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A. Leonard Huxley: una biografia |
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Prefiguratore di fantastici mondi futuri alla stregua di Ray
Bradbury, Aldous Huxley deve la sua celebrità soprattutto a "Il
mondo nuovo" nel quale immagina una realtà futuribile la cui
attualità troveremo svelata solo trent’anni dopo con il "Ritorno
al mondo nuovo" nel quale lo stesso scrittore valuta i progressi
della scienza e dell’umanità alla luce della nuova società nella quale
si trova a vivere. Aldous
Leonard Huxley nasce nel 1894 in Inghilterra, a Godalming da una famiglia
di nobili natali. Dal nonno, famoso zoologo, al padre direttore di un
giornale, il fratello biologo, il fratellastro Andrew, nobel per la
medicina, fino alla madre, nipote di un famoso poeta. Nonostante
queste premesse e l’iscrizione a 16 anni alla Public School di Eton per
intraprendere in futuro la carriera di medico, contrae una malattia che
gli pregiudica quasi completamente l’uso della vista. Malattia con la
quale dovrà combattere per molti anni (successivamente riuscirà anche a
guarire) adattandosi a leggere il Braille e riuscendo comunque a portare a
termine gli studi ma abbandonando la ricerca scientifica. Si laurea nel
1915 in Letteratura inglese e filologia. Comincia
a scrivere durante la prima guerra mondiale sulla rivista Atheneum e sulla
Westminster Gazette recensioni su musica, teatro e arte. Prova inoltre la
stesura di una prima opera letteraria nel 1921 con Crome yellow, libro di
mediocre qualità che non gli porterà quel prestigio che avrebbe
conseguito in seguito. Si
interessa di politica e, nel 1932 vede la luce il suo romanzo più celebre
Brave new world (Il mondo nuovo) grazie al quale raggiungerà una notorietà
a livello internazionale. Dal
’34 comincia a viaggiare nelle Americhe, dapprima nei paesi del sud
quindi negli Stati Uniti (dove risolverà finalmente i suoi problemi alla
vista). Da
qui abbandona pian piano la sua vena di narratore per dedicarsi
all’attività di saggista fino ad arrivare ad una riflessione filosofia
anche indotta dalle droghe e a sperimentare gli effetti della mescalina e
dell’LSD. Nascono così i saggi Doors of perception (1954) e Heaven and
Hell (1956) dove dice che attraverso l’uso delle droghe si riuscirebbe a
divenire “consapevoli dell’esistenza di un mondo ulteriore” Ma
il successo che ebbe con Il mondo nuovo lo portò nel 1959 a dargli un
seguito con Brave new world revisited (Ritorno al mondo nuovo) nel quale
riprende le sue vecchie tesi e le riesamina alla luce del tempo che è
trascorso dalla pubblicazione del primo libro. Nel
1960 gli viene diagnosticato un cancro che lo porterà alla morte tre anni
più tardi. Avrà ancora il tempo di scrivere The island, un libro che
parla di un’utopica isola, Pala, in cui troviamo molti temi da lui
affrontati nei saggi precedenti. Il 1963 è l’anno della sua morte, avvenuta a Hollywood. 12/4/2003 |