Zastava - Brescia per la solidarietà internazionale - Onlus    

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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RESOCONTO DEL VIAGGIO A KRAGUJEVAC 08 – 11 DICEMBRE 2005
( a cura di Laura Ballerini )
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La partenza è fissata per le ore 05,30 di giovedì 8 dicembre, presso il parcheggio Adrian Pam di S.Polo. La delegazione che si reca in Serbia per la consegna delle quote di adozione semestrali è composta da quattro persone: Ugo, Ettore,Fabio e Laura.

La macchina (quella di Ugo) è carica a tal punto da costringerci, per mancanza di posto, a mettere parte del bagaglio personale sul sedile posteriore, in mezzo ai passeggeri. Molte sono infatti le famiglie degli adottanti che in occasione del viaggio della nostra delegazione ci hanno consegnato pacchi di diverse dimensioni, genere e tipo, affinché vengano recapitati ai bambini e alle loro famiglie di Kragujevac e che tramite questo gesto di scambio, ormai consueto e vicendevole, in quanto molti saranno anche i pacchi che le famiglie di Kragujevac invieranno ai loro adottanti, rinsaldano di volta in volta il legame e la conoscenza reciproci.

Alla frontiera con la Slovenia incontriamo l’amico Gilberto Vlaic, Presidente dell’Associazione "Non bombe ma solo caramelle" , cui fa capo il gruppo Zastava di Trieste, con il quale nel tempo per un caffè scambiamo poche parole sulle attività in corso. Poi si riparte. Il viaggio è lungo e anche se il tempo sembra volgere al bello e le strade sono scorrevoli sappiamo da esperienze precedenti che potrebbero verificarsi lunghe attese alla frontiera croata e serba. E’ quindi meglio non indugiare.

Arriviamo a Kragujevac nel tardo pomeriggio. Ad attenderci ad una stazione di rifornimento carburante, ubicata all’ingresso della città, c’è Delko, Presidente del Sindacato Samostalni. Ci rechiamo poi alla sede del Sindacato, dove ci attendono Rajka e Milja, dell’ufficio adozioni e Rajko, Vice-Presidente. Ad esclusione di Ugo nessuno di noi è mai stato a Kragujevac, né tanto meno conosce i nostri interlocutori serbi. L’accoglienza è caldissima e in breve tempo si instaura tra di noi un’ottima intesa. Dopo lo scarico dei pacchi procediamo con la verifica delle liste delle adozioni e prepariamo le buste con il denaro.
Milja ci espone il programma per i giorni a venire: la mattina del 9 dicembre verranno consegnate le adozioni, poi si farà visita a tre famiglie. Per il giorno successivo è prevista la visita alla scuola tecnica, con consegna di materiale didattico, e quella ad altre tre famiglie. Putroppo Rajka, responsabile della Zastava per i rapporti internazionali e le adozioni, non può accompagnarci a causa di un imprevisto problema di salute che le impedisce di muoversi da casa. Verremo supportati dalla giovane e brava interprete Bojana.

Sia la consegna delle quote di adozione che l’incontro con le famiglie sono momenti di grande emozione. In entrambe le circostanze incontriamo persone che vivono il dramma della povertà, della mancanza di lavoro e quindi dell’assenza di una solida prospettiva di un futuro migliore, della malattia, molto spesso tragica conseguenza dei bombardamenti, del sentirsi abbandonati dalle istituzioni, dimenticati dal resto del mondo, che pur si è in parte reso responsabile di atti disdicevoli nei confronti di questa popolazione. Veniamo accolti con estrema ospitalità, profonda riconoscenza e gratitudine e le famiglie, delle quali siamo ospiti per il pranzo o la cena, si prodigano per farci sentire a nostro agio. Nonostante le mille difficoltà e le condizioni di forte indigenza economica in cui le famiglie versano, tutti sembrano animati da grande dignità, e anche i racconti più drammatici non sono mai finalizzati a suscitare la pietà dell’interlocutore, sono invece testimonianze vere che ci portano a riflettere e ci fanno sentire partecipi, vicini e desiderosi di dare un contributo positivo. Forte è anche il senso di solidarietà che unisce le persone. Parlando con alcuni degli adottati, soprattutto quelli più grandi, traspare in modo nitido il desiderio di confronto con realtà diverse, di cambiamento concreto auspicabile tramite progetti concreti. Per questo ci sembra importante promuovere, oltre alla solidarietà tramite le adozioni e le sottoscrizioni che rappresentano senza alcun dubbio un concreto supporto economico e morale, progetti specifici volti a contrastare la grave situazione di crisi economica e sociale in cui questo paese si trova.

Durante il nostro soggiorno abbiamo anche l’opportunità di visitare la fabbrica Zastava, facendo insieme a Rajko e Bojana un breve giro in macchina all’esterno degli edifici che la compongono. I segni di distruzione sono ancora molto evidenti (molti macchinari e strutture non sono più stati ricostruiti dopo i bombardamenti del 1999; solo una minima parte del potenziale delle strutture esistenti viene utilizzato) come molto evidente appare lo stallo dell’economia locale che stenta a ripartire: molte macchine non ancora del tutto finite giacciono abbandonate in grossi piazzali ormai da lungo tempo e non si sa se e quando verranno completate.Facciamo inoltre una breve visita (sempre in macchina) al bel parco della Rimembranza, dove il 21 ottobre 1941 furono uccise per rappresaglia, in seguito ad un attacco partigiano contro i nazisti, 7300 persone, circa un terzo della popolazione cittadina di allora, tra le quali molti giovani studenti, insegnanti e operai della Zastava. In questo luogo estremamente toccante è stato eretto un monumento in ricordo degli scolari uccisi che è oggi simbolo della città.Tra una visita e l’altra alle famiglie ci rechiamo al supermercato per fare la spesa a uno degli adottati più bisognosi. L’impatto è forte poiché, contrariamente a quanto si possa pensare, è presente ogni tipo di bene di consumo, come se tutti potessero fruire di tutto, ma a costi inaccessibili per i locali che nella migliore delle ipotesi si limitano ad acquistare lo stretto indispensabile.

La sera dell’ultimo giorno ci ritroviamo con tutti quanti gli amici del sindacato, compresa Rajka, per la cena in un piccolo ristorante nella periferia della città. Dopo la cena ci confrontiamo brevemente sulle nostre impressioni e sui nostri stati d’animo nei confronti di quanto abbiamo vissuto nei giorni di permanenza a Kragujevac ed infine salutiamo i nostri amici con la promessa di rivederci, anche se non necessariamente con la stessa delegazione, al prossimo viaggio.

Ripartiamo la mattina di domenica 11 dicembre, alle ore 6,00. Alla partenza un’ulteriore emozione: ad attenderci all’ingresso dell’albergo la famiglia di un adottante (una di quelle che vive nelle baracche degli ormai ex lavoratori Zastava) recatasi appositamente lì per consegnarci provviste per il viaggio.
Il viaggio di ritorno si svolge senza alcun problema e per nostra fortuna, visto che la macchina è oltremodo carica di pacchi contenenti per lo più bottiglie, con passaggi rapidi alle frontiere. Arriviamo a Brescia verso le nove di sera.


Zastava Festa di Primavera 2006.

Il consueto momento di incontro conviviale degli adottanti della nostra Associazione, di quanti contribuiscono in vario modo alla concretizzazione dei nostri progetti di solidarietà e in genere di tutti coloro che condividono con noi ideali di pace e solidarietà tra i popoli, si terrà quest’ anno
sabato 06 maggio 2006 presso la Cascina Maggia, situata in via della Maggia nr. 3 - Brescia
( nei pressi dell’ ingresso autostradale di Brescia Centro ).
Nel corso della Festa avverrà, come di consueto, l’ estrazione dei biglietti vincenti della nostra sottoscrizione a premi.

Chi volesse prenotarsi fin da adesso può farlo mettendosi in contatto con :

Alfredo Castelletti tel. 030.2703114-cell. 347.2259942
Ugo Verzeletti tel. 030.2312754-cell. 347.0723398.

Vorremmo arricchire questa serata di contenuti che, pur in sintonia con il momento di festa, concedano ai convenuti brevi momenti di cultura varia( poesie, brevi racconti, canzoni, ecc.), di gioco.

Cerchiamo idee ed anche chi le metta in pratica. Chi si rendesse disponibile è pregato di mettersi in contatto con noi.

Rammentiamo a tutti coloro che nel 2005 hanno effettuato versamenti in favore della nostra Associazione, che possono portarli in detrazione fiscale con il mod. 730. Chi volesse può successivamente versare l’ importo recuperato alla nostra Associazione.

Raccomandiamo di scrivere sempre nei versamenti la sigla ONLUS.
Invitiamo anche coloro che per difficoltà personali, intendessero interrompere i versamenti in favore dei bambini/e adottati, di darcene comunicazione con sufficiente anticipo. Siamo certi che chi dovesse prendere questa decisione avrà riflettuto circa le conseguenze che ne deriveranno in quanto, purtroppo, la situazione delle famiglie da noi aiutate è molto critica e i nostri contributi sono veramente decisivi per far fronte ad alcune spese essenziali ( scuola, vestiario, riscaldamento, affitto casa, ecc. ).


Sottoscrizione a premi.

A giorni sarà lanciata l’ annuale sottoscrizione a premi. Come ben sapete, essa rappresenta per la nostra Associazione una indispensabile fonte di autofinanziamento con il quale facciamo fronte alle spese di gestione ( sempre ridotte all’ osso ) e agli impegni economici derivanti dai vari progetti che di volta in volta abbiamo in cantiere. Pertanto più biglietti si vendono e più cose possiamo fare in favore delle famiglie dei lavoratori della Zastava e dei ceti popolari di Kragujevac in generale. Ecco perché rivolgiamo l’ invito a quanti volessero partecipare alla vendita dei biglietti a contattarci per ritirare i blocchetti..

 

Associazione Zastava Brescia per la solidarietà internazionale - ONLUS
c/o Camera del Lavoro Territoriale di Brescia Via Folonari, 20 - 25100 - BRESCIA