Carità

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San Boneventura da Bagnoreggio

Vescovo di Albano e Dottore della Chiesa

Resse con saggezza nello spirito di San Francesco l'Ordine dei Minori, di cui fu ministro generale. Nei suoi molti scritti unì una somma erudizione a una ardente pietà. Mentre si adoperava egregiamente per il II Concilio Ecumenico di Lione, meritò di giungere alla visione beata di Dio.

Martirologio romano, 15 lugko, n.1

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I sette gradini che portano alla carità

Opuscoli mistici.

Si viene alla dolcezza della carità, col ricevere lo Spirito Santo, per i sette gradi seguenti: vigilanza stimolatrice, confidenza confortatrice, ardore infiammante, rapimento che innalza, compiacenza che quieta, letizia dilettosa, aderenza conglutinante.

Secondo questa successione tu devi far progressi, se vuoi giungere alla perfezione della carità ed all'amore dello Spirito Santo.

Bisogna che la vigilanza ti solleciti, attesa la prontezza dello sposo, al punto che tu possa dire: O Dio, Dio mio, per te fin dall'alba io son desto (Sal 62,2). Io dormo, ma il mio cuore veglia. L'anima mia ti ha desiderato di notte, ma nel mio spirito e nelle mie viscere al mattino mi sveglierò in te.

Secondo, occorre che ti conforti la confidenza, per la certezza che ti assicura lo Sposo. Che tu gli possa dire: In te, o Signore, ho sperato, non sarò confuso in eterno (Sal 30,2). Anche se egli mi avrà ucciso, io spererò in lui.
(Gb 13,15).

Terzo, si infiammi l'ardore, per la debolezza dello Sposo, che tu possa dire: Come il cervo anela alla fontana delle acque, così l'anima mia anela a te, o Dio (Sal 41,2) e con la Sposa: L'amore è forte come la morte. Io per l'amore svengo.

Quarto, l'estasi t'innalzi, per l'altezza dello Sposo, sicché tu possa esclamare: O quanto mi son care le tue tende, o Signore delle virtù; e con la Sposa: Tirami sulle tue orme; e con Giobbe: l'anima mia ha scelto una fine violenta.

Quinto, la compiacenza ti dia quiete, per la bellezza dello Sposo, perché ti sia lecito ripetere come la Sposa: Il Diletto mio a me ed io a lui; il mio Diletto è candido e rubicondo, prescelto fra mille.

Sesto, la letizia ti entusiasmi, per la compitezza dello Sposo, tanto che tu possa sfogarti col dire: A proporzione dei molti dolori che provò il cuor mio, le tue consolazioni rallegrarono l'anima mia (Ct 18,19). Quanto è grande la moltitudine della tua dolcezza, Signore! (Ct, 30,20). Sono ripieno della tua consolazione; sovrabbondante è il gaudio mio.
(2 Cor 12,4).

Settimo, sia intima la tua unione, per la forza dello Sposo; e dirai: Buono è per me stare unito e stretto a Dio (Sal 72,28); e ripeterai: Chi ci dividerà dall'amore di Cristo?
(Rm 8,35).

Avverti l'ordine che c'è tra questi gradi. Ma non bisogna fermarsi prima di arrivare all'ultimo. Senza salire per i gradi intermedi sottostanti e ben collegati, non si giunge lassù. E bada che nel primo predomina la considerazione, nei successivi l'affetto. Perché la vigilanza considera quanto mai è onesto, utile e dolce il voler bene a Dio. Quasi nata da ciò, la fiducia genera la bramosia, questa l'estasi. Finalmente si perviene all'unione, al bacio, all'amplesso. Ai quali ci conduca Gesù. Così sia!

Riepilogo
è facile compendiare tutti i gradi. Quelli di purgazione si distinguono così: Vergognati dell'ignominia, trema del giudizio, piangi del tuo danno, implora soccorso e rimedio, espugna il fomite contro il nemico; per vincere il palio anela al martirio, per refrigerarti all'ombra appressati a Cristo.

I gradi pertinenti all'illuminazione per tal maniera si distinguono. Considera chi è che patisce, e sottomettiti alla fede; quale è chi patisce, e addolorati nel compianto; la grandezza di chi patisce, ed in tutta confidenza ringrazialo; la forma della passione, e seguilo e rassomiglia a lui; le tante svariate pene, e con fervore abbraccialo; gli effetti della passione, e da intelligente, come sei, contempla.

I gradi della via unitiva li distingueremo così: la vigilanza ti solleciti per la prontezza dello Sposo; la confidenza ti corrobori, per l'assicurazione dello Sposo; l'ardore ti infiammi, per la dolcezza di lui; il rapimento ti trasporti, per la sua eccellenza; la compiacenza ti quieti per la sua bellezza: la letizia ti inebri, per la pienezza assoluta del suo amore; l'aderenza faccia di te una cosa sola con lui, in forza del suo amore.

Oh nel suo cuore l'anima devota dica così, sempre, al Signore: Cerco te, spero in te, a te mi stringo per sempre.