ECONOMIA: La Scienza delle Finanze
Tra gli obiettivi della Scienza delle Finanze, hanno particolare
importanza:
La definizione dei criteri da applicare nella valutazione della bontà
e dell’efficacia delle varie misure di intervento pubblico. Tale
obiettivo rientra nell’ “APPROCCIO NORMATIVO” (“Design della Policy”)
della Scienza delle Finanze, il quale, dati certi presupposti
ideologici, cerca di realizzare il modo migliore per realizzare
l’intervento pubblico (es. scelta delle forme di imposta da applicare;
definizione del livello ottimale di spese pubbliche e del livello
ottimale di aliquote d’imposta e tariffe);
L’individuazione delle risposte del settore del privato alle
sollecitazioni del settore pubblico;
Identificare le forze politiche e sociali che hanno condotto
all’attuale struttura del settore pubblico;
Individuare le determinanti del comportamento delle varie
istituzioni pubbliche.
Questi ultimi tre punti riflettono invece l’ “APPROCCIO POSITIVO”
(“Design della Policy”) della Scienza delle Finanze, cioè l’analisi
del settore pubblico come effettivamente agisce (e non come dovrebbe
in base a considerazioni di efficienza ed ottimalità, che rientrano
nell’approccio normativo): il “GOVERNO” è studiato nei suoi
comportamenti e nei suoi effetti sull’intero sistema economico
(“Analisi della Policy”) come un agente economico, allo stesso modo
delle famiglie e delle imprese.
La distinzione metodologica tra approccio normativo e positivo è molto
controversa, anche se risulta utile ai fini espositivi. Essa riflette
quella che contrappongono sul piano teorico:
I fautori dell’approccio Welfarista, che usano le funzioni del
benessere sociale (Teoria normativa),
I fautori dell’approccio volontaristico-contrattuale della public
choise (Teoria positiva). |