£ G R E P P I A I T A L I A £ ...in giro c'è grossa crisi... |
Per chi ha sete di giustizia: Un ringraziamento a Pier Camillo Davigo e Bruno Tinti
12/06/2010
Di F. Allegri
Venerdì sera sono stato a Corniola (Empoli) con gli amici di Empolitica è abbiamo ripreso il dibattito organizzato dall’amico Aaron Dimoulas (consigliere comunale IDV) con Pier Camillo Davigo e Bruno Tinti.
Io seguo Mani Pulite da 18 anni, ma non avevo mai incontrato questo baldo giudice (forse il vero eroe dell’inchiesta); non mi ero accorto che avevo questa lacuna, ora l’ho colmata!
Nella presentazione Dimoulas ha sottolineato che serve una cultura politica contro la disinformazione televisiva quotidiana: si può solo concordare e di fatto io sono passato all’azione culturale da anni.
Per Dimoulas la crisi economica ci porta a quella politica ed istituzionale, anche Davigo l’ha sottolineato tre volte e se ben ricordo io l’ho scritto decine di volte: magari io mi soffermo di più sull’aspetto strettamente politico.
Per introdurre l’intervento di Davigo, Dimoulas ha parlato del fatto che abbiamo ancora delle difese contro la crisi, a partire dalla costituzione.
Nel ricordarvi che trovate tutti i video della serata anche su Empolitica Channel, vado a relazionare.
La prima citazione è stata per un libro di Tinti: “La questione immorale” poi lui ha spiegato la questione della dichiarazione di incostituzionalità!
Qui rammento anche uno scritto del De Reditu Suo del Professor Nappini su costituzione materiale e immateriale!
Il primo relatore ha rammentato che la dichiarazione di incostituzionalità passa per una strada complessa, quella del giudice giudicante che ricorre alla corte! Il viaggio della dichiarazione di incostituzionalità dura sempre più di un anno.
Il lodo Schifani e quello Alfano sono stati dichiarati incostituzionali, ma hanno rallentato i processi pendenti.
PER I NOSTRI RELATORI SI VA VERSO UN LODO ALFANO BIS CON PROCEDURA COSTITUZIONALE. Ci vorrà una doppia approvazione in 2 anni, forse di più.
Questo andrà in parallelo con il percorso di incostituzionalità della legge del legittimo impedimento e soprattutto con una possibile condanna processuale di Berlusconi, nei processi in corso.
Il concetto base è che la legge sul legittimo impedimento è una legge ponte verso il lodo Alfano bis!
Il giudice Tinti ci ha ricordato ce esiste già la legge sui vari impedimenti degli imputati: è nel codice.
Poi si è parlato di un parlamentare UDC, un certo Vietti il quale ha sostenuto che i ministri e i presidenti del consiglio sono impediti processualmente … a prescindere.
Anche questo dimostra che tale legge deve proteggere Silvio, in attesa dell’altra.
FINO AD OGGI LA COSTITUZIONE E’ STATA UNO SCUDO, ma davanti ad una serie di leggi incostituzionali fatte in modo consapevole noi siamo indifesi.
Quante saranno queste leggi incostituzionali per salvare Berlusconi?
Ecco l’intervento centrale di Davigo.
Egli ha esordito dicendo che abbiamo altre garanzie. C’è il presidente della repubblica che può non promulgare le leggi incostituzionali. Può mandarle indietro quante volte vuole, il rinvio di una volta vale per eventuali dissidi politici. Il pubblico ha mugugnato quando Davigo ha parlato del presidente ed io puntualizzo che eravamo nel giardino di una casa del popolo.
Per Davigo, il centro destra dimentica spesso le regole e viola anche i principi, magari facendo sbagli grossolani; ha fatto l’esempio delle regionali nel Lazio.
Al centro della riflessione di Davigo troviamo una classificazione del professor Cipolla che divide gli uomini sulla base della capacità di fare del bene a se stessi e agli altri. Abbiamo 4 tipi.
++) gli INTELLIGENTI fanno del bene a tutti +-) i DELINQUENTI fanno il loro interesse
-+) gli ALTRUISTI pensano al prossimo --) gli STUPIDI fanno male a tutti
Mi pare inutile specificare in quali categorie Davigo metta i governativi, li trovate anche nel video, puntualizzo invece il fatto ricordato dal magistrato: “La corte dei diritti dell’uomo garantirà i giornalisti!”
Come sconfiggere la legge bavaglio?
1) I parlamentari leggeranno i verbali delle intercettazioni in parlamento;
2) Tali atti saranno pubblicati all’estero, magari su giornali prestigiosi e poi si riporterà il pezzo;
3) i limiti alle intercettazioni restano solo per l’Italia, le faranno ancora all’estero e anche gli stranieri in Italia (questo salverà le grandi inchieste). La diplomazia internazionale fermerà la legge bavaglio!
A che serve allora la legge Bavaglio? Lo dico io, ad aumentare il conformismo e a diffondere l’autocensura, anche una selezione al rovescio laddove giornalismo e affarismo vanno a braccetto!
Davigo ha fatto una riflessione più ampia: ha ricordato che la velocità di innovazione è in corso e quella di comunicazione è istantanea; si va verso un mondo uniforme e non è possibile fermare i cambiamenti epocali.
Subito dopo Davigo ha spiegato la questione della repressione dei clandestini a Lampedusa ricordando che l’80% di irregolari entrano in Italia con il visto turistico e dopo non se ne vanno.
Anche il poliziotto di quartiere non serve, prima di tutto bisogna sapere che gli omicidi sono diminuiti dei 2/3 negli ultimi anni e attualmente la metà di questi avvengono in famiglia! Per paradosso è la casa il luogo più pericoloso. Speriamo che nessuno propongo di portare nelle case le forze dell’ordine …..
C’è stata anche una riflessione sull’opposizione democratica; questa evita sempre il muro contro muro, anche su principi come legalità, libertà d’informazione e diritti umani. Osservazione dura, senza dubbio.
Subito dopo Dimoulas ha introdotto l’idea di una riforma costituzionale da fare: quella del vaglio preventivo della corte e si è chiesto se esiste una soglia da non superare?
La risposta dei relatori è stata forte: “L’Italia ha problemi politici che possono essere risolti solo se gli elettori si stuferanno di questo sconcio. Gli ingannati prima o poi si renderanno conto, solo chi è fatto male non si ricrederà!”.
Per Davigo l’indignazione crescerà con il malessere economico. Io concordo in parte, l’Italia è un paese difforme che ha tante nature e alcuni regioni fanno la scelta banale di votare il centro destra per ragioni profonde prima di riscontrare la mancanza di alternative praticabili. Se ci fossero alternative non le sceglierebbero.
Davigo spera in un cambiamento nel medio termine, io guardo al molto lungo.
Concordo con i miei giudici quando dicono che non ci sarà una risposta legale all’illegalità perché la politica è inquinata dal malaffare. La legalità non sarà ristabilità per vie legali (nei prossimi anni, nota mia).
Del resto il PD ha eletto oltre venti parlamentari fra le categorie dei giudici e degli avvocati, ma ha affidato la responsabilità della giustizia al signor Andrea Orlando che ha solo la maturità scientifica.
A questo punto molti si sono fatti questa domanda: “Cosa c’è sotto?”
Tinti ha ricordato un dibattito che tenne a Repubblica TV nel 2006 al tempo dello scandalo causato dall’uso di un aereo blu per andare a vedere un gran premio automobilistico.
Ora c’è anche la sentenza: Rutelli è stato assolto perché il fatto è stato ritenuto legale, Mastella avrebbe avuto solo un passaggio sull’aereo dall’altro. L’episodio e l’epilogo sono degni di questo triste paese.
Durante quel dibattito Tinti fece una domanda ad un relatore, l’avvocato Brutti (dirigente del PD); Tinti chiese: “Perché non avete presentato un disegno di legge per abrogare il falso in bilancio?
La risposta di Brutti fu che loro governavano solo grazie all’apporto dei 7 senatori a vita, la legge Berlusconiana del falso in bilancio sarebbe rimasta invariata e non contestata.
Brutti confessò l’incapacità di fare le riforme e testimoniò la volontà di tale governo: volevano restare al potere, del resto quel governo era costituito da 126 persone (secondo Tinti, io non rammento).
Un cittadino aveva definito quel governo di Prodi “un poltronaio” e Tinti ci ha aggiunto l’aggettivo trasversale: il governo Prodi fu un “Poltronaio trasversale”.
Subito dopo è arrivata una domanda interessante: “Abbiamo il governo che ci meritiano?”
Tinti ha risposto con un SI, questi vengono da noi e ha raccontato la trama di una commedia “Beckett e l’onore di Dio”.
Il concetto è che si deve fare del proprio meglio, quando se ne ha l’occasione.
Uno spettatore ha chiesto anche se non sarebbe il caso di abolire un grado di giudizio.
Davigo si è detto contrario, da un lato c’è il diritto d’appello e la cassazione è prevista dalla costituzione.
A suo avviso ci sono troppi appelli di parte perché in pochi casi si rischiano gli aggravi di pena.
SERVIREBBE UN APPELLO ORGANIZZATO DIVERSAMENTE!
Tinti invece è favorevole, l’appello è inutile in molti casi e ha fatto vari esempi. A suo avviso l’appello è un occasione in più per commettere un errore.
A questo punto mi sono reso conto che si era parlato poco di Mani Pulite e ho fatto il mio intervento.
Ho ringraziato il giudice per aver svolto il suo lavoro e sviluppato un tema che ho caro: io faccio lotta politica dal 1987 e non avevo mai visto tanta gente interessata alla politica come quella che vedo oggi.
Dopo di me è stata introdotta la questione dell’immunità parlamentare, ma invito il lettore ad ascoltare e vedere la risposta sottile che mi hanno dato i due giudici: c’è una sorta di sfida e di selezione naturale fra i ladri e le guardie! Migliorano le 2 specie con il passare degli anni di contrasto.
Davigo ha ricordato il 1992 quando fu abolita l’immunità parlamentare e ci fu il governo Amato.
Allora erano finiti i soldi e la crisi politica si unì a quella economica, ci fu la famosa manovra Amato.
Per Davigo, siamo vicini ad un nuovo 1992 e siamo arrivati al punto che anche Berlusconi ha parlato di leggi anti corruzione. Qui dovrei spiegare dei retroscena che conosco, dico solo che tal discorso puntava a scongiurare la caduta di questo governuccio.
Sicuramente l’urto della crisi economica provocherà la fine la politica del buttare via i soldi in opere come il Ponte di Messina (forse anche la scelta del nucleare, mia aggiunta).
Tinti ha raccontato un’altra storia, quella della morte di Mazzarino così come era contenuta in un romanzo di Dumas. Anche qui invito a vedere i video su Empolitica Channel! Secondo lui la nostra classe dirigente non si può permettere una seconda “Mani pulite” e nemmeno un processo penale che funzioni! In “Toghe Rotte” lui ha citato la scena del minareto del fumetto di Corto Maltese.
Quella può essere anche la mia chiusura: “La rivoluzione può iniziare ovunque anche su una torre di un minareto”. Per me siamo più avanti e soprattutto più numerosi.
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115 - De Reditu Suo - 2° libro - Le favole del Belpaese (di I. Nappini)
114 - De Reditu Suo - 2° libro - Il tempo che passa è un giudice spietato (di I. Nappini)
113 - De Reditu Suo - 2° libro - Il Belpaese chiede ancora miracoli e illusioni (di I. Nappini)
112 - INTORNO A TANGENTOPOLI: M. Travaglio intervista Bocca
111 - De Reditu Suo - 2° libro - L'Italia e la Repubblica per vecchi (di I. Nappini)
110 - De Reditu Suo - 2° libro - Dove sei Italia, antica terra gentile? (di I. Nappini)
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105 - De Reditu Suo - Perché il morto afferra il vivo ... (di I. Nappini)
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