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Per dovere , solo per dovere. |
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Qualche appassionato di giochi di ruolo potrebbe essere tentato di cercare la videocassetta o il dvd del film “Dungeons and Dragons”. Ora questo intrepido avventuriero deve essere messo al corrente del rischio cui va incontro: solo un’enorme curiosità o un sentimento di collezionismo verso tutto quello che è fantasy possono giustificare la visione del film. Anche gli attori che hanno preso parte all’opera lo hanno ribadito in più interviste: si tratta di una schifezza. Questa è la trama: in un regno fantasy diviso in due caste con da una parte i maghi , che detengono interamente il potere, e dall’altra i popolani che devono solamente obbedire, arriva sul trono una giovane principessa riformista che vuole l’uguaglianza fra tutti i suoi sudditi. Un malvagio mago si oppone al progetto riformatore e, già che deve ribellarsi, decide di occupare il posto della principessa sul trono del regno. Per giungere al suo scopo il mago decide di attaccare il palazzo della principessa con una miriade di draghi rossi (!). Per far ciò ha bisogno di un potentissimo e ben nascosto scettro “controlla draghi”. Per impedire che il malvagio mago ghermisca il potente artefatto un gruppo di intrepidi eroi si getta alla ricerca dello scettro… Il film è pieno di pecche: da dove cominciare? I personaggi sono tagliati con l’accetta, senza alcuno spessore e, in più punti, sembrano addirittura delle caricature; la sceneggiatura e la regia sono incerte sulla strada da prendere se buttarsi sulla farsa , sulla commedia o su un film epico; la fotografia e diverse inquadrature sono approssimative. Anche gli effetti speciali, fondamentali in un film di questo genere, non sono per nulla speciali, se poi uno spettatore li paragona alle meraviglie che sono state messe in campo nella recente trilogia del signore degli anelli può notare un baratro tra i due film. Altro difetto del film è la sua mancanza di “atmosfera”: infatti nel film che si chiama “Dungeons and Dragons” dello spirito dell’omonimo gioco di ruolo c’è veramente ben poco: i draghi malvagi sono chiamati draghi rossi, un beholder appare in una piccolissima scena, qualche elfo e un nano qua e là… poi nulla! In compenso i maghi non imparano gli incantesimi studiandoli dai libri, dei chierici nessuna traccia, nessun mostro “caratteristico”… bastava cercare un altro titolo e si risparmiavano i diritti d’autore . 04/01/2003
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