INFLAZIONE: Andamento inflazione in
Europa Come va l'inflazione in Europa nelle ultime
settimane? Tutti noi ci siamo accorti dell'aumento del costo della
benzina ed in generale dell'aumento dei prezzi dei generi
alimentari, contribuendo così all'impoverimento delle famiglie non
solo italiane ma anche Europee. Vediamo quali sono le principali
cause di questa situazione attuale. Pericolo inflazione dietro
l'angolo anche per il settore bancario. Il surriscaldamento dei
prezzi è divenuto negli ultimi mesi il driver macroeconomico
principale a livello globale, andando ad affiancare e scalzare,
secondo alcuni economisti, i timori di un rallentamento
generalizzato del trend di crescita e la possibile entrata in
recessione degli Stati Uniti. Un mix di fattori potenzialmente in
grado di intaccare la dinamica degli utili di diversi settori,
compreso quello finanziario, quest’ultimo già alle prese con i
minori introiti dovuti ai lasciti negativi della crisi subprime. Lo
shock inflazionistico a cui stiamo assistendo è frutto
principalmente dell'inarrestabile ascesa dei prezzi di petrolio,
materie prime in generale e commodities agricole in particolare. In
attesa dei dati definitivi in arrivo nelle prossime settimane, i
dati preliminari di maggio sull'inflazione in Eurolandia hanno fatto
scattare nuovamente il campanello d'allarme dopo la frenata di
aprile. I prezzi al consumo hanno evidenziato a maggio, secondo i
dati preliminari, una nuova piccola impennata portandosi a +3,6% su
base annua, in aumento dal +3,3% di aprile. Ma il punto di snodo
principale nei prossimi mesi sarà la durata di questa spirale
inflazionistica e le mosse che porteranno avanti le autorità di
politica monetaria, dalla Bce alla Fed, passando per le banche
centrali di paesi emergenti quali Cina e India alle prese con un
maggiore surriscaldamento dei prezzi. Banche, minacce sia nel breve
sia nel medio termine. La variabile inflazione è in grado di
cambiare le carte in tavola sul mercato azionario, modificando le
prospettive per i singoli settori. E le scelte di investimento
andranno a privilegiare quelli meno esposti al rischio inflazione,
penalizzando invece i settori non al riparo dai contraccolpi
negativi del caro prezzi. Tra questi figura il settore bancario e i
finanziari in generale, la cui profittabilità “reale” è solitamente
messa a dura prova in periodi di deciso surriscaldamento dei prezzi.
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