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Dune, alla ricerca della Spezia |
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Nell’anno 10191 sul desertico pianeta Dune, si scatena una terribile lotta fra due diverse fazioni, gli Atreides e gli Harkonnen, per il possesso della “spezia”, l’alimento che dà a chi se ne nutre una grande longevità e soprattutto poteri inimmaginabili. La guerra vede soccombere gli Atreides che vengono duramente sconfitti e dispersi. Ma Paul Atreides riesce a scampare alla strage e, dopo aver trovato un insperato aiuto nei Fremen, i misteriosi abitanti di Dune e con l’aiuto della Spezia che amplifica le sue facoltà mentali, riesce a divenire l’essere supremo preannunciato dalle profezie, il Kwisatz Haderach, e alla fine ad avere la vendetta sui suoi nemici. Questo è “Dune”, lo storico film diretto nel 1982 da David Lynch. Un colossal costato circa 40 milioni di dollari dell’epoca, la più grande produzione cinematografica realizzata fino a quel momento con giganteschi set costruiti nei deserti messicani e complessi meccanismi per creare una dozzina delle gigantesche creature, quella sorta di “vermoni”, che popolano le lande deserte del pianeta Arrakis. Un film che ebbe una realizzazione controversa: fu inizialmente affidato a Alejandro Jodorowski ma presto sfumò il progetto. Venne incaricato allora Ridley Scott e infine, dopo il suo rifiuto, venne la volta di Lynch che riuscì a creare un film originale e complesso, con una trama controversa e affascinante che ricalca anche stilisticamente il libro da cui il film è tratto, Dune, appunto, di Frank Herbert. Un film con una trama tanto complessa e originale da rivelarsi un vero e proprio flop al botteghino. Nel cast troviamo un giovanissimo Sting, attore con risultati a dir la verità modesti, accanto a più blasonati interpreti del calibro di Kyle MacLachlan, Sean Young, Silvana Mangano. Gli effetti speciali sono stati affidati ad un grandissimo del genere, quel Carlo Rambaldi di King Kong, E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo. Le musiche sono state composte da artisti del calibro di Brian e Roger Eno, Toto e Daniel Lanois Come detto la sceneggiatura è stata tratta dall’omonimo libro di Frank Herbert scritto vent’anni prima che vinse nel 1965 i premi Hugo e Nebula per la fantascienza e divenne presto un caso letterario: ebbe un successo clamoroso ed immediato, oltre che di critica , anche di pubblico con le edizioni che non riuscivano a stare dietro alle vendite. Un’opera che si pone come un pilastro nella storia cinematografica dei film di fantascienza che non può mancare nella videoteca dell’amante del genere. Del film esiste da un paio d’anni una versione speciale rimasterizzata in doppio DVD con alcune aggiunte in computergrafica, scene tagliate, commenti, making of, trailers e gallerie di foto. Una realizzazione non eccelsa, data anche la “vecchiaia” della pellicola ma che può fare la sua bella figura nella vostra collezione di film di fantascienza.9/11/2001 |
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