DPEF 2008: Documento di Programmazione
Economico Finanziaria 2008-20011 Il Presidente del Consiglio
dei Ministri, Romano Prodi ha emesso il documento di Programmazione
Economico Finanziaria per gli anni che vanno dal 2008 al 2001. Il DPEF
riguarda gli obiettivi economici su un periodo più lungo (5 anni)
rispetto alla legge finanziaria che invece riguarda un solo anno.
Nell'introduzione al Documento di Programmazione Economico Finanziaria
di ROmano Prodi, il presidente del consiglio dei Ministri afferma che
l'anno scorso è stato un anno duro per il quale bisognava intervenire
duramente per ripristinare una situazione che andava deteriorandosi.
Grazie agli sforzi compiuti nel 2006 il governo è riuscito ad
abbassare la disoccupazione, è aumentata la stabilità dei prezzi e
quindi si è riuscita a contenere l'inflazione, così come previsto da
Maastricht, e si stanno facendo sforzi per diminuire il cuneo fiscale
in modo da incoraggiare maggiormente le aziende ad investire e a
contribuire all'occupazione nazionale e al prodotto interno lordo.
Inoltre il governo ha contribuito al sostegno delle aree del nostro
Paese che più erano disagiate, come il mezzogiorno, destinandovi molte
risorse per lo sviluppo, ed inoltre sono stai rispettati tutti gli
impegni presi in ambito europeo. Tuttavia, afferma Prodi che c'è
ancora molto da fare e che l'obiettivo del governo sarà quello di
trasformare la crescita ciclica dell'Italia in una crescita stabile e
costante così come altri Paesi stanno vivendo già da parecchi anni.
Sopratutto se paragonati al resto d'Europa, si vedono subito i difetti
dell'economia Italiana che poco concorrenziale al suo interno,
sopratutto per quanto riguarda i servizi di massa, investe poco nelle
nuove tecnologie, relegandoci ad essere sempre dei follower (nel
migliore dei casi) rispetto alla concorrenza d'oltre Alpe. Tutte
variabili importantissime per lo sviluppo sociale e per quello
dell'economia che vive in una sorta di limbo tutto suo. Proprio
verso tali obiettivi si muove il Documento di Programmazione Economica
Finanziaria per i prossimi cinque anni: snellimento e svecchiamento
delle pubbliche amministrazioni per renderle più competitive,
miglioramento delle infrastrutture e dei sistemi scolastici ed
universitari, ad investire sulle fonti alternative di energia, visto
anche che il nostro Paese ha delle opportunità sotto questo punto di
vista molto elevate e quindi cercare di svincolarsi dal domino
energetico che proviene dall'estero. Altro punto che verrà toccato
nel DPEF sarà quello del sommerso e del nero che in Italia tocca
record mondiali. L'evasione fiscale in Italia ha un ordine di
grandezza del 15%, un'enormità che deve assolutamente ridursi,
impegnandosi ogni giorno contro le aziende che cercano di non pagare
le tasse. Inoltre continua Romano Prodi, l'Italia ha il grande peso
di un Debito Pubblico tra i più grandi di Europa (forse il più grande)
e ciò deve farci capire che bisogna continuare a controlare
maggiormente la spesa e a ridurla, evitando gli sprechi inutili
sopratutto a carico delle amministrazioni pubbliche. Questi sono i
tratti salienti dell'introduzione al Documento di Programmazione
Economica e Finanziaria redatto dal presidente del consiglio Romano
Prodi.
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