Apoteosi di Radamanto/Amenophis III,
dr. Marco Guido Corsini, 28 dicembre 2006.
Tutti i diritti riservati.
Dopo ventidue anni esatti dal mio inutile
annuncio – con visita di persona all’Istituto per gli Studi Micenei ed
Egeo-Anatolici di Roma (margaritas ad porcos?), e poi per scritto via posta,
indirizzato all’allora direttrice che nemmeno voglio nominare, tanto mi
disgusta tutta la vicenda – che ero entrato nel Disco di Festo, dopo 37 anni di
lavoro complessivo (15 anni preliminari di analisi strutturali) a partire dal
1969, studente di Ginnasio all’Anco Marzio di Ostia, questa è la pubblicazione credo definitiva
di un documento eccezionale. E’ la più bella realizzazione dei miei sogni
giovanili, quella cui tengo di più. (Ma di realizzazioni ne ho fatte tante e
sono certo ne farò ancora) Un giorno l’Apoteosi di Radamanto, insieme ad altri
documenti analoghi nella stessa scrittura
pubblicati dallo stesso decifratore come sua prerogativa esclusiva,
comparirà su tutte le antologie e letterature greche come regina delle
iscrizioni di età minoico-micenea. L’accoglimento che di questo lavoro (e dei
miei siti) è stato fatto da tante persone di ogni livello di istruzione e
nazionalità, sia attraverso comunicazioni fra loro via internet sia con e-mail
a me personalmente dirette, mi ripaga di tutte le delusioni avute dai
“cosiddetti addetti ai lavori”. Conoscendo la storia dell’archeologia e delle
decifrazioni delle scritture antiche ho sempre saputo ciò che mi sarei dovuto
aspettare da loro. Sono le spine delle rose che comunque solo quelli come me
riescono a cogliere mentre i “cosiddetti addetti al lavori” per tutta la vita
lo sognano solamente, ed è per questo che sono terribilmente... vogliamo dire
arrabbiati?
In
questa bellissima foto del lato A del Disco di Festo, nelle due caselle superiori, si notano ancor più chiaramente del dettaglio
precedentemente da me pubblicato il tratto verticale sotto al “guantone” di
Europa e l’occhio del bambino laddove ricostruisco il pittogramma abraso del
PALlax.
Ricordo su disco aureo del Sole (cm. 16 x 2
ca), alla dea (anche) del palazzo della
capitale Festo, delle cerimonie di divinizzazione di Radamanto/Amenofi III al
Labirinto dell’antro dell’Ida, celebrate da Idomeneo/Amenofi IV e sua moglie
Megara/Nefertiti, e rappresentate figurativamente anche sul celebre
Sarcofago, riutilizzato posteriormente, da Haghia Triada. Scrittura
sillabico-logografica organizzata su quattro vocali (a, e, y i ē, o ō
ou), dialetto proto-ionico. Il valore sillabico dei pittogrammi si ricava
tenendo conto che la sillaba pare terminare di regola con una liquida, per cui
ad esempio l’ascia è PELekys e la donna è una KYRia. Questo comunque è tutto un
lavoro da precisare quando avrò a disposizione tutti i segni del sillabario,
cioè molto presto, mi auguro.
Lato
A: 1 ma-ka-rya 2
da(y)-mon 3 la-wry-y-py-py-ty-sy 4
ma-ka-rya 5 Y-so-nya 6
da(y)-mon-ty-sy 7 ty-ke(r)-on 8
so-te(y)-ra-ky 9 py-ra-po(r)-to-py-ty-sy 10
Ke(r)-on-ty-sy 11 DA(Y)-ray 12
ra-nya-rya-ze(y)-py-sy 13
Ke(r)-on-ty-sy 14 nya-dyo 15
la-wry-y-py-py-ty-sy 16
Ke(r)-on-ty-sy 17 DA(Y)-ray 18
ra-nya-rya-ze(y)-py-sy 19
ne-kro 20 Ma-nya-por-ty-sy 21
de(y)-mn°-wy-da(y) 22 y-so-wy-ty-sy 23
y-ke(r)-on 24 [pa]-ra-ky-ty-sy 25
Ey-ro-py 26 ty-de(y)-ya-py 27
dyo-mn°-se-ty-sy 28 ste-ny-NY 29
De(y)-ya-NY 30 ty-mn°-wo 31
Ra-da(y)-mon-ty-sy.
Ἡ αποθέωσις
῾Ραδαμάνθυος.
Πλευρά Α
μακάρια
δαῖμον λαβρύοιφι
πίτυς, μακάρια Ἰσόνοια,
δαίμων τ᾽ᾖς
θηκῶν, σώτειρα
κὴ πήρα πόντου
πίθιος.
Κρειοντὶς Μεγάρη
῾ρ᾽ανιερίζειφι
σοί, Κρειοντὶς
ναΐδιῳ λαβρύοιφι
πίτυσι,
Κρειοντὶς Μεγάρη
῾ρ᾽ανιερίζειφι
σοὶ νεκρόν.
Μανιαπώρθης, δῆμων
ὁ ϝίδρις ἰσοϝιθὺς
οἴκων,
[σφ]ραγισθεὶς Εủρώπη
τιθήφι. διὸ
μνησθεὶς σθένῃ
Νίδᾳ, (Ἀμάλ)θειᾳ
Νίδᾳ, θύμενος ὁ
῾Ραδάμανθυς. MGCorsini,
Dicembre 1984-Dicembre 2006. Tutti i diritti riservati.
Beata signora palo
delle doppie asce, beata Isonoia, che sei signora delle casse funerarie e protettrice del pitho, borsa dell’ultimo
viaggio. La Creontide Megara vi consacra a Te, la Creontide, nel tempietto coi
pali delle doppie asce, la Creontide Megara vi consacra a Te il morto.
L’Illustre Scomparso, esperto giudice pubblico e civile, è stato affidato in
allattamento ad Europa. Perciò è stato sposato alla forte Nida, ad (Amal)tea
Nida, il celebre Radamanto.
Blissful lady double-axes pole, blissful Isonoia, lady
of the larnakes and protrectress of the last travel bag pithos. The doughter of
Creon Megara consecrate there to You, the doughter of Creon,
in the shrine with the double-axes poles, the doughter of Creon Megara
consecrate there to You the dead. The Illustrious Deceased, skillful public and civil judge, has been
committed in nursery to Europe. So he has been married to the strong
Nida, to (Amal)thaea-Nida, the renowned Rhadamanthys.
Lato B: 1
De(y)-ya 2 ZE(Y)-nya-ste-ny 3
de(y)-nya-y-ky-sy 4 de(y)-ra-kro-wa-ko 5
Ey-de(y)-me-ny-yo 6 wo-ra-nya-DE(Y) 7 De(y)-ya-DE(Y) 8 y-ra-DE(Y) 9
ZE(Y)-nya-ste-py 10 Ey-de(y)-me-ny-yo 11 De(y)-ya-NY 12 mon-ey-ny 13 Ey-de(y)-me-ny 14
DA(Y)-py-ko-SY(R) 15 dyo-kro-por-y-ky 16 DA(Y)-dyo-ny 17 ra-to-sa 18 y-ry-wo-WO(Y)-NY 19
da(y)-ma-ze(y)-py 20 mn°-me-ke(r)-SY(R) 21
y-mn°-de(y) 22 ZE(Y)-a-wry-yo 23 Ra-da(y)-mon-de(y)-pel
24 dyo-kro-da(y)-mon 25
Ta-ra-nya-sa 26 ty-ry-wo-dyo 27
py-ze(y)-yo 28 Pa-nya-wry-sy 29
y-de(y)-ya-py 30 de(y)-mn°-yo-ty-sy.
Πλευρά Β
(Ἀμάλ)θειᾳ
νεανιασθένῃ, θέινη
αἴξ δ᾽εὐράκρου
βαγοῦ Εἰδεμενῆος,
οὐράνιᾳ Θήλειᾳ,
(Ἀμάλ)θειᾳ Θήλειᾳ,
ἱρᾲ Θήλειᾳ
νεανιασθένφι.
Εἰδεμενῆος, (Ἀμάλ)θειᾳ
Νίδᾳ μονοεὐνῇ
Εἰδεμένῃ, μεγάλην
φηγὸν Συρίαν
δικροφόρικην
μεγάλοιν δυοῖν
῾ραντός, ἱρήιῳ
οἶκῳ Νίδας, δαμάζειφι
μνήμῃ αἴγε Σύριω.
ὑμνῴδει νηῒ αὔριου
῾Ρὰ δαίμων δε ὑπὲρ
δικροδαίμονος
Ταράνιας. θύρην
ὁδοῖο πιέζει ὁ
Φανηαὔρης ἰδέηαφι
δειμονοῖο τῆς. MGCorsini,
Dicembre 1984-Dicembre 2006. Tutti I diritti riservati.
To (Amal)thaea strength of the
youth, holy goat of the highest king Idomeneus; to the heavenly Nurse, to (Amal)thaea Nurse, to the holy Nurse in the
strenght of his youth, Idomeneus, to
(Amal)thaea-Nida,
to the monogamous Eidomene, sprinkled to the two high (poles) the big Syrian
oak born by the double horns, in the sanctuary of Nida, kills by the tomb two
Syrian male goats. He sings then a hymn to the ship of the morning “the
god Ra”, that about the goddess of the double horns Tarania. The entrance door
(to the tomb) imprints Phaniawres with the symbols of her extraordinary wisdom.