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Defenders of the Faith

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Oscure divinità che sussurrano empi ordini a fanatici seguaci, terribili riti perpetrati in templi consacrati a malvagi dei, ma anche splendenti paladini, chierici dalla fede intrepida... pieni d’incantesimi di cura.

Come sarebbe più povero un mondo fantasy senza le religioni!  E quanto poco durerebbero i gruppi di avventurieri!

Naturalmente non poteva mancare un bel supplemento per dare maggiore spessore alla religione nel mondo di D&D, quindi ecco a voi tutti: Defenders of the Faith! 

La prima parte è un insieme di tattiche e trucchi per rendere paladini e chierici il più efficiente e letale possibile (poveri mostri !): qui sono presentati nuovi talenti, sicuramente uno degli elementi più innovativi della terza edizione di D&D, alcuni dei quali sono utilissimi come “divine might” e vari potenziatori della capacità di scacciare i non morti; subito dopo inizia una lista d’oggetti magici collegati in modo più o meno stretto alle varie divinità: tutti sono interessanti anche se alcuni sembrano più adatti ad un supplemento per combattenti o guerrieri che ad uno per chierici e paladini. Ad esempio, che cosa ci fa qui la descrizione di un’armatura di scaglie di drago rosso?

La seconda parte descrive alcuni esempi di possibili culti, religioni, confraternite fantasy, ognuna con le sue strategie, strutture e scopi. Ottima è la descrizione, completa di piantina, di alcuni templi o luoghi religiosi, catalogati secondo i vari allineamenti. Sicuramente è questa una delle parti più utili di tutto il supplemento: prima o poi i personaggi finiranno con l’andare in una chiesa legale buona per essere curati o per cercare informazioni e sicuramente in qualche loro avventura avranno a che fare con un empio tempio del male: cosa c’è di meglio che avere sotto mano la descrizione di questi luoghi?  Inoltre questi ambienti sono descritti in modo tale da poter essere inseriti senza problemi in qualsiasi campagna o ambientazione che il master si sia creato: il tempio di Pelor può divenire con poche modifiche il tempio di una qualsiasi chiesa legale buona; allo stesso modo il tempio di Erythnul può essere la base per ideare un qualsiasi tempio malvagio nascosto negli infiniti vicoli di una città malfamata e così via…

In più alla descrizione di ogni tempio è collegata quella di alcuni tipici sacerdoti e seguaci che è possibile incontrare in quei luoghi e anche questo fa risparmiare  un bel po’ di tempo al master.

Conclude l’opera una lista di nuovi incantesimi divini, un piccolo capitolo sulle divinità dei vari esseri umanoidi, che meritava sicuramente maggior spazio,  e la descrizione di alcune “prestige class”, altra novità della terza edizione, non particolarmente originali, bisogna dire (templari, inquisitori, guaritori...), né particolarmente interessanti da giocare. Queste parti potevano essere definite in modo assai migliore.

In conclusione se il personaggio del chierico o del paladino v’interessano questo è un supplemento da comprare o da farsi prestare anche se accanto ad ottime parti vi sono incomprensibili cali del livello qualitativo. 

29/05/2002

 

La copertina del manuale