RISERVA  STATALE

CRATERE  DEGLI  ASTRONI


Mappa - Flora - Fauna


NASCITA E MORFOLOGIA DELL'OASI

L'Oasi, gestita direttamente dal WWF in convenzione con il Ministero dell'Ambiente e la Regione Campania, è stata istituita nel 1987 come Riserva Naturale Statale, con un estensione di 247 ettari.

Il cratere è situato, vicino Pozzuoli a 16 km da Napoli, nell'area centro-orientale dei Campi Flegrei, a delimitare a settentrione la Conca di Agnano. Si presenta con una forma a caldera ellittica, con l'asse maggiore di circa 2 km disposto secondo la direzione est-ovest e l'asse minore di circa 1,6 km.

L'interno è occupato da una vasta depressione la cui parte centrale presenta alcuni rilievi: il Colle dell'Imperatrice (82 m.), Colle della Rotondella (73,8 m.) e I Pagliaroni (54 m.). 

La quota massima è di 255 m., mentre la minima di 9 m. si registra in corrispondenza del Lago Grande.


LA MAPPA


FLORA

L'area flegrea, in cui è compreso il cratere degli Astroni, è caratterizzata da un tipo di clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni piovosi.

Data la sua particolare morfologia, il cratere mantiene un tasso di umidità nel suo interno alquanto elevato, dovuto in particolar modo alla presenza di tre laghi sul fondo che causa l'instaurarsi di un fenomeno raro chiamato "Inversione Vegetazionale".

Nel fondo del cratere la vegetazione è di tipo mesofilo misto, mentre sulle pendici delle due collinette vegeta un bosco di leccio e sulle creste intorno prevale la macchia mediterranea.

Nella fascia più bassa, a causa della maggiore umidità, e della minore insolazione, crescono castagno, rovere, farnia, carpini, olmi e, anche le robinie, introdotte dall'uomo; altre specie estranee sono la quercia rossa e il pioppo canadese.

Nella fascia superiore e all'esterno del cratere predominano i lecci, l'erica arborea, il mirto, il lentisco, il ligustro. Intorno agli specchi d'acqua (il "Lago Grande", il "Cofaniello piccolo" e il "Cofaniello grande") la vegetazione è caratterizzata dalla presenza di specie tipiche di ambienti palustri, come la Cannuccia di palude, il Giunco, la Tifa. Sulle acque dei laghi galleggiano liberamente esemplari di Ninfea bianca, accompagnati da alcune idrofite, cioè piante che amano vivere con "i piedi nell'acqua", fra cui il Miriofillo e il Ceratofillo, rispettivamente dalle mille e cento foglie.


FAUNA

La presenza di specie animali negli Astroni, ha subito nel corso dei secoli una serie di alterazioni dovute a varie introduzioni effettuate a scopo venatorio. Infatti, quando il cratere era riserva reale di caccia furono introdotti cervi, caprioli, cinghiali e capre selvatiche. Negli anni '60 furono immesse addirittura alcune specie esotiche quali il cervo pomellato e varie specie di gazzelle; pur tuttavia di questi grossi mammiferi non vi è più traccia, a causa di un esasperato bracconaggio.

Attualmente i mammiferi che vivono negli Astroni sono tutti di dimensioni non eccessivamente grandi, resta la Volpe quella con dimensioni maggiori.

Nel cratere, all'apice della catena alimentare troviamo come predatori, tra i mammiferi, la Volpe, la Faina e la Donnola. Risulta scomparso il Tasso segnalato fino a qualche anno addietro.

Molto più nutrita è la schiera dei roditori; infatti tra i rami degli alberi si muovono il Ghiro, il Moscardino e il Topo quercino. Numerose sono le Arvicole e i Topi selvatici; parimenti numerosi sono gli insettivori, rappresentati dal Riccio, dalla Talpa e da una vera rarità il Mustiolo etrusco, questo toporagno è il più piccolo mammifero europeo, essendo lungo appena quattro centimetri (più due o tre di coda) e pesando appena 1,5 - 1,8 grammi.  

Anche i rettili e gli anfibi sono abbastanza numerosi, specialmente quelli che vivono in ambienti umidi come la Biscia d'acqua o Natrice dal collare, il Biacco, il Cervone e il Saettone.

Nei pressi degli specchi d'acqua vivono la Rana verde e la Rana rossa o agile; negli ambienti più asciutti vivono abbondanti i Ramarri e le Lucertole campestri; rara è la Vipera 

Fra gli uccelli, comuni nella macchia sono: l'Occhiocotto, lo Scricciolo, la Capinera, il Merlo, il Pettirosso, il Fringuello e la Ghiandaia; nel bosco misto vi sono invece alcune specie piuttosto interessanti come il Picchio rosso maggiore e il Picchio muratore

Molto diffuse sono le Cincie, rappresentate dalla Cinciallegra e dalla Cinciarella come nidificanti, e da specie svernanti, come il Codibugnolo e la Cinciamora.

Nelle zone umide nidificano Folaga e Gallinella d'acqua; ma anche alcuni uccelli di passo la frequentano: Airone cenerino, Garzetta, Tarabusino, Pavoncella, Porciglione. 

Il cratere ospita anche la Poiana, che si avvantaggia delle numerose prede, tra cui ratti e topi, attirate dalla vicinanza della discarica del Comune di Napoli. Altro rapace nidificante sulle pendici del cratere è il Gheppio, mentre lo Sparviero ed il Falco pellegrino frequentano il bosco solo in cerca di prede 

Nei periodi di passo, in primavera e in autunno, il numero di specie osservabili aumenta notevolmente, dato che il Cratere degli Astroni, con i suoi specchi d'acqua ed i suoi canneti, circondati da fitti boschi, rappresenta un luogo di sosta sulle rotte migratorie di grande importanza. Infatti nei laghi e nei canneti, si possono osservare Aironi cinerini, Aironi rossi, Garzette, Alzavole, Marzaiole, Morette e Falchi di palude. Parimenti numerose sono le specie che si rifocillano e si riposano nella lecceta e nella macchia mediterranea: si osservano con relativa facilità il Falco pecchiaiolo, il Cuculo, l'Upupa, il Rigogolo, oltre a numerosi passeriformi transahariani.

Numerosi sono i rapaci notturni, questi infatti trovano abbondante nutrimento cacciando i numerosi insettivori e roditori presenti nel bosco. Oltre alla Civetta  sono segnalati il Barbagianni e l'Allocco,  tutti sedentari e nidificanti.


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