BCE: recessione negli Stati Uniti
BCE: recessione negli Stati Uniti. Secondo le stime definitive,
negli Stati Uniti il PIL in termini reali è aumentato a un tasso del
2,8
per cento in ragione d’anno nel secondo trimestre. Rispetto ai due
precedenti trimestri che hanno segnato una sostanziale stagnazione,
l’accelerazione dell’attività economia nel periodo in esame va
ricondotta principalmente allo slancio di misure di stimolo fiscale
temporanee sui consumi privati, a notevoli esportazioni nette e a
una riduzione dell’effetto frenante esercitato dagli investimenti in
edilizia residenziale. I dati più recenti indicano un marcato
rallentamento dell’economia nel terzo trimestre, in quanto i mercati
del lavoro sono peggiorati e la domanda estera è diminuita, mentre
iprezzi delle materie prime sono rimasti su livelli elevati. Le
pressioni sui mercati finanziari, inoltre, sono considerevolmente
aumentate in settembre. Il crollo di varie istituzioni finanziarie,
per effetto delle perdite collegate ai mutui ipotecari e delle
maggiori pressioni nei mercati del finanziamento, ha comportato
rischi per l’offerta
di credito e un’accresciuta incertezza per le prospettive
economiche. In questo contesto, parte dei rischi dovrebbero essere
attenuati dalle iniziative in atto da parte delle autorità
statunitensi per ristabilire la fiducia nel sistema finanziario.
L’attuazione di queste misure, tuttavia, comporta il deterioramento
della posizione di bilancio nel breve termine. Per quanto riguarda i
prezzi, l’inflazione sui dodici mesi misurata sull’indice dei prezzi
al consumo (IPC), pur rimanendo elevata in termini storici, è scesa
lievemente al 5,4 per cento in agosto per effetto prevalentemente di
una riduzione delle pressioni derivanti dal costo dell’energia. Il
tasso calcolato al netto delle componenti alimentare ed energetica è
rimasto invariato rispetto al mese precedente, collocandosi in
agosto al 2,5 per cento.
Il 16 settembre il Federal Open Market Committee ha deciso di
mantenere invariato al 2,0 per cento il tasso obiettivo sui federal
funds per la terza volta consecutiva. Il Federal Reserve System, in
collaborazione con il Tesoro statunitense e alcune banche centrali
estere, ha annunciato ulteriori iniziative per rafforzare le
operazioni di liquidità e fornire sostegno ai mercati finanziari in
considerazione del peggioramento delle condizioni.
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