MITO agnostico

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Fede Cattolica

Noto che una consistente parte della razza umana non crede in Dio , né soffre in conseguenza per castighi palesi. E se ci fosse un Dio, stimerei assai improbabile che egli avesse una vanità tanto ombrosa da ritenersi offeso da coloro che mettono in dubbio la sue esistenza. La gente pensa ancora che il piano divino riguardi in special modo gli esseri umani e che una particolare provvidenza non soltanto protegga i buoni, ma punisca i cattivi. I cristiani ritengono che la loro fede sia benefica e le altre dannose. Ciò che io penso è che tutte le religioni sono state dannose e se oggi lo sono in misura molto minore è per merito dei suoi oppositori e dei cristiani un po' meno pii.  

 

Causa prima 

Se tutto deve avere una causa per esistere, anche Dio deve averla.  Se niente può esistere senza una causa, allora perché il mondo sì e Dio no?. Questo principio della causa Prima non è migliore dell’analogia teorica indù, che afferma che il mondo poggi sopra un elefante, e l’elefante sopra una tartaruga. Alla domanda: “e la tartaruga dove poggia?” L’indù non sa rispondere. L'universo può essere sempre esistito in forme diverse. È soltanto la nostra scarsa immaginazione che vuole trovare un origine in tutto.  Alla domanda :"chi mi ha fatto?", non può avere una risposta, perché non abbiamo alcuna esperienza o nozioni autentiche per soddisfarla e che qualsiasi risposta  implica necessariamente un'altra difficile domanda: " chi ha fatto Dio?"  Si dice che l'esistenza di Dio è necessaria per ristabilire la giustizia nel mondo, i buoni in paradiso, i malvagi all'inferno. Penso che se non c'è giustizia in questo mondo, è probabile che non ci sia in nessuno altro luogo. Se in una cassa di frutta le prime mele sono marce, non posso certo aspettarmi che quelle sotto siano migliori. Non capisco dove mai si dovrebbe trovare la bellezza e l’armonia nella natura e in tutto il regno animale. Le bestie si danno reciprocamente la caccia. Per lo più muoiono uccise crudelmente da altre bestie, oppure periscono lentamente di fame. Per parte mia non vedo una particolare bellezza o armonia nel verme solitario. E non diciamo che questa creatura fu mandata in punizione dei nostri peccati, perché si trova molto più frequente tra gli animali che non tra gli esseri umani. Forse bellezza e armonia è nel cielo stellato. Ma non bisogna dimenticare che le stelle esplodono di quando in quando e riducono tutto ciò che le circonda a una vaga nebbia.   Secondo San Tommaso, l’anima non viene trasmessa col seme, ma viene creata dal nulla. Ma se è l’anima che pecca, e se l’anima non viene trasmessa attraverso il seme, ma creata dal nulla, come può ereditare il peccato originale di Adamo?.  

 

Morale

Se c'è una differenza tra bene e male, mi chiedo se essa sia dovuta a Dio o no.  Se è dovuta a Dio, allora, per lui, questa differenza non c'è e non si può dire che è buono. Se Dio è buono  ne consegue che bene e male sono in qualche modo indipendenti dalla sua volontà e che non è per volontà di Dio che esiste questa differenza, ma che essa è logicamente antecedente a Lui. Oppure il male è stato voluto dall'uomo. Ma anche in questo caso è sempre stato Dio che l'ha permesso, e quindi non si può dire che è buono.   Oppure il male fu fatto dal diavolo, quindi il demonio è pari a Dio.  Mi è impossibile credere che un mondo così pieno di male sia l'opera di un Autore che riunisce in se potere infinito, bontà e giustizia perfetta.  La capacità di distinguere il bene dal male non è un dono divino, ma si apprende dall'educazione e dall'ambiente in cui si vive. In certe tribù indigene era cosa normale e doverosa il cannibalismo. Quindi la morale sarebbe stata donata in modo diverso.     

Per me, le virtù importanti sono la bontà e l'intelligenza.      

 

Evoluzione

Ormai la teoria dell’evoluzione è un fatto assodato. L’uomo si è evoluto con mutamenti più o meno insensibili delle forme più basse della vita. In quale momento dell’evoluzione i nostri antenati acquistarono il libero arbitrio? Quando per la prima volta furono in grado di commettere tutte quelle sorta di malvagità che giustificavano il benigno creatore se li puniva con eterni tormenti? Forse è stato l’uomo erectus a mangiare la mela? Oppure fu l’homo pekiniesis? O forse è stato l’uomo di neanderthal il primo peccatore?.

Quale scopo possono aver avuto le varie estinzioni avvenute centinaia di milioni di anni fa,  che hanno causato la morte di migliaia di specie animale e vegetale. Le leggi della natura producono sia il male sia il bene, perché tali leggi furono decretate da Dio? Il male dovuto al peccato può essere spiegato come una conseguenza del nostro libero arbitrio, ma rimane il problema del male nel mondo pre-umano, e delle sofferenze dovute ai terremoti, maremoti, alluvioni, caduta di meteoriti, cambiamenti di clima. Le malattie, non sono da meno nel portare enormi sofferenze. Per la maggior parte sono dovute a virus, batteri o ad una errata trasmissione del codice genetico. I ricercatori hanno trovato in un fossile di dinosauro un tumore maligno. Quindi si può ritenere che la sofferenza è antecedente all'uomo e al peccato originale, e non è l'uomo la causa di tutto questo. Siccome anche gli animali soffrono è possibile credere che anche loro hanno commesso un peccato originale? 

 

 

Definizione 

La religione nasce dal fatto che l'uomo obiettivizza la propria essenza, come qualcosa d'altro da sé e l'innalza ad un valore infinito venerandola come un Dio. Si svolge così un processo d’alienazione in cui l'uomo trasferisce in Dio quel massimo di perfezione che egli non ha, ma che pur vorrebbe avere.

Quindi Dio è una idealizzazione dell'essenza dell'uomo proiettata fuori di sè.

 

 

Agnostico

L’agnostico non nutre una certezza pari a quella di molti cristiani su ciò che è bene e su ciò che è male. Non ritiene che, chi non accetta le opinioni della chiesa su certi oscuri punti della teologia, debba morire tra i tormenti. L’agnostico è contrario alla persecuzione e molto cauto quando si tratta di condannare. Per quel che riguarda il concetto di “peccato”, non lo giudica benefico. Egli ammette, che vi sono certe forme di comportamento desiderabili e altre indesiderabili, ma sostiene che la punizione delle indesiderabili va approvata soltanto quando tende a distogliere o correggere, non quando è inflitta perché si crede che sia cosa giusta in sé che i malvagi soffrano. Fu appunto la fede nella punizione vendicativa che indusse gli uomini ad accettare l’inferno.  Cristo non predicava soltanto il paradiso, ma anche l'inferno. A mio giudizio chiunque abbia un po' di umanità non può credere a un castigo eterno. Cristo predicava il fuoco infernale e scagliava queste punizioni a coloro che non l'ascoltavano. Atteggiamento comune a molti predicatori, ma non è certo saggio e lodevole.  A coloro che non apprezzavano le sue parole, Cristo diceva: "serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al castigo dell'inferno?", "chi pecca contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro". Non riesco a riconoscere una eccezionale bontà in chi le pronunciò. Altra frase: "Il figlio dell'uomo invierà i suoi angeli, ed essi raduneranno gli uomini malvagi e li getteranno nella fornace eterna. Ivi sarà pianto e stridor di denti". Queste parole sono state ripetute varie volte, sicché è palese una certa soddisfazione nel pensare a questo spettacolo. "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno". "Se la tua mano ti fa peccato, tagliela, è meglio per te entrare monco in paradiso che andare con due mani all'inferno".  Oggi i teologi si sono accorti di questa grande contraddizione,(del Dio buono e del castigo eterno) quindi pensano che l'inferno esista, ma che non vi sia nessuno.  

 

 

Conclusione

 Lo scopo della nostra esistenza non è altro che la vita stessa.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 29-01-06