FINANZIAMENTI E PRESTITI: Italiani e
credito al consumo Gli italiani si sa, sono sempre più poveri
e il loro potere di acquisto reale sta diminuendo. Così, per non
rinunciare ai beni utili e futili della vita quotidiano, l'italiano
medio come tutti gli altri, si indebita ricorrendo ai prestiti e ai
finanziamenti per l'acquisto di beni più o meno personali.
Tale situazione ha generato negli ultimi anni un aumento nella
crescita del credito al consumo di circa il 14 percento su base annua,
al passo con molti Paesi europei e sopratutto con l'America che
storicamente è stata la prima a credere in tale forma di
sovvenzionamento.
In sostanza il credito al consumo,sotto forma di finanziamento o
prestito permette a noi italiani di comperare ciò che vogliamo senza
avere la disponibilità liquida per tale acquisto: i soldi li fornirà
una banca o una società specializzata nel credito al consumo che
anticiperà il nostro acquisto dietro un compenso che noi ridaremo in
piccole o medio rate spalmate nel tempo.
La cosa ancora più bella di noi italiani è che crediamo che alcuni
tipi di prestito o finanziamento ci vengano forniti senza alcun
guadagno da parte dell'ente erogatore; in pratica crediamo ancora
all'esistenza del tasso zero, che in pratica dovrebbe consistere
nell'assenza, nel finanziamento della parte di interesse, cioè della
parte che serve per remunerare la banca o la finanziaria del caso.
E' come se Voi andaste a lavorare gratuitamente! Impossibile.
Il tasso zero in realtà maschera delle condizioni contrattuali
particolari o al massimo può essere formulato per vendere beni
obsoleti o difficilmente vendibili. In realtà il tasso zero sui
prestiti e sui finanziamenti nasconde all'interno del prezzo del bene
il tasso di interesse, che sarà anche molto basso, ma che a noi sembra
non esistere. E quindi siamo maggiormente invogliati all'acquisto, a
tutto vantaggio delle società di credito al consumo e del negoziante
che ci ha venduto il bene.
Italiani Sveglia! |