PREMIO GOVI- L'ultimo è andato all'attore Luca Zingaretti -
Il 21 giugno 2016 il premio è stato attribuito a Luca Zingaretti, per la magistrale interpretazione televisiva del commissario Montalbano (eterno fidanzato di Livia Burlando, residente a Boccadasse), per la valorizzazione del dialetto nell’ambito dello spettacolo. L'attore ha visitato la mostra dedicata a Govi. Ha affermato: «mi fa particolarmente piacere ricevere questo Premio perché è dedicato a un grandissimo attore».
Il 23 febbraio 2014 il premio viene consegnato alle figlie di Gino Guglielmi, sanremese, scrittore, poeta, conduttore televisivo e fortissimo sostenitore del dialetto.
Il 7 maggio 2010 il premio è stato assegnato all'attore catanese Leo Gullotta, siciliano orgoglioso ma anche un genovese d'adozione, che ha detto: "riconosco a Genova valori di vita culturale straordinari, forse unici in Italia".
Nel 2008 è andato a Mauro Pirovano per l'estro e la fantasia dimostrata nella creazione e nell'interpretazione di esilaranti monologhi, accompagnata da un'attenta osservazione della realtà storica e contemporanea.
Nel 2007 a Enrico Campanati per la preziosa ricerca dei costumi della Genova antica, tradotta nella rappresentazione di testi in dialetto genovese di vetusta tradizione letteraria.
Nel 2006 il premio è stato consegnato all'attore Ascanio Celestini per il suo «accattivante impasto dialettale intriso di ironia, paradosso, denuncia sociale».
Il 17° Premio Govi è stato assegnato il 5 settembre 2005 nel parco Villa Serra di Comago (Ge) all'attore dialettale napoletano Toni Servillo. Nel 2003 e 2004 è stato assegnato rispettivamente a Luca De Filippo e Daniel Pennac.
Nel 2002 fu assegnato nei saloni di Palazzo Tursi all'attore-regista Moni Ovadia, nato in Bulgaria ma legato all'Italia da un profondo affetto e da ricordi familiari, che ha saputo trasmettere i valori legati alla civiltà yiddish al pubblico che lo applaude ogni sera a teatro.
Moni Ovadia ha accolto il premio come «il più bello mai ricevuto» e ha ricordato che la vera civiltà è quella che nasce dall'incontro di culture, tradizioni, lingue e dialetti diversi, sempre nel rispetto della pluralità delle voci. Ha ricordato anche la figura di Govi, esempio costante per chiunque vuole valorizzare lo spirito e la tradizione culturale di una regione.
Nel 2001 il premio era stato conferito al regista Dimos Avdeliodis, nato a Chio, isola greca che vanta di aver dato i natali a Omero, dove si parla un dialetto che ha molte parole simili al genovese, per i numerosi contatti che questo luogo ha avuto con la nostra città.
Avdeliodis è l'autore del film "L'albero che ferivamo", dove paragona l'albero inciso dai contadini per secernere il lattice al pianto dei bambini innanzi ai turbamenti dell'amicizia e dell'amore.
Il premio Govi, patrocinato dal comune di Genova ed assegnato a una persona che abbia reso onore al dialetto di qualunque luogo, dal 1989 al 2000 è andato a personaggi noti come Roberto De Simone, Turi Ferro, Lina Volonghi, Tino Carraro, Luigi Squarzina, Dario Fo, Aldo e Carlo Giuffrè, Gino Bramieri, Fabrizio De Andrè, Giorgio Strehler, Marco Paolini, e Gigi Proietti.