Andamento Moneta M3 in Europa
Andamento M3 Ottobre. Il tasso di crescita di M3 sui dodici mesi è
ulteriormente calato in agosto, all’8,8 per cento, dal
9,1 per cento del mese precedente. Le dinamiche di breve periodo di
M3, misurate ad esempio dai tassi di crescita a tre e a sei mesi
espressi in ragione d’anno, rimangono decisamente meno vigorose del
tasso di espansione sui dodici mesi, a conferma della moderazione
che sta interessando la crescita di M3.
Malgrado la moderazione degli ultimi mesi, la crescita di M3 sui
dodici mesi resta robusta.
Questo protratto vigore deriva in parte dall’appiattimento della
curva dei rendimenti, che continua a indurre uno spostamento di
fondi alle attività non monetarie più rischiose, non ricomprese in
M3, verso strumenti monetari a più breve scadenza, gonfiando in tal
modo la crescita complessiva di M3. Nondimeno, anche tenuto conto di
questo fattore, il tasso di espansione della moneta di fondo resta
sostenuto, come riflesso, ad esempio, nella protratta vigorosa
espansione dei depositi a termine delle famiglie e dei prestiti al
settore privato non finanziario. Complessivamente gli ultimi dati
confermano la moderazione dei tassi di crescita dell’aggregato
monetario ampio e di quelli creditizi, riflettendo l’impatto dei più
elevati tassi di interesse, dell’inasprimento delle condizioni di
finanziamento e del rallentamento della crescita economica. Ciò
nonostante, le dinamiche generali della moneta e del credito restano
vigorose. Nei dati a disposizione della Banca di Italia, fino ad
agosto emergono ancora poche evidenze di un eventuale impatto
eccezionale che le tensioni in atto nei mercati finanziari avrebbero
prodotto sulle dinamiche monetarie, non vi é nemmeno evidenza di
restrizioni alla disponibilità di credito bancario e di
riallocazioni di portafoglio a favore di attività monetarie dovute
all’accresciuta avversione al rischio. Va tuttavia notato che tali
dati sono precedenti all’acuirsi delle tensioni finanziarie
osservato in settembre. Allo stesso tempo, è possibile discernere
chiaramente un nesso con tali tensioni nell’evoluzione di alcune
contropartite specifiche di M3, quali il credito agli altri
intermediari finanziari (AIF).
Il profilo piatto della curva
dei rendimenti e la struttura dei tassi sui depositi bancari hanno
dato luogo a effetti di sostituzione sia verso M3 sia al suo
interno. I depositi a termine delle famiglie sono aumentati a un
ritmo sostenuto, mentre la crescita di M1 è scesa a livelli assai
bassi allorché il maggiore costo opportunità collegato alla
detenzione di moneta ha causato lo spostamento di fondi dai depositi overnight. I dati di agosto – anteriori all’acuirsi delle tensioni
nei mercati finanziari osservato in settembre – forniscono ancora
poche evidenze di un eventuale impatto eccezionale prodotto dalle
tensioni in atto nei mercati finanziari attraverso restrizioni alla
disponibilità di credito o un aumento dell’avversione al rischio.
Nel contempo continuano a esservi chiari indizi del fatto che tali
tensioni abbiano avuto effetti diretti su determinate contropartite
di M3, in particolare il credito concesso dalle IFM a favore degli
altri intermediari finanziari.
Per maggiori info consultare il sito ufficiale.
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