s c r i p t a    m a n e n t

di Alice

“I libri sono pieni delle parole dei saggi, degli esempi degli antichi, dei costumi, delle leggi, della ragione. Vivono, discorrono, parlano con noi, ci insegnano, ci ammaestrano, ci consolano, ci fanno presenti ponendole sotto i nostri occhi cose remotissime dalla nostra memoria. Tanto grande è la loro dignità, la loro maestà, e infine la loro santità, che se non ci fossero i libri, noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; non avremmo conoscenza alcuna delle cose umane e divine; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini”.
(Dalla lettera che il 31 maggio 1468 il Cardinale Bessarione indirizza al Doge Cristoforo Moro per offrire in dono a Venezia la sua biblioteca di 482 volumi greci e 264 latini)

Buona lettura!

ZANA MUHSEN
Vendute e Ti salverò
Ed. Mondadori-Milano
Nel 1980, Zana e Nadia Muhsen, due sorelle di Birmingham, in Gran Bretagna, di sedici e quattordici anni, sono state ingannate dal loro padre perché, mandate in viaggio di piacere nello Yemen, suo paese natale, in realtà vengono lì vendute in matrimonio a due amici di famiglia. Quella che doveva essere una magnifica vacanza si rivela un lunghissimo incubo. Dopo otto anni di angherie Zana scappa dal marito yemenita, costretta però a lasciare il figlio, promettendo alla sorella più piccola che, non appena giunta in Inghilterra, avrebbe fatto tutto il possibile per portare lei e i suoi bambini fuori da quell’inferno. Nel suo primo libro “Vendute” la scrittrice narra le loro vicende suscitando un enorme scalpore in tutto il mondo e nel secondo “Ti salverò” racconta come lei e sua madre negli ultimi dieci anni non abbiano mai smesso di lottare per liberare Nadia dalla schiavitù. Numerose sono le battaglie condotte contro gli yemeniti e il governo inglese. Sono storie avvincenti e laceranti che rivelano durissime verità sulla vita di donne e bambini in una delle zone più povere del mondo. “Ti salverò”, oltre ad essere una testimonianza di coraggio e tenacia, è soprattutto un atto di speranza che non abbandonerà mai la scrittrice e la sua famiglia, determinate a coinvolgere attraverso la risonanza del libro qualche personaggio influente, per adempiere insieme, fino all’ultimo grammo di energia, alla promessa fatta alla sorella Nadia.

GIANNA SCHELOTTO
Ti ricordi, papà
Ed. Mondadori-Milano
Gianna Schelotto è nata a Rionero in Vulture (Potenza), ma è genovese di adozione. Psicologa, specializzata in terapia della coppia e in psicosomatica, collabora a quotidiani e settimanali, tra i quali il Corriere della Sera, Donna Moderna e altre testate. Molti dei suoi libri sono stati tradotti e pubblicati all’estero. Nel 2003 il Presidente della Repubblica Ciampi l’ha insignita del titolo di commendatore. Il libro “Ti ricordi, papà” nasce dal desiderio della scrittrice di fare più luce sui rapporti misteriosi e struggenti che corrono, negli anni, tra un padre ed una figlia. I cambiamenti socio-culturali degli ultimi decenni hanno contribuito a dare un nuovo slancio e una maggiore complessità al rapporto padri e figlie. La lunga esperienza di psicoterapeuta ha portato la scrittrice a contatto con tantissime storie, delle quali nel libro sono riportate testimonianze. Il rapporto padre-figlia “può infine rappresentare una riserva di emozioni e di pensieri a cui la figlia attingerà nei momenti di difficoltà, anche quando lui sarà morto da anni”

TIZIANO TERZANI
La fine è il mio inizio
Ed. Longanesi-Milano, 2006
Tiziano Terzani nasce a Firenze nel 1938, muore a Orsigna nel luglio 2004. Lo scrittore, sapendo di essere alla fine dei suoi giorni, racconta al figlio Folco della sua vita trascorsa a viaggiare per il mondo. Desidera parlarne con lui e vedere insieme se c’è un senso della vita dell’uomo. Il romanzo inizia col ricordare la sua infanzia a Firenze, i suoi familiari, gli amici e poi, la cosa più importante, la famosa estate in cui incontra la sua donna, la madre dei suoi due figli, che gli sarà vicino fino alla fine. Egli la definisce “genuina, vera, sincera, calda, umanamente intelligente e generosa”. Vive per trenta anni in Asia con la famiglia. Come corrispondente di un settimanale tedesco risiede a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokio, Bangkok e Nuova Dehli, da dove collabora a La Repubblica, l’Espresso e il Corriere della Sera. Il romanzo è ricco di descrizioni dei luoghi visitati, dei costumi e delle persone incontrate nel corso dei suoi viaggi. Alcuni di quegli anni sono stati durissimi ma, come lui stesso ha detto “non c’è gioia senza tristezza”. Il messaggio che lo scrittore ha voluto trasmettere ai giovani è cercare di vedere il mondo in modo migliore, godere della propria vita, far sì che essa sia ricca di curiosità e amore; soprattutto riconoscersi in essa.