l’Angolo della Poesia


Il “Fabraterno
augura a tutti i
suoi lettori
e a tutti
i soci
Buon Natale
e Felice
Anno Nuovo

 

 

Con gli occhi di un bambino
Vorrei guardare il mondo
con gli occhi di un bambino
e immaginarlo bello,
un mondo di balocchi.
Un cielo sempre azzurro
e un mare sempre limpido
senza nessuna guerra
e intorno tanta pace.
Ma questo è solo un sogno
e il sogno può avverarsi
se allo spuntar dell’alba
ogni mitraglia tace.

Vittorio Papa


A una foglia di platano
Quì sul mio parabrezza
così freddo e distratto
dopo un lungo volteggio una
foglia
di platano gialla
lievemente si posa.
Come una mano
così vuota ed onesta,
come una stella estinta
riarsa quietamente
nell’antica stagione
della luce, di uccelli e di fruscii,
caduta nel silenzio,
trascolorata e spenta.
Aurea sottile amica,
smarrita e contingente
tra la strada ed il vento ed il
destino,
oggi per un istante
la mia vita, la tua
sono una sola.
E a me di te non resta
che l’impronta stellata
di un sogno;
dare un’eterna voce
alla vita silente
delle semplici cose,
alla magia caduca
di una foglia gialla,
che nel volo innocente non possa
scomparire nel nulla.

Paola Staccone

Le magie della vita
E quando si ci sceglie,
emozioni
per il primo appuntamento,
sensazioni
il primo bacio.
Vola una farfalla
Si posa sulla tua spalla,
mi ami
ti amo.
Andiamo al mare,
mi ami
ti amo.
Bello il giorno
dopo la notte.
Magie della vita...
Storie d’amore
Sbocciano,
appassiscono,
o vanno in ciclo,
o si perdono per la strada.
Mille pensieri
ma vivere...
giorni, anni
con questo pianto
che ti porti dentro.
Questo tempo
che nessuno può fermare,
ma che ci fa capire
se una cosa è bella,
è come la vedi,
è quando la vedi.
Ho scritto una canzone
per far sognare ancora,
lascia che entri in te
nelle piccole e grandi cose.
Se il passato bussa alla tua
porta
non lasciare che ti faccia compagnia...
Ognuno ha un angelo accanto,
a volte si distrae un po’.
Il suono di una chitarra,
il volo di una farfalla,
magie della vita..
.
Vincenzo Tiberia


LA VALLE
Nell’ampia valle
di verdi erbe,
sorge un sole
che sembra stanco,
grigi nubi che sembrano fumo
si muovono lente
sui pini pigri
nei cupi sentieri tutto è muto
solo l’ armonioso canto degli
uccelli,
sembra una musica
che incanta la natura.
Case e capanne
s’intravedono ad una ad una
nel cuore c’è languoree nell’anima un sorriso,
vola rapido un pensiero
leggero
Nel dolce canto
godono gli occhi,
stupito è lo sguardo
tutto è sordo
e senza noia.

Anna Maria Ferri


N A T A L E
Dal monte intensa
luce compariva,
erano fuochi di notturna festa,
di Gesù a salutare la venuta,
il Redentore.
Di cornamuse suono si udiva poi,
che intorno si spandeva fino al
cielo,
di melodia dolce, commovente
al cuore dritta.
Sul colle si animavano le pronte
esse pure ad onorar
l’attesa di un Bimbo già annunciato
poverello, tra stenti nato.
Nel fuoco ardeva intanto grande
ciocco e la famiglia dinanzi
a tavola a tradizione conforme
imbandita, ma senza spreco.
Il padre benediva allora il cibo, al
Signore affidando tutti
quanti, in mezzo fra non molto a
noi venuto, a Lui pensando.
In cammino, di posto alla ricerca,
ove Giuseppe e Maria
sostare, che doglie Lei avvertiva
già vicine e strazio in cuore.
Fatta sarebbe in chiesa
l’accoglienza, di gente a metà
notte
tutta piena, dalle campane a festa
richiamata e dalla fede.

Giovanni De Santis


NATALE 2003
Nel dicembre colorato,
c’è il ricordo di un Natale
che ormai è fuggito via.
“Sento odore di frittelle,
odo il suono di zampogne,
che insieme al sol che scende
rallegrano la via”
Nel ricordo che svanisce,
non c’è odore di frittelle,
non c’è suono di zampogne:
resta la malinconia.

Tina Bragaglia