MUTUO IDEALE: scopri il mutuo ideale
per le tue esigenze!
La scelta del mutuo migliore in assoluto è sempre più
difficile, vista l'enorme tipologia e quantità di mutui che ci viene
offerta dalle banche e dalle società finanziarie che hanno creato
numerosi strumenti di mutuo per adattarsi alle esigenze di molte
persone e quindi per farli diventare propri clienti. Ciò ha
determinato una vasta tipologia di contratti e condizioni differenti
che a volte possono differire anche notevolmente tra di loro anche se
in apparenza possono sembrare molto simili. E' bene capire allora a
chi conviene scegliere un tasso di interesse fisso e a chi uno
variabile o misto.
Il momento dell’acquisto e in genere tra il
compromesso e l’atto di compravendita, è il momento di attivarsi per
ricercare una banca che tenga conto delle tue caratteristiche
peculiari e che soddisfi le tue esigenze. Chi vuole accendere un mutuo
deve guardarsi attorno: oggi infatti la scelta è davvero ampia. In
generale, non esiste il “mutuo migliore”, esiste piuttosto il mutuo
più adatto in relazione alla situazione economica e alla tua
predisposizione. Internet si pone oggi come il mezzo ideale per questa
ricerca. Consente infatti di paragonare i prodotti di molteplici
banche e addirittura di fare richiesta di un mutuo online, senza mai
lasciare la comodità della tua casa. La scelta tra i diversi tipi di
tasso dipende dalla tua posizione e dalle tue personali conoscenze
finanziarie. Esistono comunque dei criteri di massima che possono
indirizzare la scelta. A destra, in blu ci sono dei link di banche e
finanziarie che vi offrono la possibilità di calcolare dei preventivi
sui mutui in maniera veloce e gratuita in modo che possiate anche
vedere a che livello si trovano i tassi fisso e variabile e quanto Vi
costerà il mutuo che desiderate.
IL TASSO FISSO È CONSIGLIABILE A CHI:
• vuole conoscere gli importi delle rate per tutta la
durata del mutuo;
• vuole conoscere l'ammontare complessivo del debito
contratto;
• non vuole sorprese;
• prevede un'inflazione in crescita.
IL TASSO VARIABILE È CONSIGLIABILE A CHI:
• prevede un calo dell'inflazione e quindi del costo
del denaro;
• ritiene che sia più conveniente cogliere le
opportunità del mercato;
• vuole un prezzo più competitivo, anche se non
garantito nel tempo
• ha minori problemi di liquidità e prospettando
redditi futuri più alti, si permette di rischiare con il tasso
variabile poichè si aspetta un abbassamento dei tassi e un minor costo
del Mutuo a lunga scandeza.
IL TASSO MISTO È CONSIGLIABILE A CHI:
• sottoscrive un mutuo in un periodo di particolare
incertezza sull'andamento futuro dei tassi;
• preferisce non prendere subito una decisione
definitiva sul tasso;
• vuole poter adattare il tasso del mutuo alle future
condizioni del mercato
• ha delle previsioni concrete circa il suo futuro
economico e reddituale e quindi preferisce avere delle opportunità
differenti
IL TASSO CAPPED RATE È CONSIGLIABILE A CHI:
• vuole mantenere la flessibilità del tasso variabile
limitandone i rischi;
• non vuole rinunciare alla garanzia di un tasso fisso
senza però sopportarne i maggiori costi.
IL TASSO BILANCIATO È CONSIGLIABILE A CHI:
• ha una maggiore conoscenza delle dinamiche dei tassi
d'interesse;
• vuole personalizzare il tasso del mutuo sulla base
delle proprie preferenze tra i tassi d'interesse;
• cerca il miglior equilibrio tra le caratteristiche
del tasso fisso e del tasso variabile.
Infine, alcune Banche, indipendentemente dalla scelta
del tipo di tasso, offrono degli interessi "promozionali" molto bassi
per un periodo iniziale, con lo scopo di attrarre più clienti. Il
tasso applicato in questo periodo iniziale (generalmente tre-sei mesi,
fino anche a due anni) è solitamente detto "tasso d'ingresso".
Terminato tale periodo viene applicato il tasso normale (detto "tasso
a regime"), che è più elevato, fisso o variabile che sia.
I COSTI DEL MUTUO
Il primo indicatore da guardare è l’ISC (Indice
Sintetico di Costo), che comprende tutti i costi del mutuo (tasso,
spread e tutte le spese): più basso è l’ISC, più conveniente è
l’offerta. Esso comprende anche un altro importante valore da
considerare nella scelta: lo spread, cioè la percentuale applicata
dalla banca al momento dell’accensione (che si somma all’euribor o
all’irs) e che resta fissa per tutto il finanziamento. Sono molti gli
elementi che compongono concretamente il conto finale dell'intero
investimento poiché il prezzo dell'immobile è solo una delle tante
spese. A questo proposito, qui di seguito puoi trovare un utile
promemoria, che elenca i costi propri dell’immobile e i costi relativi
al mutuo:
1. costi relativi all’immobile:
- Prezzo dell'immobile
- Provvigioni all'agenzia immobiliare, se e quando
coinvolta nella compravendita
- Imposta di Registro pari al 3% del valore dichiarato
se l'acquisto riguarda la prima casa (cui si
aggiungono le imposte catastali e ipotecarie calcolate
in cifra fissa pari a 129,11 euro ciascuna, per un
totale complessivo di 258,22 euro); tasse che
ammontano al 10% del valore (7% imposta di registro, 2%
imposta ipotecaria, 1% imposta catastale) negli altri
casi
- Parcella del notaio, proporzionata al valore
dell'immobile
- Spese per i nuovi contratti di fornitura telefono,
gas ed energia elettrica
- Spese di trasloco ed eventuali interventi interni
per gli adattamenti della casa alle proprie esigenze
2. costi relativi all’accensione del mutuo
- Spese bancarie di istruttoria necessaria
all'erogazione del mutuo
- Spese di perizia tecnico/estimativa per valutare la
casa
- Imposta Sostitutiva pari allo 0,25% dell'importo
finanziato
- Costo della copertura assicurativa sull'immobile
dato in garanzia alla banca.
- Spese per l’iscrizione ipotecaria
Ogni banca fissa questi costi in base alla propria
politica commerciale.
In sostanza, la scelta del mutuo ottimo dipende
dalle nostre esigenze, dalle nostre aspettative sui tassi di
interesse, dalla nostre aspettative in termini economici futuri, dal
nostro reddito attuale e dalla nostra possibilità di spesa, attuale e
futura, nonchè dalla voglia di poter o voler rischiare un costo
maggiore per risparmiare! |