Alternity
Il nome della casa editrice non deve ingannare: non ci troviamo davanti a un dungeons and dragons provvisto di computer, al contrario si tratta di un gioco completamente diverso. il sistema di risoluzione delle azione è infatti assolutamente sganciato dal "d20 sistem" ed è basato su un insieme di "check" nei quali il risultato del dado deve essere il più possibile minore del punteggio delle varie abilità e, per simulare i vari gradi di difficoltà, vengono tirati altri dadi che saranno o aggiunti o sottratti al dado principale.
Un sistema interessante che però può risultare poco intuitivo e di difficile apprendimento. La definizione dell' ambientazione è lasciata al master, infatti i manuali forniscono, per così dire, i mattoni fondamentali, i vari" ingredienti" che il master deve poi dosare per creare la sua personale ambientazione. Ad esempio può decidere se ammettere e a che livello poteri psichici, mutanti, innesti uomo-macchina, quali razze di alieni sono ammesse e così via. E' possibile anche scegliere fra ambientazioni cronologicamente più vicine a noi, praticamente la contemporaneità con qualche ammennicolo tecnologico in più, fino al più remoto futuro, pieno di imperi galattici, colonizzazioni e qualunque cosa si voglia. Sicuramente la "plasticità" dell'ambientazione è uno dei punti di forza del gioco.
Conclusione : se vi piace la fantascienza in tutte le sue versioni e non scappate davanti a qualche regola complessa questo gioco è per voi.
P.S. questo articolo è anche un ricordo per lo scrittore di science fiction Issak Asimov del quale ricorre in questi giorni il decennale della scomparsa. 1992-2002.
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