Vediamo di risolvere quello che per molti
(ed in parte pure del sottoscritto, anche se un po'
alla volta mi sto rendendo conto della realtà, o meglio evidenza) è un
"mistero" ed immagino che la pagina non avrà mai fine, o forse
non voglio che abbia mai fine!
A Cuba è molto facile incontrare degli
stranieri che si accompagnano a delle cubane. L'approccio può avvenire
ovunque. Un esempio? Provate a sedervi in qualche locale solitamente
frequentato da turisti e vedrete che immediatamente verrete avvistati
almeno da una cubana. Sono pure loro ad attaccar bottone chiedendovi, per
esempio, se vi va di offrirle qualcosa da bere o chiedendovi da dove
venite. Si potrebbe scrivere un libro su tutte le classiche frasi che
vengono utilizzate per il primo approccio! Solitamente prendono qualcosa
di analcolico tipo un succo di frutta o una Malta.
La conoscenza è fatta e tra i due può anche nascere del tenero. Può
pure capitare che la ragazza possa chiedere un aiuto economico per aiutare
la famiglia. Questa chica viene chiamata jinetera, cioè fantina,
un termine che per i turisti alle prime armi è uguale a sgualdrina o
"puta" anche se non tutte le jineteras accettano soldi e
"puta" non è il termine esatto per descriverle. Una volta, per
provocarlo un po', ho detto ad un tassista particular che una jinetera è
come una puta e lui immediatamente mi ha detto che non sono esattamente la
stessa cosa, anche se bisogna ammettere che tassisti particular e
jineteras hanno convenienza a proteggersi uno con l'altra. Sul fatto che
non accettino soldi c'è molto da dire perché a loro conviene imperniare
la relazione sui sentimenti e ci riescono alla grande visto che in
moltissimi credono di aver trovato la ragazza dei propri sogni oppure
continuano la relazione convinti che la chica conosciuta è innamorata
pazza e non
fa tutto per convenienza. Ce ne sono a migliaia ed il fenomeno a loro
legato è detto jineterismo, che si riferisce alla vita che fanno i
Cubani che frequentano i turisti in cambio di dollari, regali o
semplicemente per chiacchierare.
I jineteros sono dei ragazzi che chiedono una percentuale sui
dollari "regalati" dai turisti alle jineteras oppure prendono
delle provvigioni per il fatto di avervi portato "casualmente"
in una casa determinata casa particular. Tra questi alle volte è compreso
anche il marito della jinetera, che viene costretta a prostituirsi a son
di botte dopo essersi innamorata dello stesso jinetero. Jineteros sono
pure gli uomini che stanno con le straniere, soprattutto inglesi,
scandinave, canadesi, tedesche ed ultimamente pure italiane. Colpisce
molto la felicità delle turiste che impazziscono per i Cubani che
definiscono degli uomini veri che amano e basta! Sono rimasto
impressionato pure io nel vedere una signora, che poteva tranquillamente
essere mia nonna, abbracciata con un "innamoratissimo"
trent'enne!
In
quanto ai turisti uomini molti sono i bigami Italiani, che sostengono che
la famiglia cubana è diversa perché tutti lo amano e alcuni sono sposati
con delle cubane ed hanno pure dei figli. A Cuba si ritrova se stessi e la
semplicità di una vita senza fronzoli idioti e consumistici. In molti
pensano di trasferirsi definitivamente, ma è un'impresa ardua se non si
ha alle spalle un buon capitale, ed oltretutto le leggi cubane fanno di
tutto per limitare l'attività privata. Potrebbe diventare facile per chi
ha il coraggio di farlo senza starci troppo a pensare ed adeguandosi il
più possibile al loro sistema! Comunque restano in pochi eletti ad avere
la fortuna di riuscire a trasferirsi o almeno a frequentare spesso
l'isola. In questi ultimi anni gli stranieri non possono più ospitarle
nelle camere d'albergo in quanto vietato dalla legge e quindi solitamente
si ripiega per qualche casa particular, ma da quel poco che
ne so ultimamente lo Stato cubano ha allentato la presa almeno nelle
città più importanti e che basano la propria economia sul turismo come
l'Avana. Le jineteras si definiscono delle marpione. Molte sono curiose di
sapere cosa succede nel resto del mondo non avendo denaro sufficiente per
visitare posti nuovi e a loro pesa non poter uscire da Cuba. In molte case
non c'è la televisione e non arrivano giornali stranieri, che oltretutto
sarebbero troppo cari. Quindi l'unica soluzione resta conoscere un turista
inseguendo il sogno di scappare dall'isola. In molti hanno
comprensibilmente questo sogno! Fate qualche ricerca e scoprirete che le
associazioni che aiutano gli immigrati Cubani sono moltissime e notate
pure la differenza di trattamento rispetto, per esempio, agli albanesi. Le
jineteras sono considerate dai turisti delle putas, ma loro non sono
pronte a concedersi al primo venuto. Sono loro a scegliere e quando una
cubana decide di farsi prendere per mano da un turista non gli elenca un
tariffario, ma sta assieme al suo uomo e basta, senza tanti calcoli.
Comunque è chiaro che c'è sempre quella che se approfitta, forse perché
è stata illusa fin troppe volte e pensandoci bene non è che abbia poi
tutti questi torti comportandosi in quel modo! Quest'ultima è detta camajana,
ma rappresenta solo una minoranza delle jineteras. A Cuba il salario non
supera i 30 dollari, quando va veramente bene, e se uno straniero decide
di regalare qualche dollaro, la cubana non può far a meno che accettarlo.
Immaginiamo di trovarci nella loro situazione economica e di incontrare
una straniera che ci piace e che decide di regalarti il doppio o il triplo
di quello che guadagni in un mese. Tutto questo lo può fare perché per
lei quel denaro equivale ad una cena nella sua città. Accetteremmo?
Certo! Vi ricordo che tempo fa, in periodi come quello della guerra, lo
hanno fatto pure le italiane. Però approfittarsi della propria situazione
o di quella degli altri non è molto bello! Bisogna aver rispetto pure di
una jinetera e ci aggiungo pure non fare la fine del classico "cumenda"
italiano in vacanza che fa la parte del miliardario e quando torna a casa
non è altro che un poveraccio!
Ma tutte le cubane sono jinetere? Penso, e spero, di no!
Naturalmente ci sono delle ragazze che non ti degnano neppure di uno
sguardo, quelle che non sono mai state con un turista e quelle che lo
hanno fatto solo qualche volta per necessità. Insomma c'è la non remota
possibilità di questo passaggio da una categoria all'altra e questo non
fa altro creare ancora più confusione al povero turista innamorato di
turno. La soluzione migliore sarebbe lasciar stare tutte le cubane! Ma si
può resistere? Penso di no! Un appunto per chi va a Cuba con la propria
ragazza o con la moglie. Sarebbe come andare al ristorante con un panino
in mano! Con questo non voglio dire di pensare solo ed esclusivamente alle
cubane e non far altro che incentivare il turismo sessuale, come fanno
molti che attraversano l'oceano con la sola idea di portarsi a letto
qualche ragazza, ma che sarebbe un peccato non conoscerne almeno una e
fare la classica anonima vita da villaggio senza scambiare neppure una
parola con una cubana.
Mi collego all'argomento jineterismo pure parlando di matrimonio
visto il numero di cubane che si sposano con qualche turista.
L'ambasciata cubana è una delle più affollate a causa di tutte queste
pratiche per inviti e matrimoni che vengono fatti. Per un cubano sposarsi
non è altro che una formalità. Ho addirittura sentito dire che molti lo
fanno per avere quello che regala lo Stato nel momento in cui ci si sposa
divorziando poco tempo dopo. Non è neppure raro
trovare chi ha diversi matrimoni alle spalle. Quindi, per chi avesse
qualche idea "strana", attenzione! E per finire, e creare ancora
più confusione e non dire ancora l'ultima parola sull'argomento, ci
aggiungo che sono in molti quelli ad essere felicemente sposati ed a
vivere felicemente in Italia con l'amata cubana. |
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