Richieste prestiti finanziamenti finanza economia mutui
 
Indice  NEWS  Prestito Casalinghe  Finanziamento Pmi  Prestito Lazio  Mutuo prima casa  Duttilio Agos   Vacanze  Assicurazioni   Mutuo a Tasso variabile e rata fissa
Borsa Italia     PIL    Cambio Dollaro     Finanziaria      Azioni e Obbligazioni      Teorie Economiche    Richiesta finanziamento  Prestito realizza   Scegli Arancio!    Ristrutturazione Casa  MUTUI   AZIENDE  ECONOMIA  FINANZA    ENERGIA    BANCA   ASSICURAZIONI   FONDI   FINANZIAMENTI  GLOSSARIO

Link

Mutuo acquisto casa

Mutuo online

Tasso Agevolato

Fondo Perduto

Mutuo 100%

Finanziamento rapido

Finanziamento Mutuo

Finanziamenti:

MUTUI CASA

 

  Mutui, Prestiti, Finanza, ed Economia, editoriale

Notizie sulla finanza, sui mutui delle banche, sui mutui online, sui prestiti personali e sull'economia. 


 

 

07 novembre, 2007




 
 

Indice dei prezzi al consumo (IPC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, Indice dei prezzi all'ingrosso (IPI)

 

 

 

 

  Quali sono i MUTUI maggiormente convenienti offerti dalle banche?  Meglio un mutuo a tasso fisso o una a tasso variabile?ENTRA
   
  LA MONETA E GLI AGGREGATI MONETARI M1 M2 e M3

E' impossibile immaginare un sistema economico moderno funzionare senza l'uso della moneta o di qualcosa di molto simile ad essa. Il ruolo principale della moneta è separare i momenti dell'acquisto e della vendita dei beni; in un

immaginario sistema di baratto, in cui non vi sia moneta, ogni transazione richiede uno scambio di beni (e/o servizi) per entrambi i contraenti. Gli esempi delle difficoltà che si incontrano con il baratto sono infiniti: l'economista che vuole tagliarsi i capelli deve trovare un barbiere che voglia ascoltare una lezione di economia; un coltivatore di noccioline, che desidera un vestito, deve trovare un sarto che voglia noccioline, e così via: Senza moneta i moderni sistemi economici non potrebbero funzionare; in quest'ambito la moneta è un mezzo di scambio e questa è la sua funzione fondamentale. Le altre principali funzioni della moneta sono: riserva di valore, unità di conto, misura per i pagamenti differiti. Una riserva di valore è un'attività finanziaria che mantiene il suo valore nel tempo. Un individuo che possiede una riserva di valore, dunque, può utilizzare quell'attività finanziaria per fare acquisti nel futuro. L'unità di conto è l'unità con cui sono quotati i prezzi e fatti i conti. I prezzi sono calcolati in lire e le lire sono le unità con cui viene misurato lo stock di moneta. L'unità monetaria, infine, è usata come misura per i pagamenti differiti nelle transazioni di lungo periodo, come ad esempio i prestiti. Esistono diverse definizioni di moneta che vanno da una maggiore verso una minore liquidità, muovendosi da M1 a M2 (aggregati monetari): un'attività è tanto più liquida quanto più rapidamente e senza costi può essere usata come mezzo di scambio.

La moneta è una passività emessa da un intermediario finanziario. Possiamo individuare due tipi di moneta e, corrispondentemente, due tipi di intermediari finanziari capaci di crearli: i biglietti di banca, creati dagli istituti di emissione, e i depositi, creati dalle banche. I biglietti di banca, o banconote, costituiscono la moneta avente corso legale. Dopo una fase nella quale avevano convissuto molteplici istituti di emissione, si è passati a un'altra fase nella quale la funzione di emissione viene esercitata -per concessione governativa, prima, per legge, poi- in regime di monopolio. I depositi bancari sono il secondo tipo di attività finanziaria assurto al ruolo di moneta. In questo caso, la natura di moneta è la conseguenza di un'accettazione tuttora del tutto fiduciaria, non imposta da un'autorità esterna. La circolazione dei depositi bancari -necessaria per l'assolvimento del ruolo di moneta- è assicurata dall'assegno, nonché dal giroconto. In aggiunta ai depositi negli anni più recenti sono state create, dalle banche o da altri operatori, nuove passività che hanno assunto anch'esse rilievo per il loro elevato grado di liquidità e che si possono, pertanto, far rientrare nel concetto di moneta. Si tratta, con specifico riferimento all'Italia, della raccolta bancaria "pronti contro termine", dei certificati di deposito bancari, delle accettazioni bancarie, dei buoni ordinari del Tesoro (BOT) e dei buoni del tesoro in ECU (BTE). L'innovazione è in qualche misura da ricollegare al tentativo degli operatori privati di sfuggire a restrizioni o imposizioni di obblighi, come ad esempio il vincolo della riserva obbligatoria e il massimale degli impieghi. In altri casi corrisponde alla creazione di ulteriori strumenti di liquidità capaci di migliorare la performance del sistema finanziario, in quanto più confacenti alle preferenze degli operatori.

Il ruolo degli operatori pubblici nella creazione di nuovi strumenti di liquidità -e, più in generale, di nuove passività finanziarie- è di una qualche rilevanza, non soltanto per le ampie emissioni da parte del Tesoro di titoli a breve (BOT soprattutto, ma anche BTE) e, nel 1993 e 1994, di titoli a medio e lungo termine, ma anche per il ricorso della Banca d'Italia a operazioni pronti contro termine al fine di regolare la liquidità: si tratta di operazioni temporanee in titoli, consistenti in vendite di titoli a pronti da parte di un soggetto a un altro e nel contestuale acquisto a termine degli stessi titoli da parte del primo operatore.

I certificati di deposito sono titoli trasferibili, rappresentativi di depositi a scadenza vincolata, emessi da banche o istituti di credito speciale. Se emessi dalle banche e aventi determinate caratteristiche, godono di una remunerazione più elevata sulla relativa riserva obbligatoria e, se hanno scadenze non inferiori ai 18 mesi, sono esclusi dall'obbligo di riserva.

Le accettazioni bancarie, ossia cambiali tratte spiccate da un cliente su una banca, non costituiscono una vera novità, essendo da tempo utilizzate. Tuttavia, è a partire dalla metà degli anni settanta che sono state impiegate piuttosto ampiamente in Italia , come sostituti di altre forme di credito bancario, per eludere le norme che imponevano un limite alla crescita degli impieghi. L'esistenza di questi nuovi strumenti di liquidità, in aggiunta alla gamma di passività liquide già esistenti, ha reso necessario inoltre molteplici concetti di moneta. Attualmente si distinguono nel nostro paese quattro aggregati monetari.

1. M1: circolante, conti correnti liberi bancari e postali, assegni circolari, vaglia cambiari e depositi in conto corrente presso il Tesoro.

2. M2: M1, certificati di deposito bancari, depositi bancari a risparmio e in conto corrente vincolati, libretti postali.

3. M2 estesa: M2, depositi presso filiali estere di banche italiane.

4. Attività liquide del settore non statale: M2, raccolta bancaria pronti contro termine, buoni postali fruttiferi, BOT e BTE, certificati di deposito emessi dagli Istituti di credito speciale (ICS), accettazioni bancarie.

La base monetaria

La base monetaria o moneta ad alto potenziale comprende tutte le passività a vista emesse dalle autorità monetarie nonché quelle prontamente trasformabili in esse. Nel nostro paese la base monetaria comprende attualmente biglietti e monete della Banca d'Italia e del Tesoro, nonché depositi presso la Banca d'Italia del settore non statale e delle aziende di credito e il margine disponibile in conto anticipazione ordinaria con la Banca d'Italia. La base monetaria risponde, anzitutto, all'esigenza del sistema bancario di mantenere riserve libere nonché di adempiere all'obbligo di costituzione della riserva obbligatoria; inoltre, poiché la base monetaria comprende la moneta legale, essa serve anche al pubblico (ossia, al settore non bancario) come scorta di circolante. Gli impieghi (che costituiscono la domanda) della base monetaria sono, dunque, presso le banche (come riserva libera e obbligatoria) e presso il pubblico (come scorta di circolante). I canali o le fonti attraverso i quali la base monetaria viene creata -che ne definiscono l'offerta- sono, invece, individuati con riferimento ai settori istituzionali che fungono da contropartita alle operazioni di credito della Banca centrale.

1. Estero.

2. Tesoro.

3. Banche.

4. Altri settori.

1. La Banca centrale crea base monetaria in contropartita con il settore "Estero" quando acquisisce riserve ufficiali (oro e valute convertibili), che costituiscono un credito concesso a tale settore o comunque un'attività (l'oro) utilizzabile nei rapporti con esso. In definitiva, ciò accade quando la bilancia dei pagamenti presenta un avanzo.

2. Attraverso il canale "Tesoro" si crea base monetaria, in quanto il Tesoro stesso emette monete (e/o biglietti), e la Banca centrale eventualmente può concedergli credito attraverso acquisto di titoli di Stato sul mercato primario (ossia, con l'acquisto di titoli all'emissione) o secondario (ossia, con l'acquisto di titoli già in essere e inizialmente sottoscritti da altri) nonché mediante il conto corrente di Tesoreria e anticipazioni straordinarie.

3. Quando si pone come "banca delle banche", la banca centrale crea base monetaria attraverso il canale "Banche", rifinanziando il sistema creditizio mediante operazioni di risconto di cambiali o di anticipazioni su titoli.

4. Nel canale "Altri settori" sono comprese un insieme di operazioni residuali, come, ad esempio, acquisti di titoli non di Stato.

 
   

 

Finanza ed Economia Editoriale

Copyright TuttoSullaFinanza 2007

www.TuttoSullaNutrizione.com | www.tuttosullafinanza.com | http://digilander.libero.it/pierodamora/index.htm | Informazionelibera http://digilander.libero.it/tuttosullanutrizione/index.htm |  http://tuttosulgossip.blogspot.com/ | Google | Sole24 Ore | Yahoo finance | Milano Finanza