FINANZA: Crisi e Vigilanza
La crisi finanziaria che stiamo attraversando dall’agosto del 2007 è
stata affrontata con interventi coordinati di governi, banche
centrali e autorità di vigilanza su scale europea e globale. Questi
interventi, eccezionali per la natura degli strumenti utilizzati e
per la dimensione dell’impegno finanziario, specialmente nei paesi
maggiormente colpiti, hanno avuto come obiettivo immediato quello di
ripristinare il funzionamento del mercato interbancario, limitare
l’impatto sistemico della crisi nel sistema finanziario e contenere
gli effetti negativi sull’economia reale.
Fin dalle prime settimane della crisi si è sviluppata un’azione per
rivedere e rafforzare la regolamentazione e la vigilanza. Già
nell’ottobre del 2007 il Consiglio ECOFIN approvava una roadmap, che
prevedeva numerosi filoni di lavoro; a livello globale il G7 dava
mandato al Financial Stability Forum (FSF) di analizzare le cause
della crisi e di formulare concrete proposte d’intervento. Il
rapporto del FSF dell’aprile 2008 contiene una serie di
raccomandazioni, alla cui attuazione stanno lavorando tutti i
comitati di vigilanza, globali ed europei, e le autorità nazionali.
Con l’aggravarsi della
crisi a seguito al fallimento di Lehman Brothers nel settembre dello
scorso anno si è diffusa tra le autorità come tra gli operatori
privati la consapevolezza della necessità di una revisione
complessiva del sistema regolamentare e di vigilanza. Al Vertice dei
Capi di Stato e di Governo del G20 tenutosi a Washington il 15
novembre scorso sono state ulteriormente messe a punto le priorità
di policy di una strategia globale. Alla prossima riunione del G20
di aprile si dovrebbe avere un quadro più definito del nuovo sistema
di regole che emergerà dall’esperienza della crisi.
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