Nonostante la fede, il cristiano si pone spesso la domanda: mi salverò? È sufficiente ciò che faccio per la mia salvezza? Cosa devo fare per essere certo di salvarmi?
Credo che la risposta non sia facile per nessuno. Il Papa stesso, proprio in questi giorni del compimento del suo 83° compleanno si affida alla misericordia del Signore che giudicherà tutta la sua esistenza. Sembrerebbe clamoroso! Un Papa, questo Papa poi, un Santo Papa che ha portato in tutto il mondo il messaggio di salvezza del Signore, un Santo Papa che ha sconvolto il mondo contribuendo in modo risolutivo all’abbattimento del comunismo, il Santo Papa autore di ben 14 encicliche di alto contenuto sociale oltre che religioso, il Santo Papa inventore delle mirabili “GMG” (giornate mondiali della gioventù), il “vescovo vestito di bianco” sfiorato dalla morte per una pallottola miracolosamente deviata da una mano materna, questo Papa Santo, si sente lui stesso in dovere di ricorrere alla misericordia di Dio per potersi salvare. Ma allora, tutti noi potremmo pensare di dover “disperare” e non di sperare nella salvezza eterna. Quasi tutti noi, peccatori immensamente più indegni di lui, dovremmo pensare che la salvezza è cosa di pochi, forse di pochissimi.
Eppure, Gesù ci ha chiaramente detto che tutti siamo “predestinati” alla salvezza, basta che lo vogliamo. Egli ci ha mostrato come il Padre sia il Dio misericordioso nella sua giustizia. Il cristiano può e deve credere che per salvarsi, in fondo, bastano poche cose: credere nella divinità di Cristo, divenuto uomo dalla vergine Maria per opera dello Spirito Santo, inviato dal Padre per salvare tutti noi appunto; credere nel valore dell’uomo come creatura di Dio e quindi nel rispetto e nella carità dovuta a tutti gli uomini, credere nel valore redentivo della preghiera e nel dovere di santificare il giorno del Signore facendo memoria di Lui nell’Eucaristia donataci come presenza sua tra noi fino alla fine dei tempi, rimanere uniti a Lui nella sua Chiesa, segno della comunione trinitaria tra gli uomini.
Ma allora i comandamenti delle tavole della legge? Certo, per essere perfetti bisogna rispettarli tutti, ma qualche trasgressione è “inevitabile”, ma fortunatamente anche il perdono lo è, basta chiederlo.
È fondamentale una continua opera di conversione della nostra vita che però avviene gradualmente e spontaneamente se conduciamo la nostra esistenza con vera fede. Gesù ci da la grazia necessaria per progredire nella fede e la perseveranza per giungere fino al termine dei nostri giorni rimanendo abbracciati a Lui.
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Maria:
la fede pienamente accolta
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Ma
Gesù è veramente il Figlio di Dio?
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Gesù
ci ha svelato il senso del dolore e della morte
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Il
male, il demonio e l’inferno
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Si
può credere per i miracoli, le apparizioni e i Santi?
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Credere
nella Chiesa di Cristo
19 Salvarsi nonostante i nostri limiti |