Erberto Carboni
Designer grafico, cartellonista e illustratore
(Parma 1899 - Milano 1984)
Laureato in architettura all’Accademia di
Belle Arti di Parma (nel 1921, conseguendo il diploma d'onore),
si avvia subito alla professione di grafico, aprendo uno studio
nella sua città natale (sviluppa materiale pubblicitario
per alcune aziende locali).
Inizia in breve anche l'opera di illustratore,
collaborando con alcune case editrici nell'allestire l'conografia
di volumi di narrativa di largo consumo, e cominciando a lavorare
con alcune testate, come "Lidel", "Novella",
"Dramma", "Emporium", "Le Grandi Firme".
Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove entra in
contatto con lo Studio Boggeri e con l’Ufficio Pubblicità
e Sviluppo della Olivetti.
Diviene in breve apprezzato allestitore per padiglioni espositivi
all'interno di rassegne culturali e fieristiche: negli anni Trenta
ricordiamo l'apparato grafico per la Mostra dell'aeronautica italiana
alla Triennale di Milano (1934), per l'Expo internazionale di
Parigi (1936) e gli stand per Faesite e Montexatini alla Fiera
di Milano (1940).
Non cessa, perlatro, la sua attività nell'illustrazione
periodica, collaborando con "L'Ufficio Moderno" (con
altri grafici di tale rivista fonda il Gruppo Amici della Razionalizzazione),
"La Lettura", "La Rivista illustrata del Popolo
d'Italia", "Natura", "Snia Viscosa".
Dopo la guerra continua la sua attività
di grafico fieristico, in particolar modo nell'ambito della Fiera
di Milano (padiglione per la Radio italiana, 1950; salone dei
prodotti chimici Montecatini, 1950; allestimento commemorativo
per il 50° della morte di Giuseppe Verdi, 1951; padiglione
Montecatini, 1952; stand Rai-Tv, 1952 e 1954, ecc.).
Noto è anche l'allestimento del padiglione Italia 61 a
Torino (1961), per il centenario dell'Unità d'Italia. Tra
la seconda metà degli anni Trenta e gli anni Sessanta,
Carboni allestisce inoltre le campagne pubblicitarie di numerose
grandi aziende, segnandone spesso la crescita o l'affermazione
sul mercato. Ricordiamo, in particolare, quelle per la Olivetti
(1935), per la Shell (1937), per la Motta (1939), Per la Rai-Tv
(dal 1948), Per la Barilla e per la Bertolli (dal 1952), per la
Pavesi (dal 1958).
Proprio nel contatto con l'industria, sviluppò
il suo straordinario talento di tecnico pubblicitario.
In un'epoca in cui non esistevano ancora le agenzie come le intendiamo
oggi, preparò alcune campagne destinate a far epoca. Due
soli esempi: "Con pasta Barilla è sempre domenica",
"é sempre l'ora dei Pavesini".
Nella comunicazione pubblicitaria Erberto Carboni
portava la sua esperienza di illustratore e la sua attenzione
per l'architettura della pagina, quest'ultima derivata dai suoi
studi ma ancora di più dalla collaborazione con Boggeri,
dall'amicizia con Herbert Bayer, dalla contiguità ideale
con le tematiche del Bauhaus.
Erberto Carboni e la RAI
La produzione grafica di Erberto Carboni per la Rai è sterminata.
In un prezioso volume, oggi pressochè introvabile, pubblicità
per la Radiotelevisione, edito a metà degli anni '70 da
Silvana, si contano quasi 250 immagini.
Manifesti, marchi, annunci, locandine, depliants, ma anche allestimenti
per fiere e libri per le edizioni Eri.
Una collaborazione che si esaurirà solo con la morte dell'artista,
nel 1984; pochi anni prima, 1979, Carboni aveva infatti ancora
lavorato alle sigle di apertura per la neonata Terza Rete. Il
tutto senza mai abdicare da una sua idea della grafica e della
pubblicità colta, razionale, consapevole, rispettosa delle
intelligenze e delle sensibilità.
Si aggiudica numerosi riconoscimenti, quali il
Premio nazionale della grafica pubblitaria, il Premio nazionale
per l'allestimento di esposizioni, la Palma d'oro della pubblicità,
il Gran premio della Triennale di Milano.
Nell'ultimo frangente della sua vita, ridotta l'attività
di progettista grafico, si dà alla scultura e alla pittura,
esponendo in alcune gallerie d'arte e alla Biennale di venezia
del 1972.
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logo Rai |
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inizio trasmisioni rai |
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pagina inizio trasmissioni |
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1953 vera pasta all'uovo |
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1952 la pasta del buon appetito |
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1953 olio d'oliva Bertolli |
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1959 olio fino d'oliva Bertolli |
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1958 alfabeto Bertolli |
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1956 ecco |
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1963 è sempre l'ora dei pavesini |
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olio di semi |
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1923 opso |
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1926 boschi |
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1930 VII campionato |
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1935 Lagomarsino |
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1937 Crociere Italia |
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1939 ufficio moderno |
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1956 industrie grafiche zaffieri |
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1950 graphis n.45 |
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1960 graphis packaging |
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1950 fortune |
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