Da: Aldo
Date: 22 Jul 2000
Time: 15:51:07
Il film in questione è l'enfatizzazione commerciale del fenomeno Cuba=vita
diversa=jinetere. Secondo me, il problema non è quello di valutare il film in
se stesso, bensì comprendere come il fenomeno "Cuba" (soprattutto dal
1990 al 1997, abbia colpito l'immaginario collettivo dell'italica stirpe. Il
vituperato travet, il marito annoiato, il giovane sfigato hanno vissuto nella
loro prima esperienza cubana, un qualcosa di diverso, di meravigliosamente
"anormale": il fatto di sentirsi "essere". Anche se questa
valutazione è di facile costume (purtroppo a Cuba il problema del periodo
speciale ha cambiato i cubani e li ha costretti a vendersi al miglior
offerente), comunque, la popolazione cubana è semplicemente meravigliosa nella
loro semplicità dell'essere e non dell'avere (anche se i jineteri sembrano più
interessati a questa evoluzione negativa del consumismo). Il film, la storia
appunto, null'altro è che il servirsi dell'icona "Cuba" per attirare
gli spettatori (soprattutto gli entusiasti nostalgici dell'isola) per far
rivivere loro paesaggi ed emozioni mai dimenticate nella lontana Italia, e
fargli credere che, basta volerlo, è possibile cambiare vita, trasferirsi per
sempre nel paese del mambo, delle mulatte, delle palme e del rum. Purtroppo la
realtà è molto distante... Ho conosciuto alcuni italiani che hanno quadrato il
cerchio (su quante migliaia di sognatori, però?) ed hanno avuto la fortuna di
sposarsi a Cuba, di lavorare (per società italiane) a Cuba, di non interrompere
il cordone ombelicale con l'occidente, dal quale traggono i benefici che, poi,
riportano a Cuba (soldi,gadget,vestiti ecc); però questi iperfortunati, sono
merce rara. A noi, che viviamo tra le nebbie della Padana, oppure nel traffico
caotico di Roma, o in qualche sperduto paesello di provincia, null'altro rimane
che "sentire" l'amore per l'isola, progettare una nuova partenza, restare ancorati al nostro sogno. Ciao. Aldo
chi sa chi è e cosa ha fatto...
Da: Davide
Date: 09 Oct 2000
Time: 06:14:33
...Gianfranco Ginestri oltre a 3 splendidi siti?

Re: chi sa chi è e cosa ha fatto...
Da: aldo
Date: 09 Oct 2000
Time: 16:12:09
L'amico Gianfranco (Gin x gli amici), è uno dei più fervidi appassionati di
Cuba. Sin dagli inizi degli anni '70 creava circoli pro-Cuba a favore di opere
di sensibilizzazione e solidarietà internazionale.Da allora in poi,
innumerevoli viaggi a Cuba, diverse guide dell'isola scritte, articoli e molto
altro sempre indirizzato alla realtà cubana. Gin è uno dei più sinceri
cubani italiani che ci sono in giro.

Re: chi sa chi è e cosa ha fatto...
Da: ale il matancero
Date: 09 Oct 2000
Time: 19:01:42
il caro amico Gin , che conosco ormai da due anni, oltre ad essere uno dei più
appassionati italiani per quanto concerne Cuba , come già detto da Aldo, è
anche il responsabile del Mintur Cuba di Milano, ormai sono quasi 25 anni che
frequenta la isla e ha redatto diverse guide turistiche nonché cd rom sulla
isla.

Cuba è il boom?
Da: Frank.
Date: 09 Oct 2000
Time: 23:45:18
Ciao a tutti,scusami,Davide se l'intervento è un poco intempestivo.Tu dici che
Cuba non è più il boom;e in effetti è vero che gli ultimi dati degli arrivi
non sono stati pari alle attese.Ma non ti credere che il fenomeno sia poi tanto
rilevante;infatti ad essere calati molto sono Italiani e Spagnoli ma continuano
ad aumentare in modo costante i Canadesi e c'è stato un apparentemente
inspiegabile afflusso massiccio dei Tedeschi.Del resto i Canadesi in generale
sono abbastanza disinteressati al"pianeta chica" preferendo la
classica vacanza con braccialetto e villaggio turistico e non relazionandosi ai
locali.(E' chiaro che sto generalizzando: ad esempio ho conosciuto due Canadesi
di origine iraniana alla ricerca costante di jineteras.)E comunque pare che
anche gli Italiani siano in tenue ripresa (per l'attenuarsi della Repressione)e
tra qualche anno dovrebbero tornare ai grandi numeri di un tempo.Questa
Operazione della polizia è quindi servita a bloccare temporaneamente
l'incremento esponenziale di Italiani verso l'Isola mantenendo il contingente
italico a un livello di sicurezza.(Forse nel 1998 non erano pronti per gestire
le affamate orde del Bel Paese).Rinnovo quindi i miei saluti a te ed a Ale il
Matancero e ti consiglio per saperne di più sul tema di parlare con
Aldo:questo è il suo mestiere. Ciao, Frank.

Re: Cuba è il boom?
Da: Max
Date: 10 Oct 2000
Time: 22:33:54
Credo che il calo del turismo italiano sia un fenomeno abbastanza rilevante. Se
è vero che a questo è stato contrapposto un aumento del turismo hoteliero dei
canadesi e tedeschi , c'è da dire che questo tipo di turismo anche se meno
scomodo porta nelle casse cubane introiti di gran lunga inferiori. Il turista
tedesco , basta vederlo qui da noi , non è propenso a spendere grosse cifre
in vacanza. Anche il canadese è più o meno sulla stessa lunghezza d'onda....
I pacchetti alberghieri costano mediamente 1.600.000 per una settimana (
eccetto periodi di alta stagione) , se consideriamo che il solo volo fatto per
di più con linee non cubane ,incide per circa 900.000 , ci si rende conto
che a cuba entrano circa 700.000 lire a settimana per vitto e alloggio in un
hotel di almeno 3 stelle. Sono circa 100.000 al giorno alle quali oltre che
alle spese vive và tolta anche la parte destinata al comproprietario straniero
dell'hotel ( quasi tutti gli hotel sono società tra Cuba ed un partner
straniero). Allo stato cubano rimane perciò poca cosa tenendo conto che questi
turisti rimangono quasi sempre dentro il complesso alberghiero dove di solito
spendono pochissimo per gli extra. Quanto spendeva e quindi rendeva un turista
che girava per Cuba senza vincoli che si innamorava magari della fantastica
mulatta....? A buon intenditor...... :-/

Re: perché avete deciso di andare a Cuba la prima volta?
Da: Davide
Date: 11 Oct 2000
Time: 01:52:07
allora inizio io...ci sono andato con un viaggio organizzato dal mio fornitore
di bibite senza neppure sapere dove atterravo...ci aggiungo anche un 20-30% di
curiosità verso queste cubane di cui in Italia si parla tanto...Invece mi sono
ritrovato con una mezza delusione in un villaggio all inclusive con neppure
l'ombra di una cubana in costume a prendere il sole spensierata, ma ho
conosciuto un paese nuovo che mi ha colpito subito fin dai primi giorni...ho
scoperto anche che oltre alla spiaggia esistevano dei gran bei paesi da
visitare (come Santiago la mia città preferita) ed ho scoperto anche i cubani
che si sono dimostrati un popolo incredibile!!!

Re: perché avete deciso di andare a Cuba la prima volta?
Da: aldo
Date: 11 Oct 2000
Time: 05:01:09
Girando il mondo x lavoro avevo avuto modo di conoscere moltissimi paesi e
culture. Nel '90, decisi di fare una vacanza a Cuba (dove non ero mai stato
prima)e mi catapultai in una Varadero che, allora, era il massimo. La scelta fu
casuale (Cuba o S.Domingo?) ma da subito mi accorsi di un qualcosa che stava
entrando dentro e che si evidenziò durante il volo di ritorno. Da lì, iniziò
la mia storia con l'Isla e, pur attraversando tutte le prove (anche negative)
questo amore si è sempre mantenuto costante e si è man mano ingigantito.
Capisco che non sia una cosa originale adesso, ma allora, dieci anni fa,
rischiavo di uscire matto tutto solo a dire "Amo Cuba". Aldo

Re: perché avete deciso di andare a Cuba la prima volta?
Da: ale il matancero
Date: 11 Oct 2000
Time: 11:38:44
luglio 1993. l'agenzia mi disse Giamaica o Cuba. Per il prezzo scelsi Cuba.
Arrivai a Varadero che come dice Aldo era uno spettacolo. Scelta mai
rimpianta!!!!!!Anzi Cuba vive venceremos

E la seconda perché?
Da: Frank.
Date: 13 Oct 2000
Time: 01:47:11
Ciao a tutti,forse caro webmaster era più interessante chiedere perché ci si
torna:le motivazioni sarebbero più profonde,la prima volta spesso si è mossi
dal superficiale sentito dire.La mia "prima" curiosamente è datata
luglio 1993 come quella di Ale; ma mentre lui si dilettava nei fasti lussuosi
di Varadero io mi sono imboscato solo per un mese in un solàr del Reparto Colòn
di Centro-Habana,quasi al verde, tra sporcizia,promiscuità,povertà, jineteras,pingueros
e relativi chulos.Mi raccomando Ale non te la prendere,lo so che poi ti sei
rifatto:-))).Hasta a todos,Frank.

Re: E la seconda perché?
Da: ale il matancero
Date: 13 Oct 2000
Time: 16:01:05
Ciao frank...ci mancherebbe che me la prendo con un amico.....il primo viaggio
( come te nel 1993), sei sempre un po' spaesato e vai per il sentito
dire......poi....la storia la conoscete tutti. Perché continuare? cuba o si ama
o si odia dal primo momento......beeee!!!!!tirate voi le conclusioni camajan
.....dopo 7 lunghi di italiano mi è rimasto solo il posto dove vivo.

Re: E la seconda perché?
Da: Davide
Date: 16 Oct 2000
Time: 01:46:22
ho fatto la domanda sul "perché andare la prima volta a Cuba" perché
quella sul "motivo di un eventuale ritorno all'isla" l'avevo già
fatta in un altro forum ancora qualche settimana fa e ricordo, se non sbaglio,
proprio le risposte di Ale ed Aldo...tutti e 2 all'incirca hanno espresso lo
stesso sentimento e cioè quello di rivivere le stesse emozioni, approfondire
le esperienze fatte la volta precedente e vedere con occhi diversi tutto, anche
quello già provato e visto la volta precedente...in gran parte concordo con
entrambi...nel mio caso posso dire di dover ancora arrivare a rivivere le
stesse esperienze, essendo solo alla mia seconda visita a Cuba, ma di essere
alla ricerca di cose nuove perché sto scoprendo di aver perso molto di quello
che offriva...quindi mi rivolgerò sempre di più verso la vita che si fa in
una casa particular, tentare di muovermi utilizzando dei taxi particular ed
evitare tutto quello che è troppo comune alla vita da villaggio...insomma
stare il più possibile a contatto con i cubani e parlare di tutto e di tutti
tentando di capire e togliermi più curiosità possibili sulla realtà
cubana...

sempre sul turismo...
Da: Davide
Date: 16 Oct 2000
Time: 01:48:45
da come hai scritto Max (sul messaggio Cuba e il boom) mi sembra di capire che
a Cuba si guadagni di più dal turista italiano e ci aggiungerei anche da
quello che soggiorna in una casa particular in quanto
"immancabilmente" (se non è andato a Cuba con moglie o ragazza
italiana) conoscerà una splendida cubana ed uscirà sicuramente di più e
spenderà di più che un turista che ha scelto un viaggio all inclusive e che
se ne starà tutto il giorno a rosolarsi in riva al mare...forse allo stato
cubano non va giù il fatto che i dollari non entrino direttamente nelle
proprie casse ma che ci arrivino tramite qualche paladar clandestino, una
jinetera o un tassista particular? Non avrebbe tutto sotto controllo come nel
caso di un villaggio...sul villaggio ci aggiungo che sono molti i soldi
guadagnati da eventuali escursioni che, vista l'esperienza sulla propria pelle,
non sono regalate! Quindi qualche dollaro di più in entrata c'è...Max
sbaglio????

Re: sempre sul turismo...
Da: Frank.
Date: 16 Oct 2000
Time: 02:42:35
Ciao a tutti,scusami se mi intrometto ma il ragionamento di Max era una
risposta a una mia osservazione.Premetto che sono in accordo sia su quanto dici
tu sia su quanto ebbe a dire Max.Tuttavia la mia personale sensazione (ed è
solo una sensazione) è che allo Stato continuino ad interessare soprattutto i
turisti organizzati da hotel o villaggio.Mi pare cioè che non si tenga affatto
conto del calo degli Italiani (che dovrebbero spendere di più);a parte il
fatto di ridurre un poco la pressione sulle ragazze.E' possibile che si tema il
loro effetto socialmente dirompente oppure non si gradiscano quei passaggi
intermedi che il denaro fa prima di giungere alle sue casse.Mi paiono tutti
rassicurati dai dati sugli arrivi che come ho in precedenza detto non sono
molto preoccupanti. Ciao,Frank.

Re: sempre sul turismo...
Da: Max
Date: 17 Oct 2000
Time: 20:53:24
Sicuramente lo stato cubano non gradisce il turismo "fuori controllo"
che è a contatto con la popolazione. Questo infatti crea ed alimenta i noti
problemi di prostituzione , droga oltre al fatto che i turisti isolati sono
facile preda di borseggi che danneggiano l'immagine di Cuba. La cosa più
negativa del turismo libero ,secondo me,è il fatto che porta a conoscenza
diretta dei cubani di come si viva fuori. Questo crea malumore e sintomi di
rivolta contro il sistema. Per quanto riguarda la "resa" dei
differenti tipi di turismo , sono arciconvinto che il "fai da te",sia
per esperienza personale che a detta di quasi tutte le guide turistiche , di
gran lunga più vantaggioso (per Cuba). Sia il sottoscritto che numerose mie
conoscenze hanno lasciato svariati milioni nelle "Tiende".....
Considerato il fatto che lo stato cubano applica sulle importazioni un dazio
del 230% (basta vedere i prezzi) è facile immaginarsi quanto possa averci
guadagnato. Se parliamo poi dei pagamenti fatti a tassisti particular ,
palladar ,"ecc...." , alla fine sono sempre dollari che rimangono
dentro cuba ed immancabilmente andranno spesi nelle varie tiende...visto che i
cubani non possono andare in vacanza all'estero ed i pochi che lo fanno su
invito non credo proprio che si portino via i loro dollari..... :-)) Comunque a
parte tutto sono favorevole al giro di vite contro la prostituzione. Il
problema è che ora fanno "di tutta l'erba un fascio"..... In alcune
zone basta infatti che una ragazza si avvicini ad un turista perchè possa
trovarsi in guai seri.... Ciao Max

A Davide l'anticastrista democratico inesperto in
cucina cubana.
Da: Frank.
Date: 22 Oct 2000
Ciao a tutti,mi rivolgo in particolare a Davide che nel forum "Cuba te
quiero" ha fatto delle affermazioni troppo democraticamente scontate per
un camajan.Ti rispondo qui perché questo è il tuo sito e la cosa è più
diretta,e poi in fondo ti rispondo perché sei un webmaster cubista e quindi già
una personalità.Non credere che la politica repressiva del governo cubano sia
quella di creare il terrore o di colpire chi semplicemente non è consenziente
con la politica governativa.Il fatto che si abbassi la voce quando si parla del
regime è più un modo di fare che altro.In realtà oggi ,magari negli anni '70
era diverso, si colpisce solo colui che opera per il rovesciamento di questo
ordine costituzionale unipartitico.Quindi si colpisce chi pensa di creare
organizzazioni politiche alternative a quelle di massa e legali,chi fonda nuovi
movimenti che possano avere carattere politico,chi vuol creare organi di
informazione in contra del regime.E i pochi che permangono in carcere spesso
hanno fatto la pesante scommessa di assicurarsi una poltrona ministeriale nel
caso di caduta del castrismo.Se quindi si attacca chi aggredisce il sistema
monopartitico e monosindacale o inscena manifestazioni di piazza non si reprime
affatto la motivata manifestazione di dissenso.Ti assicuro che se un medico
capace dice che il Ministro de Salud Publica è un incompetente, motivando il
tutto, ha oggi maggiori possibilità di far carriera.Il problema maggiormente
avvertito adesso è il disinteresse della popolazione alla cosa pubblica e il
disfattismo più che la conflittualità sociale;quasi si ha piacere che i
cittadini privatamente maledicano il regime.Lo stesso vale per gli artisti :non
ti credere che qualcuno provochi un gusto sadico nel perseguitare i non
allineati.Oggi c'è discreta libertà:pensa ai racconti pubblicati da Manera,alle
opere teatrali sul periodo especial (gli unici che interessano le masse),ai
film Guantanamera o Fresa y Chocolate. Leggendomi gli attacchi da te subiti per
aver detto che la cucina cubana non è granché spezzo una lancia a tuo favore:l'ho
letto spesso anch'io in riviste turistiche, per le quali è quasi un luogo
comune;ma c'è un equivoco: infatti si critica soprattutto la enorme presenza
del maiale sostenendo che questa carne è troppo grassa per un clima tropicale.
Ma chi scrive ciò non sa che spesso si mangiano maialini da latte o comunque
maiali che rispetto ai nostri son asciuttissimi e magrissimi;non vengono
nutriti con i mangimi assomigliando moltissimo ai nostri cani.Hasta siempre
Frank.