Caratteristiche
- Diffusione - Habitat - Comportamento
- Riproduzione - Alimentazione
- Bibliografia
Ordine: Roditori Famiglia: Gliridi Genere: Glis Specie: Glis glis
E' il più grosso dei rappresentanti dei myoxus glis |
Il ghiro è lungo circa 30 cm. di cui 13 di coda. Possiede una pelliccia di colore grigio o castano sul dorso e bianco-gialla sul ventre. La mascella superiore è dotata di un solo paio di incisivi ed in totale è dotato di venti denti.
La durata massima della vita in natura è intorno ai sei anni, ed i nemici del ghiro sono soprattutto i rapaci notturni, le faine e le martore.
E’ presente ovunque nell'Europa centro-meridionale ma non nella penisola iberica e nell'Europa orientale. Lo si trova anche in molte regioni dell'Asia.
In Italia è diffuso ovunque.
In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che in quello del Vesuvio.
Vive preferibilmente nei boschi luminosi di latifoglie ma lo si può trovare anche nei boschi di conifere. A causa della diminuzione dei suoi spazi vitali, si è diffuso anche nei frutteti e nei vigneti e a volte frequenta anche soffitte e granai.
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E' di attività crepuscolare e notturna, e durante il giorno dorme rimanendo nascosto nelle cavità degli alberi, nei nidi artificiali degli uccelli, nelle fessure dei muri e delle rocce. Durante la sua attività notturna si reca alla ricerca di cibo, costituito da foglie, cortecce, frutti con o senza guscio, uova e piccoli uccelli. Durante il periodo autunnale il ghiro accumula nella tana le provviste vegetali che consumerà durante i brevi risvegli che interrompono il letargo invernale. E' molto agile, ma non si sposta come gli scoiattoli saltando di ramo in ramo. Il nome gli è stato attribuito in quanto in annate particolarmente rigide resta in letargo nella sua tana per sette mesi circa.
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L'accoppiamento avviene una o due volte tra maggio e ottobre, generalmente in luglio e agosto.
In estate vengono dati alla luce da 2 a 7 piccoli, nudi e ciechi, che a tre settimane aprono gli occhi e cominciano a fare a meno del latte materno e ad alimentarsi direttamente. I giovani raggiungono la maturità sessuale dopo i dieci mesi.
Si nutre prevalentemente di vegetali ma, talvolta, anche di uova di uccelli, di nidiacei e di piccoli mammiferi.
Corbett & Ovenden - Guida ai mammiferi d'Europa, Murzio Editore, 1985; AA.VV. - L'Italia dei Parchi Naturali, Fabbri, 1999. |