TEORIE ECONOMICHE
L’OLIGOPOLIO
L’oligopolio
è una forma di mercato
caratterizzata dal fatto che la produzione di una merce è concentrata
nelle mani di pochi
produttori. Si pensi
all’industria delle automobili in Germania o negli Stati Uniti:
l’intera produzione (o il 90% di essa) è fornita da tre o quattro
imprese e ognuna di queste ha il
potere di influenzare il prezzo
in una certa misura. Quando
le imprese producono lo stesso prodotto si parla di
oligopolio concentrato;
quando, invece, producono merci diverse si ha l’oligopolio
differenziato.
Quest’ultimo è il caso
del mercato automobilistico, dato che le automobili prodotte dalle
diverse imprese differiscono fra loro per qualità, estetica, ecc. In
caso particolare di oligopolio è quello del
duopolio,
in cui una merce è prodotta da due imprese soltanto.
Se ci chiediamo come si determina il prezzo del
prodotto in regime di oligopolio o di duopolio, dobbiamo convenire che
non esiste una risposta univoca, come avviene, ad esempio, nel caso
della concorrenza perfetta.
Possiamo dire, invece, con sicurezza che le imprese
reagiscono continuamente alle «mosse» poste in essere dalle altre,
come in un gioco. In regime di oligopolio o di duopolio le imprese
possono, ad esempio, farsi la guerra reciprocamente; oppure, mettersi
d'accordo in modo da agire come se fossero un'unica impresa per
dividersi il mercato. Parleremo, in questo caso, di
gioco cooperativo
o di
mercato collusivo.
In linea di massima, le imprese oligopolistiche, se si mettono
d'accordo, fisseranno un prezzo abbastanza alto che garantisca loro
elevati margini di profitto. Però non lo fisseranno troppo alto,
altrimenti altre imprese, attratte dai profitti elevati, saranno
indotte ad entrare nel mercato e a produrre quei beni.
Ma non sempre è facile per altre imprese introdursi
nel settore, perché la produzione dei beni offerti in regime di
oligopolio spesso richiede consistenti mezzi finanziari ed esperienza
tecnica. Si pensi al settore delle automobili: non è che chiunque
possa mettersi facilmente a produrre tali beni perché occorrono
ingenti capitali per creare o acquistare gli strumenti di produzione e
di distribuzione dei beni e non è facile ottenere tali capitali
emettendo azioni o obbligazioni o ricevendo prestiti dalle banche: vi
sono, quindi, barriere
di carattere finanziario.
Però, ad esempio, una grande impresa che già produce motociclette
forse potrebbe entrare nel settore di produzione delle automobili
senza grandi difficoltà. Ma, anche in questo caso vi sono
barriere tecnologiche perché
le imprese che già vi operano hanno una maggiore efficienza del
personale e delle maestranze, conoscenza dei canali di vendita,
disponibilità di tecnologie e di brevetti.
Inoltre, un mercato oligopolistico può essere
caratterizzato dalla presenza di alcune grandi imprese e di un certo
numero di piccole imprese. Le grandi imprese hanno il potere di
fissare il prezzo, sono
price leaders, mentre le
piccole imprese devono subirlo. L'impresa
leader (che può essere
un'unica impresa oppure alcune imprese che agiscono in accordo tra
loro), se vuole evitare l'entrata di nuove imprese, non fisserà un
prezzo troppo alto, ma fisserà un
prezzo inferiore a quello che consentirebbe ai potenziali entranti di
realizzare un profitto normale. Il prezzo così fissato prende il nome
di prezzo di esclusione.
Se, invece, persegue l'obiettivo di eliminare delle
imprese che già operano nel mercato, fisserà un prezzo inferiore al
costo medio minimo delle imprese che vuole eliminare: questo è il
prezzo di eliminazione.
Ad ogni modo, l'impresa leader sceglie per prima, tenendo conto di
quella che può essere la reazione delle altre imprese, dette
followers.
Parleremo, in questo caso, di
gioco sequenziale.
Infine, le imprese
possono essere delle grandi imprese delle quali, però, nessuna è
leader. In questo caso, esse si trovano a dover cooperare
contemporaneamente.
Parleremo, allora, di
gioco simultaneo.
Ad ogni modo, non è possibile sapere a priori quale sarà il prezzo di
vendita in regime di oligopolio o di duopolio. |