Santo con la scopa
San Martino de Porres è molto popolare In Sud America in modo particolare in Perù suo Paese natale.
È un santo molto simpatico e miracoloso. Conosciuto anche come "Il santo della scopa" per essere rappresentato con una scopa in mano come simbolo della sua umiltà.
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Santo carismatico
Talmente sono i suoi carismi che qualche studioso lo ha definito il Padre Pio dell'America latina.
San Martino ci ha dato l'esempio di come si può raggiungere la santità e di conseguenza la salvezza, se stiamo in comunione con Dio e amiamo i nostri fratelli come noi stessi. Ha praticato questo importante comandamento dell'amore attraverso la carità, supportato da una fede certa e da una profonda umiltà, verso tutti i fratelli.
Fratelli che amava più di se stesso, li scusava, perdonava le offese anche più crudeli, cercando con tutte le sue forze di condurre i colpevoli sulla via della conversione.
Curava i malati con gentilezza, ai poveri procurava cibo, vestiti e anche le medicine. Sosteneva anche chi in quel tempo era considerato spregevole: contadini, neri e meticci, e la sua disponibilità era così smisurata da essere chiamato dal popolo "Martino della carità".
"Bisogna anche tener conto che in questo ha seguito percorsi, che possiamo certamente giudicare nuovi in quei tempi, e che possono essere considerati come anticipati ai nostri giorni. Per questo motivo già il nostro predecessore di felice memoria Pio XII ha nominato Martin de Porres Patrono di tutte le istituzioni sociali della Repubblica del Perù".
(Cfr. Lettera Apostolica del 10 giugno 1945 - Papa Giovanni XXIII)
Quando entrò nell'Ordine Domenicano, si dedicò talmente all'amore sponsale a tal punto che, durante la preghiera, liberava la mente di tutti i lacci umani, e gli sembrava di essere portato in cielo.
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Aveva scolpito nel suo cuore le parole di Santa Caterina: "È normale amare chi ama. Chi ritorna l'amore per l'amore può dire di dare un bicchiere d'acqua al suo Creatore".
(Lettera n. 8 di Santa Caterina)
San Martino meditava le sofferenze patite da Gesù Cristo sul patibolo della croce e, come in una condivisione vissuta del dolore, piangeva abbondantemente. Amava il sacramento dell'Eucaristia a tal punto di sostare per molte ore in adorazione dinanzi al Tabernacolo.
Era il suo modo per nutrirsi dell'amore di Dio. Amò, anche, in modo incredibile la Vergine Maria e la tenne sempre come cara Mamma.
Nel convento San Martino coltivò integralmente la castità, la povertà e l'obbedienza che i confratelli ed i superiori lo consideravano come una immagine perfetta della virtù e un esempio da seguire. Si può dire che vinse il cuore di tutti e rimane ancor oggi una stella luminosa della famiglia dominicana.
Nell'omelia per la santificazione di San Martino de Porres, Papa Giovanni XXIII si esprime in questi termini:
"Questo santo uomo, che con l'esortazione, con l'esempio e con la sua virtù contribuì così efficacemente ad attirare gli altri alla religione, anche oggi ha il potere di innalzare mirabilmente le nostre menti alle cose celesti.
Non tutti, purtroppo, comprendono questi supremi doni, com'é necessario, non tutti li tengono in onore, che anzi molti, protesi verso le seduzioni del male, o li stimano da poco o li hanno in antipatia o non se ne curano affatto.
Voglia il cielo che l'esempio di Martino insegni salutarmente a molti quanto dolce e quanto felice cosa sia il seguire le orme di Gesù Cristo e conformarsi ai suoi divini comandi".
(6 maggio 1962; AAS 54 1962 306-309)
San Martino ha sofferto di problemi di salute a causa di frequenti digiuni. I confratelli e molte persone furono testimoni dei molteplici miracoli e degli abbondanti carismi di questo umile frate.
Lui ha il dono della guarigione, lievita durante le frequenti preghiere, è un veggente che indovina cosa hanno bisogno le persone, non solo, ha la capacità di prevedere il momento della morte degli altri come la sua. Fa germinare le piante prima del tempo, è in grado di comunicare con gli animali.
Continua la lettura e sarai meravigliato dalla figura di questo grande e luminoso Santo.
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