C'è la vita sugli altri
pianeti? - Meteoriti e forme di vita. -
Siamo soli nell'universo?
- Scoperta di nuovi
pianeti.
ESISTENZA
"Penso dunque sono" ,
diceva Descartes.
Ma Descartes restò ben lontano dal rendersi conto
che quel suo ragionamento, presupponeva anch'esso nozioni molto astratte: nozione di pensiero e
di esistenza. Tutte le nostre idee provengono dai sensi, e non c'è
nessuna nozione nella mente umana che non abbia la sua origine dalle sensazioni.
Piano piano dalle sensazioni
vediamo emergere un gran campo strutturato, e in esso le masse degli oggetti e
ad essi correlato nasce il sentimento dell'io, che si afferma come unico centro
di riferimento delle sensazioni di piacere e di dolore.
Per cercare il piacere e fuggire al
dolore, l'uomo è costretto a badare anche agli oggetti assenti ma riscontrabili:
sorge nella coscienza il sicuro sentimento dell'esistenza permanente degli
oggetti.
Il termine esistenza non può
essere riferito a nessuna idea ne dei sensi ne dell'immaginazione, si riferisce soltanto alla coscienza dell'io.
IMMORALE
(
Tratto dal libro : "Con
questa tonaca lisa" di Don Oreste Benzi)
Un
ladro di galline viene arrestato e deve scontare 4 mesi di carcere. In quei
giorni un manager del parastato era andato in pensione con una liquidazione di
500.000 euro e una pensione di 150.000 euro all’anno.
Al
primo la galera al secondo la medaglia di cavaliere del lavoro.
Dei due chi è il più ladro? Tutti e due, e allora perché solo il ladro di
galline è in prigione?
Perché il secondo ladro è protetto dalla legge. Che significa?
Principi immorali regolano
la distribuzione dei beni.
Non è la libera iniziativa che
produce gli squilibri ma è l'egoismo la mancanza di coscienza sociale, certi
principi chiamati morali, mentre sono immorali, che creano squilibri
nell'economia libera di mercato.
Il principio della retribuzione
secondo il grado di responsabilità è uno dei principi immorali.
Un altro principio immorale
dominante è quello della retribuzione secondo il grado di bravura.
Il principio che le capacità sono
titolo di merito e di retribuzione è un altro principio immorale; le
capacità invece sono titolo di servizio.
Quando più ricchezza si concentra
in pochi, tanto più aumenta il numero di coloro che vengono esclusi dalla
partecipazione ai beni prodotti.
Una società sviluppata che ha gente
che è costretta a dormire a cielo aperto per anni, che ha pensioni al limite
della sopravvivenza, che ha persone costrette all'accattonaggio, che ha
disoccupati incollocabili mentre sono in età di lavoro, è una società malata
nella sua struttura essenziale.
E' una società organizzata per
pochi e tenuta in piedi da molti sfruttati; è una società organizzata in modo
estraneo a Dio; è una società in cui s'ingrossano le file degli ultimi.
I beni hanno una destinazione
universale, sono per tutti gli uomini.
Tutto ciò di non strettamente
necessario, viene trattenuto per sé, è sottratto agli altri e pertanto va
restituito.
Il superfluo va misurato da ciò
che manca all'altro.
Politica
Il principio che deve sorreggere
uno Stato tradizionale deve basarsi sul potere sacro e inviolabile, anche se non
assoluto; chi detiene il potere non deve essere minimamente intaccato dalla sete
di ricchezza.
L’eguaglianza dei cittadini tra
loro se di eguaglianza può trattarsi, deve essere quella delle ricchezze e non
quella del potere. Dal punto di vista materiale gli uomini hanno all’incirca le
stesse esigenze e non vi è eccessiva disuguaglianza tra loro; mentre
grandissima è la differenza che può esistere nel campo spirituale.
I sostenitori dell’attuale
concezione democratica se fossero in buona fede, dovrebbero sostenere quale
sintesi della “vera democrazia”, l’eguaglianza delle ricchezze e non soltanto
quella giuridica.
Mai quanto in un regime
democratico, gli uomini, che si proclamano uguali, ci tengono ad essere
disuguali per censo. A parole sostengono l’eguaglianza sociale, mentre a fatti
accumulano segretamente ricchezze, detenendo così, le leve di quel potere che
essi sostengono essere di tutti.
Dipendenti politici
(breve filmato di Beppe Grillo, dal suo sito:
http://www.beppegrillo.it/ )
EUTANASIA:
A ogni individuo dovrebbe essere dato il diritto
fondamentale secondo il quale, a una certa età, quando ha vissuto abbastanza e
non vuole continuare a tirare avanti senza motivo, di poter interrompere la sua
vita terrena. Ha ogni diritto di lasciare il corpo, è un suo diritto
fondamentale.
È la sua vita. Se non vuole andare avanti, nessuno dovrebbe impedirglielo. Anzi,
ogni ospedale dovrebbe avere un reparto speciale in cui la gente che vuole
morire possa ricoverarsi un mese prima di farlo.
I dottori dovrebbero insegnare a queste persone a rilassarsi. Finora, la morte è
stata un fenomeno orrendo. L’uomo è stato una vittima, ma è solo colpa nostra.
La morte può diventare una celebrazione; devi solo imparare a darle il
benvenuto, in pace, rilassato. E in questo mese, la gente, gli amici, possono
venire a vederti e a incontrarti. Ogni ospedale dovrebbe provvedere questo
servizio – avere più servizi per coloro che stanno per morire che per chi
continuerà a vivere. Lascia che vivano per un mese almeno come imperatori, in
modo che possano lasciare questa vita senza rimpianti e senza lamentele, ma solo
con una profonda gratitudine.
ESSENZA DIVINA:
Credo che esiste una sconfinata
essenza divina.
E’ una energia impersonale, è energia
allo stato puro.
L’intero universo è ricolmo solo e
unicamente di essenza divina.
L’essenza divina è il verde degli
alberi, il fiorire di una rosa, il volo di un uccello, tutto ne è parte.
L’intero universo palpita e respira
nell’essenza divina.
Per me la creatività è Dio o è meglio
dire essenza divina.
L’uomo è alla costante ricerca di un
significato della vita.
Se non esiste un significato ti trovi
a chiederti: che cosa faccio qui? Perché continuo a vivere e a respirare? Perché
alzarsi tutti i giorni e seguire la stessa routin di sempre?
Senza Dio il mondo diventa
accidentale, privo di significato. L’uomo sente il bisogno di dare un
significato a tutto, quindi si è creato un Dio, un paradiso, l’inferno, una vita
eterna, ma è tutta una finzione per soddisfare un bisogno psicologico ben
preciso.
L’esistenza in sé è più che
sufficiente, non ha bisogno di nessun creatore, è creativa in sé.
Dare un significato alla vita non è
necessario, perché chiedersi sempre un motivo?
Non è sufficiente l’amore? perché
chiedersi che significato ha? L’amore è in sé sufficiente.
IMPERFEZIONI
Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla
sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino,
che gli trotterellava accanto.
Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio,perdeva acqua.
L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure
una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che
l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione: "Non
perdo neanche una stilla d'acqua, io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confido con il padrone: "Lo sai, sono cosciente
dei miei limiti.
Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io
sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo,
durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada". "Ma e bellissimo! Tutto pieno di fiori!"
rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te"disse il padrone. "Sei tu che ogni
giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di
fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li
innaffi ogni giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si senti morire di
gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare
meraviglie con le nostre imperfezioni...
UNA STORIA CINESE
Un uomo cadde in un pozzo, a quei
tempi i pozzi non avevano protezioni.
L’uomo si mise a invocare aiuto, ma
in città c’era una festa e il rumore e la confusione erano tali che nessuno
sentiva le grida del malcapitato. Dopo un poco di tempo, passa un monaco
buddista, sentì le grida dell’uomo e guardò giù nel pozzo. L’uomo parve
sollevato nel vedere il monaco, ma il monaco lo disilluse subito. “Questo è il
prodotto delle tue azioni cattiva commesse nella tua vita passata, accetta la
giusta punizione. È bene che sia finita così, tanto, prima o poi, moriresti
comunque. Nella nuova vita rinascerai pulito e vedrai che non cadrai più in un
pozzo”, e il monaco se ne andò.
Un vecchio taoista passò vicino al
pozzo e si affacciò alle grida dell’uomo, e disse:
“Sii uomo e accetta ciò che incontri
nella tua strada, non piangere come una donnicciola e goditi questa situazione.
L’uomo ribatte: Chiamami pure donnicciola, ma prima salvami”. Ma il taoista era
irremovibile.
“Noi non interferiamo negli affari
altrui. Crediamo nell’individuo e ne rispettiamo la libertà, è una tua libertà
cadere nel pozzo e morirci. Posso soltanto dirti che è sciocco morire piangendo,
accetta quanto ti accade e muori da saggio. Tutti prima o poi muoiono, perché
devo salvarti”, e se ne andò.
Venne un seguace di Confucio. Il
malcapitato lo accolse sollevato “ti conosco ho sentito parlare di te, fa
qualche cosa, perché Confucio dice di aiutare gli altri”. Il confuciano fu
d’accordo” Ti aiuterò, da oggi andrò di città e città e protesterò contro il
governo per spingerlo a costruire dei muretti di protezione attorno a tutti i
pozzi del paese”. L’uomo ribatté: “Ma prima che tutto ciò accada, io sarò gia
morto”.
“Tu non sei importante, né io lo
sono, gli individui non hanno valore, ciò che conta è la società. Cadendo nel
pozzo hai sollevato un interrogativo importante. Ora noi lotteremo, stai
tranquillo, riusciremo a fare costruire i muretti di protezione, nessuno ci
cadrà più dentro. Se ti salvassi, farei una cosa insignificante, nel paese ci
sono milioni di pozzi e milioni di persone possono caderci dentro, non essere
egoista, dimostra un poco di virtù. Cadendo nel pozzo hai reso un grande
servizio all’umanità e io farò in modo che la tua disgrazia non sia vana”. E se
ne andò.
Il quarto uomo era un missionario
cristiano. Questo immediatamente prese una corda dalla sua borsa e la calò nel
pozzo, prima che l’uomo potesse dire una parola e lo portò in salvo.
L’uomo rimase stupefatto “La tua
religione sembra la più vera”. “Certamente” rispose l’altro. “Noi siamo pronti
ad ogni emergenza. Sappiamo che la gente può cadere nei pozzi, per cui portiamo
dietro una corda. Solo servendo gli altri possiamo salvare noi stessi”. “Ma stai
attento a quanto a detto Confucio, se costruiamo muretti protettivi intorno ai
pozzi, come potremo servire l’umanità?”. “Possiamo aiutare la gente, solo se
questa cade nei pozzi, noi viviamo per servire gli altri, ma voi dovete darci la
possibilità di farlo”.
Una storia di Bertrand Russel
L’arcivescovo
d’Inghilterra sognò di aver raggiunto i cancelli perlati del paradiso.
Da un lato ne
era immensamente felice e all’altro lato si sentì molto turbato, perché i
cancelli perlati erano così grandi, in entrambe le direzioni, tanto che non
riusciva vederli nella loro totalità. Erano così grandi che andavano oltre
la capacità visiva dei suoi occhi. E lui stesso sembrava una piccola formica
in confronto a quel grande cancello. Ebbe un po’ paura. Non era un uomo
qualunque, era l’arcivescovo d’Inghilterra. Si sentì umiliato dal cancello e
gli venne paura: “Se questa è la situazione al cancello, come sarà
all’interno?”
Con mani impaurite bussò alla porta, ma nell’immensità di quello spazio solo
lui poté sentire i suoi rintocchi. Ci vollero giorni e giorni, e continuò a
bussare sempre più forte. Finalmente nel cancello si aprì una piccola
finestra e san Pietro si affacciò con mille occhi, cercando di capire chi
facesse tanto rumore. Quei mille occhi erano così splendenti, come stelle,
che l’arcivescovo si sentì ancora più sminuito – quasi una nullità.
E san Pietro disse: “Per favore, chiunque tu sia, ovunque tu sia, vieni di
fronte a me.”
L’arcivescovo si presentò. Disse a san Pietro: “Forse non mi conosci. Puoi
chiedere a Gesù Cristo, sono l’arcivescovo d’Inghilterra.”
San Pietro disse: “Non ho mai sentito parlare di questa Inghilterra.”
L’arcivescovo disse: “Forse non hai mai sentito parlare dell’Inghilterra, ma
devi aver sentito parlare del nostro bel pianeta, la Terra.”
San Pietro disse: “Non voglio urtare i tuoi sentimenti, ma finché non mi dai
il numero di matricola della tua Terra, non posso capire di cosa stai
parlando. Dovrò andare in biblioteca a controllare – se mi dai il numero di
matricola – a quale sistema solare appartieni, perché ci sono milioni di
sistemi solari e ogni sistema solare ha molti pianeti.”
Ma l’arcivescovo era molto scioccato. Disse: “Non conosci Gesù Cristo,
l’unico figlio di dio?”
San Pietro disse: “Per quel che mi riguarda non ho mai visto dio; non so
nemmeno se esiste o no. Sono solo il guardiano di questa porta. Forse da
qualche parte, all’interno del paradiso, esiste qualcuno che crede di essere
dio, ma non l’ho mai incontrato…”
Fu un tale shock che l’arcivescovo si svegliò tutto sudato.
La storia è
significativa, perché mostra quanto siamo piccoli e quanto grande è
l’universo. Naturalmente l’uomo primitivo non era in grado di adattarsi
all’idea di questa vastità dell’universo senza darle un qualche tipo di
personalità e senza in qualche modo mettersi in relazione con quella
personalità.
Dio è stato il tentativo della mente primitiva dell’uomo di dare una
personalità all’esistenza. Così è diventato dio-padre. Così è possibile
avere una relazione con lui. Puoi anche andargli contro, ma almeno c’è
qualcuno a cui andare contro o di cui essere a favore; qualcuno che sia più
grande di te, che ti protegge, che garantisce per te.
UNA STORIA
Paolo, con la faccia triste e
abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
Depresso, scaricò su di lei tutte le
sue preoccupazioni... e il lavoro... e i soldi... e i rapporti con la sua
ragazza...e la sua vocazione!...Tutto sembrava andar male nella sua vita.
Carla introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 50 EURO e gli
disse:- Vuoi questo biglietto? Paolo, un po' confuso, all'inizio le rispose: -
Certo Carla... sono 50 EURO, chi non li vorrebbe? Allora Carla prese il
biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola
pallina.
Mostrando la pallina accartocciata a
Paolo, gli chiese un'altra volta: -E adesso, lo vuoi ancora?
- Carla, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 50 EURO.
Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai. Carla spiegò il biglietto, lo
gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi
sporco e segnato.
- Continui a volerlo?
- Ascolta Carla, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un
biglietto da 50 EURO, e finchè non lo rompi,conserva il suo valore....
- Paolo, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se
la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei
stato sempre... Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto
puoi essere abbattuto in un particolare momento. Paolo si paralizzò guardando
Carla senza dire una parola, mentre l'impatto del messaggio entrava
profondamente nella sua testa. Carla mise il biglietto spiegazzato di fianco a
lui, sul tavolo, e con un sorriso complice disse:
- Prendilo, ritiralo perchè ti ricordi di questo momento quando ti senti male...
però mi devi un biglietto nuovo da 50 EURO per poterlo usare con il prossimo
amico che ne abbia bisogno.
Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta.
Paolo tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia
chiamò il cameriere per pagare il conto...
Quante volte dubitiamo del nostro valore, di cosa meritiamo veramente e che
possiamo conseguirlo se ce lo promettiamo? Certo che non basta con il solo
proposito... Si richiede azione ed esistono molte strade da seguire.
Ora rifletti bene.
Cerca di rispondere a queste domande:
1 - Nomina le 5 persone più ricche del mondo.
2 - Nomina le 5 ultime vincitrici del concorso Miss Universo.
3 - Nomina 10 vincitori del premio Nobel.
4 - Nomina i 5 ultimi vincitori del premio Oscar come miglior attore o attrice.
Come va? Male? Non preoccuparti. Nessuno di noi ricorda i migliori di ieri.
E gli applausi se ne vanno! E i
trofei si impolverano! I vincitori si dimenticano!
Adesso rispondi a queste altre:
1 - Nomina 3 professori che ti hanno aiutato nella tua formazione.
2 - Nomina 3 amici che ti hanno aiutato in tempi difficili.
3 - Pensa ad alcune persone che ti hanno fatto sentire speciale.
4 - Nomina 5 persone con cui passi il tuo tempo.
Come va? Meglio? Le persone che segnano la differenza nella tua vita non sono
quelle con le migliori credenziali, con molti soldi, o i migliori premi...
Sono quelle che si preoccupano per te, che si prendono cura di te,
quelle che ad ogni modo stanno con te.
Rifletti un momento.
La vita è molto corta! Tu, in che lista sei? Non lo sai?... Permettimi di darti
un aiuto... Non sei tra i famosi, però sei tra quelli che ricordo per mandargli
questo messaggio.
La cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa
importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta
rallentare e cambiare la nostra corsa.
"Una candela non ci perde niente nell'accendere un'altra candela"
SE
Se...tu potrai mantenere la calma
quando tutti intorno a te
sono sul punto di perderla e
ti incolpano,
se potrai confidare in te
stesso quando gli uomini
dubiteranno di te e li
perdonerai per aver dubitato,
se potrai attendere senza
sentire la stanchezza della tua attesa
o accettare che ti mentano
senza tuttavia mentire
o accettare di essere odiato
senza averne dato motivo
senza apparire ne' troppo
buono ne' troppo saggio
Se...potrai sognare evitando che i
sogni si impadroniscano di te
e pensare senza che ogni tuo
pensiero abbia un fine,
se potrai imbatterti nel
Trionfo e nel Disastro
trattando questi come due
impostori nello stesso modo,
se potrai sopportare che i
vili travisino la verità
detta da te al fine di usarla
come trappola per gli stolti
e se potrai vedere le cose
per le quali tu hai dato la vita
esserti improvvisamente
strappate e riconquistarle poi con
le poche armi ed i pochi
cocci rimasti
Se...potrai fare un cumulo delle
tue vittorie e rischiarle
in un colpo solo a testa e
croce e perdere per ricominciare
ancora senza mai accennare
una sola volta alla tua sconfitta
se potrai imporre al tuo
cuore, alla tua mente di servirti
con energia e vigore quando
ti sentirai di aver definitivamente
perso le forze e proseguire
il tuo cammino non avendo altro
che la volontà che ti dica
"Vai Avanti".
Se...potrai camminare con la folla
mantenendo la tua virtù
o camminare con i re senza
perdere il tuo tocco di dignità
se ne' i nemici, ne' gli
amici potranno ferirti se tutti gli
uomini avranno per te uguale
valore senza pertanto valorizzare
l'operato di uno solo,
se potrai colmare
l'inesorabile minuto con 60 secondi che
scorrendo nelle tue vene ti
dicano che vale la pena
di viverli
tua e' la Terra e tutto cio'
che si trova in essa
ma cio' che più conta sarai
"Uomo" figlio Mio.
Rudyard Kipling
FIGLI
I
vostri figli non sono i vostri figli.
Essi sono i figli e le figlie del desiderio che la Vita ha di se stessa.
Essi arrivano per mezzo di voi, ma non da voi,
e
sebbene siano con voi, non vi appartengono già più.
Potete donare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi posseggono i loro pensieri.
Potete dare una casa ai loro corpi, ma non alle loro anime,
Perché le loro anime hanno dimora nella casa del domani,
che
voi nemmeno in sogno potete visitare.
Potete sforzarvi di farvi simili a loro,
ma
non pretendete di renderli simili a voi.
Poiché la vita non va all'indietro, né indugia su ciò che è stato.
Voi
siete gli archi da cui i vostri figli, frecce viventi, vengono scoccati.
L'Arciere vede il bersaglio in vista dell'infinito e tende voi
con
la Sua forza affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate sì che il vostro tendersi nelle mani dell'Arciere sia per la felicità;
Poiché Egli tanto ama la freccia che vola via, quanto l’immobilità dell'arco.
Kahlil Gibran
Il più bello dei mari
Nazim
Hikmet
Il più
bello dei mari
è quello che non
navigammo.
Il più bello dei nostri
figli non è ancora cresciuto.
I più belli
dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che
vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.
MITO
Attendo il mio giorno
con ansia , emozione, poi applaudo e mi sbraccio per la mia formazione,
è la prima giornata e
la mia fedeltà è premiata da un senso di gran voluttà.
Ritorna il mio eroe ed
illumina il giorno, dei miei guai per un po' si sfuma il contorno,
egli è grazia ,
armonia che esalta lo stadio e riporta ai miei giorni, di orgoglio mi irradio.
Sono un fan che del
baseball coglie ogni finezza, io giocavo capite e sarei ancora all’altezza.
Una volta ho battuto
una palla alle stelle, fui portato in trionfo, non stavo più nella pelle.
Si, ce l’ho dentro il
sangue e questa passione l’ho trasmessa a mio figlio, futuro campione.
Certo, lui è piccolino
e ancora maldestro, ma lasciatemi tempo, sarò un buon maestro.
Aiuterò la mia
squadra a riavere la gloria, con un tocco imprevisto ha la solita storia.
Dice oggi l’atleta
“io gioco per me”, ci sto male a sentirlo e mi chiedo il perché.
Non è il fan, il
tifoso a pagare il biglietto, a far ricco e famoso il suo prediletto?
Se gli parlo lui
sente, ma in realtà non mi ascolta, mi dimostra freddezza per l’ennesima volta,
è
attaccato al denaro in
modo inaudito, no, così non va bene, io rivoglio il mio MITO.
AMORE
-
Ti
amo non per chi sei, ma per chi sono io quando sono con te.
-
Nessuna persona merita
le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
-
Il fatto che una
persona non ti ami come tu vorresti, non vuol dire che non ti ami con tutta se
stessa.
-
Un vero amico è chi ti
prende per mano e ti tocca il cuore.
-
Il peggior modo di
sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non
l’avrai mai.
-
Non smettere mai di
sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi
del tuo sorriso.
-
Forse per il mondo sei
solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
-
Non passare il tempo
con qualcuno che non sia disponibile a passarlo con te.
-
Forse Dio vuole che tu
conosca molte persone sbagliate, prima di conoscere la persona giusta, in
modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
-
Non piangere perché
qualcosa finisce, sorridi perché è accaduto.
-
Ci sarà sempre chi ti
critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a
chi darai fiducia due volte.
-
Cambia in una persona
migliore e assicurati di sapere chi sei prima di conoscere qualcun altro e
aspettarti che questa persona sappia chi sei.
-
Non sforzarti tanto, le
cose migliori accadono quando meno te lo aspetti.
-
“Tutto
quello che accade, accade per una ragione”.
COSE
CHE NON SI RECUPERANO
Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande
aereoporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,decise di comprare un libro per
ammazzare il tempo.
Comprò anche un pacchetto di biscotti.Si sedette nella sala VIP per stare più
tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che
stava leggendo il giornale.
Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno,
lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro.
Tra lei e lei pensò "ma tu guarda se solo avessi un pò più di coraggio gli avrei
già dato un pugno..."
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei,senza fare un
minimo cenno ne prendeva uno anche lui.
Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò:
"ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!"
L'uomo prima che lei prendesse l'ultimo biscotto lo divise a metà!
"AH, questo è troppo" penso e cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue
cose il libro e la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si sentì un pò meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia
lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri
dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando....nell'aprire la
borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al
suo era di quel uomo seduto accanto a le che però aveva diviso i suoi biscotti
con lei senza sentirsi indignato, nervoso o
superiore al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita
nell'orgoglio.
LA MORALE:
Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i biscotti di un
altro senza saperlo?
Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle
persone,
GUARDA attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!!!!
Esistono 5 cose nella vita che non si RECUPERANO:
Una pietra dopo averla lanciata;
Una parola dopo averla detta;
Un'opportunità dopo averla persa;
Il tempo dopo esser passato;
L'amore per chi non lotta.
Da Sudditi a protagonisti
Sono molti coloro che pensano che il dispiegarsi
delle conquiste scientifiche, l’evolversi delle cure mediche, il modo razionale
di produrre i cibi ed i beni materiali, la potenzialità reale di eliminare fame,
guerre e ignoranza dalla faccia della terra, porti gli uomini ad evolversi verso
comportamenti più logici e civili, per allontanare il medioevo dei ricchi che
dominano sui poveri, dei colti che si approfittano degli ignoranti, e per
lasciare i dogmatismi di tutte le religioni nel buio della nostra storia.
Ciò non è avvenuto ed è importante che ci si cominci a chiedere perché, visto
che diminuisce di giorno in giorno la possibilità del pianeta terra di resistere
alla distruzione dei suoi equilibri.
Cominciamo a dire che l’unico vero potere che vi è oggi nel mondo, e che
mantiene in subordine anche il potere politico, è il potere economico e
finanziario di carattere multinazionale, saldamente in mano all’Occidente del
G8, coperto da un gigantesco apparato militare che garantisce la continuità
della ricchezza dei paesi ricchi, e soprattutto lascia in eterno sottosviluppo
quelli poveri e arretrati.
Questo sistema rappresenta la dittatura del capitale finanziario e delle
multinazionali e deriva direttamente dalla cultura e dalla pratica colonialista
dell’Occidente “cristiano” e “democratico”, che dal 1500 fino alla seconda
guerra mondiale, ha fatto genocidi, razzie, sfruttato milioni di schiavi, rubato
risorse e terre ai legittimi proprietari che vi abitavano da secoli, per
arrivare nell’ultimo dopoguerra ad una apparente decolonizzazione,
immediatamente seguita da una feroce e più capillare conquista economica di tipo
neo-colonialista, attraverso il controllo di organismi internazionali quali Fmi,
Wto, Banca mondiale, col metodo della corruzione delle classi dirigenti per
avere contratti di sfruttamento di giacimenti di materie prime, col metodo del
traffico di armi per squilibrare rapporti di forza e far prevalere i propri
amici, senza disdegnare l’assassinio politico, gli embarghi e la sempre valida
minaccia di intervento militare diretto.
Questo è il vero potere del
nostro tempo ed esso ha consenso perché investe enormi capitali per acquistare
televisioni, giornali, riviste, case editrici, produzioni cinematografiche e di
musica, aziende di pubblicità, fino alle spese elettorali, che nella realtà Usa,
sono sostenute direttamente dalle varie aziende o lobby.
Il capitale finanziario possiede direttamente il 90% di tutti i media dei paesi
occidentali, che considerano democratica e pluralista una situazione dove le
idee e le immagini che girano sono solo quelle adatte a fabbricare la
monocultura consumistica e indurre quei consumi o quei comportamenti decisi dai
grandi gruppi.
Parlare di pluralismo democratico in una situazione, come in Italia, in cui
tutti i giornali che contano sono in mano a gruppi capitalistici con gli stessi
interessi, è una vera bestemmia, ma ci svela un fatto vero: la “libertà”, di cui
si riempiono ogni momento la bocca, è solo quella loro e il famoso pluralismo è
in realtà monopolio.
E al loro servizio si muove una sempre crescente corte di complici, che si
chiamano giornalisti, stilisti, uomini e donne di spettacolo, critici,
intellettuali, politici, cantanti, preti, strizzacervelli, che 24 ore su 24, e
in regime di monopolio, ci consigliano come vestirci, cosa mangiare,
stabiliscono nuovi orientamenti sessuali, fissano canoni estetici, creano e
cancellano miti e personaggi, omettono informazioni importanti.
Hanno creato una cultura di
massa in cui tutto deve essere breve e divertente e colorato, respingendo ogni
contatto con la complessa e spesso drammatica realtà del nostro tempo.
La cultura del consumismo, dell’individualismo, dell’ “avere per essere”, del
disimpegno politico, dell’immagine e dell’apparire a tutti i costi, nasce dal
lavoro martellante di anni di televisione commerciale, alla cui cultura anche la
Rai si è adeguata, che ha trasformato profondamente il nostro paese. Tale
operazione, prevista e pianificata in ambienti piduisti, nulla ha a che fare con
la democrazia, e sostenere che la presa di potere da parte del capitalista più
ricco d’Italia in forza dei suoi soldi e delle sue Tv è evento di normale
democrazia, significa gettare milioni di persone perbene nel disimpegno, nello
sconforto e nella depressione.
Le oligarchie economiche al potere in Occidente si prendono anche la libertà,
incontrastata da quando il potere politico è al loro servizio, di produrre merci
pericolose per la salute, quali gli Ogm, decidono se investire nelle ricerche
per trovare il vaccino anti-Aids o se continuare negli immensi profitti che
arrivano alle case farmaceutiche dalla vendita a milioni di infettati dei
farmaci antiretrovirali, decidono di ritardare l’introduzione dell’idrogeno nel
sistema dei trasporti sino a quando gli farà comodo, decidono con la loro
pubblicità martellante, diretta soprattutto ai bambini, di far diventare obesi
gli stessi cittadini occidentali, per iniziativa delle industrie alimentari e
dolciarie, che rendono irresistibili quei suggerimenti commerciali.
Queste oligarchie decidono
della nostra salute, dell’aria che respiriamo, agiscono indisturbate, anche se
operano contro gli interessi dei loro Stati che poi si devono fare carico dei
costi delle malattie provocate da chi pensa solo ai propri profitti.
E’ importante comprendere che il cosiddetto “liberismo”, che altro non è che il
monopolio del capitale su tutte le iniziative economiche, impedisce qualunque
iniziativa di tipo statale in quei settori come l’energia e la sanità, dove solo
chi ha la visione d’insieme dei problemi, come quella statuale appunto, può
affrontarli nell’interesse della salute dei cittadini e nell’interesse dello
Stato stesso che potrebbe ottenere forti risparmi.
Immaginiamo l’Enel che, invece di essere legato al petrolio, all’acquisto di
energia dall’estero, a gruppi che vogliono costruire megacentrali e di tanto in
tanto fanno rispuntare l’opzione nucleare, studiasse il miglior prototipo di
pannello fotovoltaico, lo facesse produrre in Italia su vasta scala,
abbattendone così i costi, per installarlo dovunque possibile con costi spalmati
sulle bollette e con possibilità per i cittadini, che hanno spazio e mezzi
economici, di installare potenze superiori al proprio fabbisogno, di poter
vendere energia all’Enel con gli stessi prezzi che l’Enel stessa esige dai suoi
utenti. Una possibilità del genere è assolutamente praticabile. Risolverebbe il
problema blak-out, non renderebbe necessarie la costruzione di altre centrali,
ridurrebbe drasticamente inquinamento e dipendenza dal petrolio.
Ciò non sarà mai possibile
in una realtà privatizzata e non illudiamoci che si possa fare a meno di una
iniziativa dal basso che spinga in tal senso, in quanto governi di destra e di
sinistra nulla hanno fatto in questa direzione.
Lo stesso discorso riguarda la Sanità: se quasi tutti i medici sono comprati
dalle multinazionali farmaceutiche con regali, soldi, congressi gratuiti,
viaggi, e lo Stato non si difende con un suo rigoroso prontuario farmaceutico,
con proprie informazioni scientifiche allegate ad ogni farmaco, se lo Stato non
è in grado di limitare la pubblicità delle industrie alimentari e dolciarie e
degli alcolici, se non riesce ad imporre a scuola l’educazione sanitaria con lo
scopo di fare prevenzione, e quindi ridurre drasticamente i costi sanitari, esso
è in mano al potere delle lobby commerciali e non svolge il suo ruolo di garante
della salute dei cittadini.
Questi apparati industriali, mediatici e commerciali dettano legge senza alcun
limite e agiscono in forte sinergia tra loro e sono il vero potere che bisogna
assolutamente limitare, e siccome questo potere assoluto si dispiega in regimi
democratici e arriva ad imporre le scelte politiche, bisogna urgentemente
riconsiderare quale significato dare alla parola democrazia e produrre gli
anticorpi necessari per riequilibrare i rapporti di forza.
E qui si arriva alle dolenti note: in tutti questi anni non vi è stata una
opposizione politica capace di denunciare e interrompere questo processo di
concentrazione del potere. Essa è ridicolmente divisa, non contrappone alcuna
visione alternativa credibile, è formata da professionisti a vita della
politica, ha dimostrato, una volta al potere, di non mettere in discussione il
dominio delle forze economiche ed ha accettato la subalternità della politica ai
padroni del vapore.
Con questa classe politica,
abusivamente di sinistra, non è utile alcun confronto; abbiamo osservato la
sufficienza e la doppiezza con cui hanno trattato i movimenti no-global e i
girotondi con l’unico scopo di neutralizzarli e rimediare qualche voto.
La politica delegata ai professionisti a vita ha mostrato tutti i suoi limiti.
Essa deve essere sostituita da movimenti di massa che esprimono i bisogni dei
cittadini e si deve cominciare a dimostrare, in prima persona con i propri
comportamenti quotidiani, il rifiuto di continuare con uno sviluppo consumistico
che genera alterazioni gravissime nel nostro ecosistema, che genera squilibri
economici, prepotenze neo-coloniali, fino alle guerre preventive.
Le forze economiche egemoni non temono niente che abbia a che fare con l’etica o
la moralità, esse vanno colpite al cuore, cioè al portafoglio, facendo diventare
fenomeno di massa il rifiuto dei consumi, a cominciare da quelli superflui.
Se ricordiamo l’appello di Bush a ricominciare a consumare, pochi giorni dopo
l’11 settembre, e leggiamo le indicazioni dei grandi economisti e banchieri,
vediamo che tutto si conclude con il consigliare manovre e strategie che devono
favorire il rilancio o l’espansione dei consumi.
Sempre lì si batte, è quello
il nodo essenziale di tutto il sistema che però ha bisogno di sudditi obbedienti
che si fanno guidare come pecore, senza preoccuparsi della propria salute fisica
e mentale e di quella del pianeta terra.
Questo sistema è in guerra mondiale contro la salute dei cittadini. Esso
pubblicizza con immensa capacità seduttiva cibi schifosi, pieni di chimica, Ogm,
pesticidi, coloranti, cancerogeni, alimenti pieni di zuccheri e colesterolo, per
creare obesi e malati da consegnare come clienti ad altre multinazionali, quelle
farmaceutiche che hanno vitale bisogno di tale materia prima.
Per non parlare degli inviti subliminali a consumare alcolici e tabacco, che si
servono di raffinate associazioni di colori, allusioni a conquiste sociali o
erotiche, che sono messaggi criminali di chi sa benissimo che il consumo di
queste sostanze ti porta alla morte sicura o con il cancro al polmone o
spiaccicato sull’asfalto il sabato sera.
Contro questi poteri cinici, che martellano ogni giorno di ogni anno, in ogni
casa, non c’è difesa, e la politica, che avrebbe il potere di intervenire e non
lo fa, dimostra, se ce ne fosse bisogno, la completa subalternità alle esigenze
dell’economia.
Visto che nessuno al di fuori dei capitalisti ha la possibilità di farsi
sentire: una TV a carattere nazionale costa 1000 miliardi di vecchie lire, e
visto che nessun partito politico ha nel suo programma un ridimensionamento di
questi poteri, l'unica speranza è che le persone consapevoli di come le cose
vanno veramente comincino ad associarsi per dare vita ad una grande Lega dei
consumatori, nazionale ed internazionale, capace di contro-informazione e di
iniziativa pratica che preveda il personale e collettivo boicottaggio di tutte
quelle merci che provengono dai paesi guerrafondai, in testa Usa, Inghilterra,
Israele, che rifiuti la loro cultura, i loro film pieni di violenza e di
perversione, la loro musica intimamente legata alla diffusione delle droghe, gli
Ogm il cui utilizzo significa consegnare il mercato globale delle sementi alle
multinazionali Usa, i loro computer, la loro benzina, non facendo viaggi in
questi paesi e quanto altro è possibile, adoperando l’etica e la propria
coscienza.
L’immenso apparato militare
Usa + Nato è mantenuto da questi consumi e solo una forte crisi economica può
indurre una politica diversa da parte dei paesi guerrafondai.
E non si pensi di essere pochi. Questi colossi dei profitti possono essere messi
in crisi anche da un 10-20% di consumatori non ubbidienti.
Bisogna rigettare immediatamente le critiche che piovono su queste posizioni con
l’argomento che così si crea di disoccupazione, recessione, e si va contro i
lavoratori.
Ricordiamoci che un prodotto multinazionale non consumato si trasforma in
domanda di un prodotto simile del proprio paese e ciò crea lavoro.
Un altro aspetto importante è quello che arrivare a far fallire ad es. una
piantagione di banane in Brasile in mano ad una multinazionale, per assenza di
richiesta, significa lasciare questo territorio e quelle risorse alla gente
locale.
Per rimanere in Italia, diciamo che quando i padroni decidono di chiudere
l’azienda e andare a produrre in Albania o in Romania o in Cina o in Sud America
per utilizzare mano d’opera a basso costo con assenza di normative su ambiente e
sicurezza, nessuno si può opporre alla “inevitabile” globalizzazione.
E quanto alla difesa della “classe operaia”, la metà di essa ha votato Berlusca,
e quando la Valsella Meccanotecnica fabbricava mine antiuomo esportandole a
milioni in tutto il mondo, uccidendo e mutilando, pur essendo prodotte in una
zona del Nord Italia in cui i cattolici sono il 100%, nessuno scrupolo etico e
morale venne fuori, chiarendo il vero ruolo di padroni, religione, e degli
schiavi salariati.
Noi vogliamo tagliare le
unghie a chi produce senza etica e contro la nostra salute, vogliamo togliere
certezze a chi vuole manovrare i consumi, vogliamo togliere risorse ai paesi
guerrafondai, vogliamo la pace fra i popoli e vogliamo fare pace con l’ambiente
e viverci in equilibrio.
Da un movimento del genere può nascere una nuova politica, nuovi dirigenti, una
spinta verso riforme capaci di sostituire una falsa democrazia in mano ad
oligarchie economiche, in una democrazia dei cittadini consapevoli che vogliono
regole e strumenti di controllo capaci di orientare l’economia verso i bisogni e
la salute dei cittadini e superare questa situazione di potere dittatoriale e di
umiliante sudditanza.
Sugli argomenti trattati, e in particolare sul potere assoluto delle
multinazionali, è già stato detto tutto da grandi scrittori americani come W.
Blum, Noam Chomsky, Naomi Klein, per citare i maggiori, con il metodo ponderoso
della citazione documentale, dei dati statistici, delle inchieste sul campo, ma
è doveroso ricordare che grandi masse di cittadini non si accosteranno mai a
queste letture,e che è dovere dei pochi intellettuali non venduti al sistema
rendere chiare e divulgabili le affermazioni di questi studiosi, per arrivare ad
un movimento di massa di persone consapevoli della gravità della situazione che
riguarda la salute della terra, della salute dei suoi abitanti, della salute
della democrazia che appare ai più un contenitore vuoto e subdolo.
Bisogna dire con chiarezza
che di fronte all’esercito organizzato delle multinazionali, di Wto, e Fmi, con
il grande fratello Usa pronto con la sua potenza militare, come individuo non
conti niente, e bisogna arrivare a una forza organizzata che esprima analisi
nuove sul rapporto tra ambiente e vita degli uomini, e spinga verso uno sviluppo
economico che rompa con la logica del liberismo selvaggio e del consumismo, per
colmare il vuoto lasciato da una sinistra appiattita sulle convenienze del
capitalismo.
Senza questo rinascimento delle coscienze e della ragione siamo senza futuro.
Bisogna cominciare con le cose semplici: per aggregarsi tra sensibilità affini è
necessario diffondere questo documento il più estesamente possibile, con
eventuali modifiche e arricchimenti, offrendo un riferimento telefonico o e-mail
laddove si formi qualche gruppo di persone.
Da qui si può passare alla formazione di gruppi d’acquisto che vadano a
stabilire rapporti direttamente con i produttori, stimolandoli a produrre bio,
con soddisfazione economica reciproca, con una qualità di rapporto che possa
portare nei fine settimana un aiuto ai contadini nella raccolta, nel poter
creare momenti conviviali e di frequentazione della campagna come vacanza
attiva, per un rapporto nuovo fra città e campagna, che può e deve creare
amicizia e alleanza su un nuovo modo di produrre e consumare per mettere in
crisi il sistema industriale che ci riempie di pesticidi, concimi chimici, Ogm,
coloranti, e prodotti senza sapore magari belli, ma molto nocivi alla nostra
salute.
26/12/2004 Centinaia di migliaia di morti, la causa è del maremoto
nell'oceano Indiano, che ha causato i tsunami (5 gennaio, lutto europeo)
Gli uomini hanno imparato
a volare nei cieli come gli uccelli,
hanno imparato a nuotare
nei mari come i pesci,
ma non hanno imparato la
semplice arte di vivere in pace come fratelli.
Vignetta
Agnostico
Quest'anno
anche da noi, come nel mondo anglosassone,
si festeggia il «Darwin Day»: il
12 febbraio 1809
nasceva infatti Charles Darwin, il naturalista che ha rivoluzionato la scienza e
il pensiero moderno sostenendo, tra l'altro, che tutte le forme viventi,
compresa la nostra specie, discendono da un progenitore comune vissuto in un
passato remoto.
L’anello mancante
Scoperto
antenato comune scimmia e uomo
Rinvenuto in Spagna lo scheletro del Pierolapithecus catalaunicus vissuto circa
13 milioni di anni fa
MADRID (SPAGNA) - Potrebbe essere l'anello mancante della scala
evolutiva umana. Una proto-scimmia vissuta 13
milioni di anni fa, i cui resti fossili sono stati scoperti in Spagna,
potrebbe infatti essere il candidato più antico finora rinvenuto al titolo di
antenato comune delle scimmie e dell’uomo. Lo sostengono gli autori della
scoperta, nel resoconto pubblicato sulla rivista Science.
LA PROTOSCIMMIA - La creatura aveva il corpo simile a quello di una
scimmia, mani come quelle degli attuali scimpanzè, ma la postura eretta come
quella degli esseri umani. Secondo gli antropologi, la sua scoperta riempie un
vuoto fra esemplari più primitivi ed altri più vicini a noi.
Aggiunge
una pagina nuova alla storia dei progenitori dell’uomo.
La nuova specie è stata battezzata Pierolapithecus
catalaunicus, essendo stata scoperta in località Pierola nella
regione spagnola della Catalogna, durante lavori di scavo. L’antropologo
Salvador Moya-Sola, dell’Istituto di Paleontologia Miguel Crusafort, ha
riconosciuto immediatamente l’importanza del ritrovamento. Isolata la zona, sono
state estratti 83 fossili di ossa in eccellente stato di conservazione. La
conformazione dei denti ha permesso di capire che la creatura si alimentava di
frutti e bacche. Quella degli arti che era un eccellente arrampicatore. La
colonna vertebrale e la cassa toracica hanno confermato la postura eretta.
Non è chiaro se la scoperta sposti le origini
dell’uomo dall’Africa, dove finora erano stati trovati i resti più antichi,
all’Europa. E’ possibile che le creature vivessero in entrambe le
zone. Occorreranno altri studi e altri ritrovamenti anche per decidere se questa
sia la specie che diede origine al grande albero delle proto-scimmie dal quale
derivarono i rami che portano alle scimmie attuali e all’uomo. Le grandi scimmie
comprendono animali come gorilla, orangutang, scimpanzè e uomo. Il gruppo si
suddivise in specie diverse, pensano i paleontologi, in un’epoca tra i 14 e i 16
milioni di anni fa.
19
novembre 2004
http://www.darwinweb.it/
Guerrigliero e banchiere,
scrittore e ministro,
medico senza frontiere e fotografo,
viaggiatore e ambasciatore:
"la storia dell'uomo più perfetto della nostra epoca" (Jean-Paul Sartre)
La vita è sempre un errore.
Per niente al mondo la rivivrei.
Non esiste una vita bella per nessuno da
nessuna parte
in pensione a 65 anni
Il mio dottore mi diede sei
mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei.
Una delle malattie più
diffuse è la diagnosi.
La dermatologia è la
migliore specializzazione. Il paziente non muore mai e non guarisce mai.
I pediatri mangiano perché
i bambini non mangiano.
La medicina consiste
nell'introdurre droghe che non si conoscono in un corpo che si conosce ancor
meno.
Sembra che la natura sia in
grado di darci solo malattie piuttosto brevi - la medicina ha inventato
l'arte di prolungarle.
L'ultima volta che sono
andato dal dottore mi ha dato tante medicine che, una volta guarito, sono
stato male per un mese intero.
La guarigione è una cosa di
cui i medici non hanno nessuna colpa.
È privilegio esclusivo dei
medici uccidere un uomo e restare impuniti.
La maggior parte di noi
nasce con l'aiuto del medico e muore allo stesso modo.
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