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09 gennaio, 2009




 
 

Accensione Mutuo. Come fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi interessano. Una volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di finanziamento (concessione formale del mutuo). continua

 

 

   
   
 

FINANZA: Certificati finanziari a Capitale protetto

E’ una delle categorie di investimento che ha avuto maggior successo negli ultimi anni. La struttura prevede la presenza di più di una componente, nella maggior parte delle situazioni sole opzioni. Il funzionamento è più semplice rispetto alle obbligazioni strutturate, soprattutto perché il sottostante è meno complicato: un titolo, un indice, una materia prima, un paniere di indici o azioni che difficilmente supera le 5 unità. Ulteriore elemento positivo è l’elevato numero di mercati sui quali è possibile investire, dalle tradizionali azioni fino agli indici di mercati emergenti, alle materie prime. In alcuni casi, in special modo quando la protezione del capitale nominale offerta è totale, l’emittente prevede la presenza di un Cap, un limite massimo il guadagno per il possessore del certificato. Eventuali sovraperformance del sottostante verranno perse.

Il Cap può dunque rivelarsi un elemento limitante per l’investimento del risparmiatore ed è bene considerare a che livello sia posto e che rendimento massimo il certificato potrà dare a scadenza. Anche perché con i certificati si rinuncia ai dividendi eventualmente distribuiti dal sottostante. Facendo un’ipotesi esplicativa, un Equity Protection con Cap al 122% su Eni della durata di tre anni, a fronte di una performance massima in caso di andamento rialzista del titolo pari al 22% impone la rinuncia a un dividendo annuale che, attualmente, si attesta sopra il 5%. Su tre anni ciò equivale al 15% circa e la differenza tra le due alternative si assottiglia, con la convenienza finale che dipenderà dall’andamento positivo o negativo delle quotazioni di Borsa di Eni.


Naturalmente non tutti i sottostanti distribuiscono dividendi così elevati. I certificati godono di maggiore liquidità rispetto alle obbligazioni strutturate e vengono quotati su mercati regolamentati. La garanzia del capitale vale solo a scadenza, mentre durante la vita del certificato la quotazione dipenderà dall’andamento, positivo o negativo del sottostante. Tuttavia in caso di discesa le quotazioni del certificato caleranno in misura percentuale minore rispetto al sottostante stesso, guadagnando meno in caso di rialzo. Il rischio emittente è presente anche in questo caso, sebbene le istituzioni che lanciano questi prodotti siano grandi banche con grado di affidabilità estremamente elevato. Esistono anche certificati di investimento che offrono una protezione solo parziale del capitale investito, solitamente non inferiore all’80%, o che legano la protezione all’andamento del sottostante nel corso della vita del certificato stesso, con la protezione che si annulla al raggiungimento di determinati livelli prestabiliti di quotazione.

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