanimale-dio (il dio Toro), da cui nasce tutto, società
arte storia, religione, da noi è documentata da graffiti
che risalgono al
Se un giorno
sulla mia lapide scrivessero che ho distrutto le religioni
farebbero niente altro che il dovuto: Mise in
ridicolo la religione trattandola come la ruota di pietra che
Fantozzi, il primo uomo venuto fuori così così, si porta dietro
dalletà della pietra come un inutile peso ma senza
sapere perché. Ma vorrei essere ricordato non solo come
distruttore delliniquo e obsoleto, bensì anche come
costruttore di speranza per il futuro. Prima di tutto della morte
non dobbiamo avere paura perché siamo come due prime donne che
non possono stare sulla stessa scena. Finché ci siamo noi lei
non cè e quando entra in scena siamo noi ad andar via. Ma
questo è nulla a confronto con la vita eterna di cui io vedo
limminente arrivo. Non la resurrezione dalle ceneri (di
chi, di poveri cristi e criste che bruciaste nei righi con cui
illuminaste le notti dEuropa e dAmerica?) dei ciarlatani
cristiani che vendono sogni come i truffatori che nei films del
west vendono pozioni miracolose
Io credo
che il sogno di eternità dei primi uomini diventerà
realtà grazie ai progressi continui della scienza e
dellingegneria medica. Ma il vero progresso lo faremo
quando potremo far beneficiare di questo progresso, della vita
eterna, anche i già morti. Grazie alla Macchina del Tempo
nel futuro saranno riportati ai tempi attuali
di allora e alla vita eterna coloro che lo
meriteranno. Il Giudizio Universale (in tribunale
sederanno solo dei grandi saggi di ogni tempo) non sarà fatto
come un processo di Norimberga, tutti insieme, ma si ripeterà
via via per ciascun individuo, e poiché ovviamente saremo tanti
e lo spazio poco, i giudici non perderanno tempo a valutare
i malvagi, lasciati morti nel loro spazio-tempo (la loro
occasione lhanno avuta e se la sono giocata male, peggio
per loro), mentre si riporteranno in vita sia le vittime
(anche animali) sia i buoni. Non credo che si salverà un solo
prete (anche i sedicenti santi) di quale religione che sia.
La
scoperta di un Giuda (Jaehud) su uno scarabeo del matrimonio di
Amenofis III e della regina Teye figlia del visir Jaehud/Minosse
(Minehud sul Disco) di cui abbiamo al Museo del Cairo la mummia
da caucasico composta in modo assolutamente diverso dal modo
egizio, mi portò ad approfondire i passi biblici che
riguardavano Giuseppe in Egitto. A. Osman identificava Yuya degli
egittologi con Giuseppe, il visir di Faraone, che
possedeva un carro in miniatura il quale rinviava al suo incarico
di visir. In realtà dallapprofondimento dei passi biblici
relativi (anche e soprattutto grazie alla Storia universale di
al-Tabari, annalista, giurisperito e teologo islamico di primo
piano) ho scoperto che il visir di Amenophis IV/Ekhnaton
(leunuco, il Grande dEgitto), era poi divenuto
faraone dopo aver sposato Asenat/Ankhesenaaten (nome atoniano),
figlia della bella Nefertiti (vedova di Tutankhaton poi tornato a
essere Tutankhamon), insidiata realmente dal losco Giuseppe.
Dunque Giuseppe si doveva identificare con Ey, rinnegato
adoratore di Aton e che sfasciò lEgitto che poi il faraone
generale Horemhab dovette riportare allo stato precedente con
drastiche misure comprendenti gravi pene corporali, compreso il
taglio del naso. Se Ey era Giuseppe, allora suo padre
(Giuda/Minosse, Yuya) era Abramo. Gli studi veterotestamentari
(ho scritto un manuale, vedi su questo stesso sito) mi avrebbero
chiarito che Giuda/Minosse e Giuseppe erano legati alla
tradizione di Giuda, lo stato del sud, e di questa tradizione si
sarebbero serviti gli aronniti, jahveisti, a Gerusalemme dal
Erano le
Amazzoni romane della Penisola/Chersoneso di quel rinnegato di
Diodoro Siculo, erano le donne italiane delle isole sacre
(Haunebw delle iscrizioni egizie) dei Tirreni di Esiodo, cioè di
Italia, Sardegna e Sicilia (dove tornò Minosse, sulle piste del
grande architetto e inventore Dedalo), dove sui morti regnava
Radamanto, dove Menelao, altro governatore romano, ha diritto di
andare da morto in quanto sposo di Elena, sorella dei nostri
Dioscuri che ancora oggi fanno la guardia al Quirinale. Un
indizio importante di questa realtà strabiliante per cui proprio
noi dominammo sul mondo (attraverso Tebe egizia, Troia, Festo,
Cnosso, ecc.) prima dellImpero Romano mi veniva proprio
dallApoteosi di Radamanto (il Disco), snobbata dai
sedicenti professori di micenologia e greco, dove, curiosamente,
era Nefertiti/Megara (non suo marito il faraone Amenophis IV
leretico) a celebrare cerimonie a Festo e
allAntro dellIda cretese come rappresentante sia del
visir Minosse (in qualche modo imparentato con Mutemuia/Europa
madre di Radamanto/Amenophis III), dalla cui famiglia essa
discendeva e traeva il potere di grande sposa reale, sia del
recentemente defunto suocero Radamanto (Amenophis III),
anchesso di origini romane, da cui discendeva suo marito,
il degenere Amenophis IV/Ekhnaton. E queste cerimonie di
Megara/Nefertiti sono riprodotte figurativamente sul Sarcofago di
Radamanto da H. Triada. Ma appunto a partire da Minosse, che
sposa una nubiana, Tuya, ed ha una figlia mezzosangue, Teye
(sposa di Amenophis III e madre di Ekhnaton), i rapporti con Roma
si allentano e ci si avvia alla ribellione dellEgitto,
preda del culto di Aton. Ovviamente a Creta costoro venivano
celebrati presso cenotafi in quanto regnanti (fra laltro)
su Creta (la presunta tomba, certo un cenotafio, di Minosse
fu individuata dagli antichi perfino presso Agrigento, dove
sarebbe morto dando la caccia a Dedalo), ma le tombe di
Radamanto e Minosse, sepolti vicini come erano vissuti, erano in
Egitto, esattamente nella Valle delle Scimmie. Almeno dal
Poiché
in quel torno di anni avvenne un cataclisma collegabile
alla prima eruzione del Thera, lAtlantide fu fatta
sparire in questa circostanza mentre fu proprio ora (grazie a
questo cataclisma: Stele della Tempesta e verso del Papiro Rhind)
che faceva valere la sua straordinaria potenza conquistando Creta
e lEgitto.
Certamente
in Oriente Troia fu un caposaldo ancora più antico dove avevamo
una potente flotta (spada di Dorak, che risalirebbe addirittura
al 2500, con raffigurata sulla lama dargento una flotta di
17 triremi), che fu anche impiegata per conquistare Creta (dove i
palazzi, dal
Apoteosi
di Radamanto commento al Sarcofago di Haghia Triada,
XIV secolo a. C. (ottobre 2006)
Alla
ricerca del continente perduto di Atlantide (2 dicembre 2006)
Alla
ricerca del continente perduto di Atlantide, 2 (3 dicembre 2006)
La
Capra Amaltheia (12 dicembre 2006)
Altri
sigilli (17 dicembre 2006)
Apoteosi
di Radamanto sul Disco di Festo, ultima edizione 28 dicembre 2006
Aggiornamento
del 18 gennaio 2007 della trascrizione in greco
dellApoteosi di Radamanto
ATTENZIONE!
Avete creato o avete intenzione di creare un sito con contenuti
seri, scientifici, o cui comunque tenete particolarmente,
sullinsieme Xoomer.it, Virgilio.it, Telecomitalia? NON
FATELO! Tutti i miei lavori (frutto di anni di lavoro intenso)
postati sul sito di questo GESTORE INFEDELE, XOOMER.IT:
sono
stati rimossi insieme al sito stesso senza alcun preavviso e
motivazione. Non pensavo minimamente che potesse accadere
unassurdità simile, ed è per ciò che il fatto mi ha
colto di sorpresa. Quando me ne sono accorto e ho reclamato, la
motivazione dei tecnici (perché solo da loro ho ricevuto
risposta) è stata che non usavo il sito da tempo! Cioè non
inserivo nuovi lavori
Queste teste di cazzo non capiscono
che non sono io a dover frequentare il mio sito, ma gli utenti,
voi, che vi ci collegate e che in ogni tempo trovate lavori
da consultare, per sempre. E pensare che questa storia da incubo
iniziò quando mi arrivarono delle e-mail di Telecomitalia che
mi
pregava di postare i miei lavori su Xoomer.it, e io
stupidamente accettai.
Gli
altri miei siti:
sul
seguente sito lavorerò dal 2013
http://digilander.libero.it/marcoguidocorsini
http://digilander.libero.it/corsinistoria
©
Marco Guido Corsini