SITUAZIONE ECONOMIA INTERNAZIONALE
Di seguito un piccolo estratto dal bollettino della
Banca d'Italia sull'andamento dell'Economia internazionale. In
particolare viene evidenziata la situazione economica mondiale, a
partire dagli Usa che nel 2007 hanno avuto grosse difficoltà, a
cominciare dai mutui subprime per arrivare fino alle porte della
recessione.
L’attività economica mondiale ha mostrato segnali
di rallentamento nel corso del quarto trimestre. Questi, tuttavia, si
sono concentrati nelle maggiori economie avanzate, in particolare
negli Stati Uniti, mentre non ha perso vigore l’espansione delle
economie emergenti. Dall’estate scorsa, gli organismi internazionali e
gli analisti privati hanno progressivamente rivisto verso il basso le
proprie previsioni di crescita per l’economia mondiale.
Complessivamente, per il 2008 le previsioni disponibili indicano
ancora una crescita nelle principali aree solo lievemente inferiore a
quella media del 2007. Questo scenario è tuttavia caratterizzato da
un’elevata incertezza. Essa è legata in primo luogo all’evolvere della
crisi originatasi nel mercato dei mutui
sub-prime
americani . È ancora in
corso la valutazione delle conseguenze della crisi per il sistema
finanziario, in particolare per le banche statunitensi ed europee;
rimane concreto il rischio che le condizioni di finanziamento per le
famiglie e le imprese subiscano un significativo inasprimento.
Potrebbe inoltre contribuire a frenare la domanda la perdita di potere
d’acquisto connessa con il recente rialzo dell’inflazione.
Quest’ultimo ha riflesso principalmente l’aumento
dei prezzi del petrolio e di alcune materie prime alimentari, in
particolare cereali, carne e latticini. L’incremento delle quotazioni
in dollari del petrolio (del 24 per cento rispetto allo scorso
settembre; di oltre l’80 per cento rispetto all’inizio del 2007; fig.
1) è da attribuire alla elevata domanda da parte dei paesi emergenti a
fronte di una sostanziale stagnazione dell’offerta e all’acuirsi di
tensioni geopolitiche. I prezzi dei prodotti agroalimentari hanno
risentito, da un lato, di restrizioni temporanee nell’offerta connesse
con le condizioni climatiche, dall’altro di fattori più persistenti,
quale il crescente impiego di alcuni prodotti agricoli nell’industria
dei biocarburanti.
Le turbolenze sui mercati finanziari
internazionali, attenuatesi dalla seconda metà di settembre, si sono
riacutizzate nel quarto trimestre. Vi hanno influito numerosi fattori:
l’ulteriore peggioramento delle condizioni nel settore immobiliare
statunitense; revisioni al ribasso del rating di strumenti connessi
con i mutui ipotecari e di altri prodotti di finanza strutturata; le
ingenti svalutazioni di tali strumenti annunciate o iscritte a
bilancio dagli intermediari finanziari e le conseguenti preoccupazioni
per le loro condizioni patrimoniali.
Estratto da Bollettino Economica Banca ITalia
Gennaio 2008. |