futuro ieri

CRITICA  LOCALE

Periodico cartaceo e telematico ~ Anno VI ~ Numero 17 ~ Autunno 2008

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SSSS: Scienza Superbia Stupidità Soldi

Mercoledì non è stato un giorno qualsiasi. Il 10 settembre 2008 infatti ha preso il via al Cern di Ginevra un esperimento di cui fino a qualche giorno fa quasi nessuno parlava, ma la cui portata potrebbe essere dirompente.

Un gruppo di scienziati-frankenstein, utilizzando l’acceleratore LHC (Large Handron Collider) lungo 27 chilometri, intenderebbe riprodurre le condizioni immediatamente successive al Big Bang, l’evento generatore - per una parte della scienza - dell’universo. Si tratta, in parole semplici, di far scontrare e “spaccare” miliardi di protoni al secondo per trovare particelle minuscole che possano spiegare la forza che tiene insieme la materia dell’universo.

Secondo altri scienziati l’immissione di fasci di protoni, con l’obiettivo di farli scontrare per scomporli, produrrebbe dei buchi neri che potrebbero finire, in un tempo relativamente breve, per inghiottire la terra insieme a molti piccoli pianeti del sistema solare. Si prevede che il 26 ottobre verrebbe raggiunta una potenza mai ottenuta prima.

Ci sono state denunce alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Intanto si sono già spesi oltre 10 miliardi di Euro, che potevano essere destinati a ricerche sulla qualità della vita.

Il primo e più delicato aspetto di questa vicenda è, appunto, il profilo etico.

Come denunciamo, ormai da anni, lo scadimento morale tanto della politica quanto dell'economia, occorre mettere in luce l'abbandono da parte della scienza di ogni codice deontologico. Per motivi di "vaini", ma anche e soprattutto per il suo volersi ergere a dogma presuntuoso, arrogante e intollerante. Non si tratta per l'esperimento del 10 settembre - ci auguriamo! - di fine del mondo, ma più semplicemente e drammaticamente di un mondo che continua ad essere stuprato da pervertiti di ogni risma. Lasciare a chi viene dopo di noi questo stato di cose deve farci vergognare tutti. Anche chi, come noi, da tempo grida nel deserto che il progresso è divenuto regresso. Eppure basterebbe, in tutte le dimensioni della vita, tornare a riscoprire il senso del limite, saggio patrimonio della cultura greca.

Il vero obiettivo dell’esperimento di domani non è il "bosone" di Higghs (noto anche, con palese modestia, come "la particella di Dio"), quanto piuttosto scoperchiare il vaso di Pandora. Spingere oltre il necessario le liceità della scienza, non più al servizio del genere umano ma solo dell’egocentrismo di qualche demiurgo (e forse di qualche corporations, chissà). Alzare l’asticella sempre un po’ più in alto. Far accettare all’opinione pubblica, senza prove, riscontri o garanzie, quello che gli pare e gli piace. Secondo il ben conosciuto metodo del veleno instillato a piccole ma crescenti dosi. Nel 1999 l'esperimento con l'acceleratore Rhic di Brookhaven (le cui conseguenze sono ancora oggi top secret, come del resto il suo apporto ad un sapere concreto), oggi l'Lhc di Ginevra, domani cos'altro?
Poi, cari amici, la domanda che nessuno si fa è: ma a chi caz... serve ‘sto esperimento che per qualcuno è sicurissimo per qualcun’altro pericoloso? Ripeto, la vera domanda è: ma a chi caz... gliene importa conoscere i momenti immediatamente successivi al big-bang, quando nel mondo cresce la disoccupazione, il lavoro precario, le guerre, l’inquinamento, le malattie???

L’aspetto socio-economico.

Inoltre vi è il problema tragico della nostra contemporaneità del rapporto stretto fra scienza e potere, potere che non sempre è così democratico come vorrebbe far credere, anzi spesso alimenta la ricerca militare e si disinteressa di altri ambiti della ricerca. L’allarme suscitato dall’LHC porterà anche come conseguenza che occulterà, nell’immediato, le critiche agli eccessi di sperimentazione e ai pericoli di una distorsione dei fini della scienza. Chi scrive pensa anche alla questione degli OGM e alle politiche agro-imperiali che stanno dietro alle multinazionali, che vogliono brevettare la vita. Sarà facile per i laudatores della ricerca scientifica, legata al potere e alla finanza, confinare fra gli apocalittici i critici di queste continue partite a Risiko con i misteri dell'universo e della vita.

Per quel che possiamo capire, un esperimento onerosissimo, che meritava di essere ben discusso dato l'investimento in denaro che comporta, è stato sottratto a qualsiasi dibattito nell’opinione pubblica, posto come una notizia su cui si può discutere solo in termini emotivi o fideistici da parte della comunità.

Emerge la necessità di mettere in relazione la Democrazia e la Libertà con la ricerca, purtroppo la cosa da qualche secolo è sfuggita di mano anche ai singoli scienziati e la ricerca è legata al settore militare o a quello più biecamente economico. Quindi l'aspetto legittimo di preoccupazione e denuncia di un problema grosso che è il legame stretto fra scienza e potere verrà comunque oscurato. Intuisco così il finale della faccenda: con un fare da videogame si faranno gli schieramenti dove  gli scienziati con la passione per l'apprendistato stregonesco e i loro finanziatori saranno posti nel novero dei giusti, i critici, i perplessi, coloro che vedono intrecci perversi fra il potere economico e militare e la ricerca scientifica diverranno i cattivi di turno, gli sciocchi da isolare, i pazzi in libertà.

Forse non è disinformazione, ma se non accade una catastrofe da fumetto giapponese l'effetto sarà quello. Se poi accade la catastrofe irreparabile chi penserà più ai grilli parlanti che protestavano?

L'esperimento in questione è insomma costosissimo, crea un buco nero anche nei fondi che i nostri governi destinano per la ricerca e i risultati avranno efficaci ripercussioni solo a livello di armamenti militari.

Per tutto questo, comunque la si legga, vanno denunciati e fermati.

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