NonoBepi - agosto 2000 Nonobepi, su gentile concessione dell'autore, amico Osvaldo Noro. Rende omaggio al poeta, cultore del nostro dialetto, al solo scopo di divulgare quanto fatto e senza nessun scopo di lucro. Fógole di Osvaldo Noro PRESENTAZIONE Sempre, quando cominci a leggere qualcosa, sia un giornale o un romanzo, o una raccolta di versi, ti domandi quale sia il tema che ha indotto lo scrittore a prendere carta e penna: naturalmente se leggi con interesse, se pretendi di trarre un qualcosa da quel che hai letto. Un qualcosa di nuovo o la conferma di una convinzione già radicata, o una speranza, un sogno. Io sto leggendo, caro Noro, quello che hai raccolto in questo Tuo ultimo libro ed ho trovato, felicemente, il Tuo tema: almeno lo spero. Tu ami la vita: quando nasce, quando matura, quando esplode o si raccoglie in meditazione, quando sfoglia il proprio quaderno dei ricordi, quando si spegne, quando lascia un ricordo di sé. La vita come insaziabile e costante bisogno di verificare se stessa'. ad ogni momento, ad ogni tappa. Tu la vai a cercare, magari in bicicletta, perdendoTi volontariamente e consapevolmente per le campagne assolate o nebbiose, dietro i cespugli, lungo i fossi: in ogni caso nel contatto diretto con la natura. La scopri nel sorriso dei bambini, nei versi degli animali del bosco, nei lunghi silenzi. Soprattutto in questi: che Ti consentono di cavare fuori dalla parlata della Tua gente certe assonanze che svolgono una metrica che non appare alla prima lettura, ma che emerge un po' alla volta, come musica semplice. Oppure dalle dissonanze, quasi ricercate, che si ripercuotono da una valle all'altra come schioppettate, come grida di bambini. O che si fermano sulla soglia di una povera stanza dove si veglia una vita immolata per la libertà: dove nella penombra del dolore recita litanie nuove la ''pietas'' latina. La vita e l'amore (ma non sono forse la stessa cosa'?) Ti hanno preso la mano: e questa e la carta hanno preso Te. Ti hanno reso, felice- mente. servo e padrone delle Tue idee, dei Tuoi sentimenti, delle Tue parole. Due parole per l'amico Stiletto che Ti ha capito e Ti segue, e Ti interpreta con segni chiari e decisi e recita con Te la verità di questa vita: talora sembra confondersi, annebbiarsi, farsi tenebroso, difficile, angosciato: e non è forse anche questo la vita quando qualcuno, drogandosi, la rifiuta o la irride? E si ritrova, infine, perché è ritornato il sole: perché l'amore si fa carezza e sogno. Agostino
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* l regàlo pì bèl * Doventù * Utu métar * Montà in bici * La travèrsa * Dròga * Nàni cèc * Co no sarò pì * * Al mèio * Orìe iutàrte * Dròga parché? * Dimànde * Sédese ani * Spòrt al é busàr la... * Vita Rufiana * * 1959 - 1989 * Goia de ziel * Semense * Al me Tariol * La dornada * Fameia ol dir * Noro Home Page * |