MUTUI: Calcolo rata Mutuo
Ammortamento significa estinzione graduale di un debito. Stabiliti
il termine durante il quale il debito deve essere pagato ed i periodi
di tempo per il pagamento delle singole rate (mese, trimestre,
semestre), si calcola il relativo interesse a scalare. Ognuna delle
rate viene così ad essere comprensiva di capitale e interessi. Il
progetto di estinzione dei debiti effettuato secondo i suddetti
criteri si chiama piano di ammortamento. Di solito, i piani di
ammortamento sono formati con rate mensili o trimestrali di importi
uguali: la quota di interesse, in ognuna di esse comprese, viene a
mano a mano a diminuire in relazione alla graduale riduzione del
capitale per effetto del pagamento delle rate precedenti. Di
conseguenza, il rapporto fra i due elementi che compongono le singole
rate varia continuamente e la riduzione del capitale avviene in modo
progressivo. Esistono "tabelle" che, dato il periodo di tempo entro il
quale il debito deve essere estinto e determinato il tasso di
interesse, indicano l'ammontare delle singole rate per ogni milione di
capitale.
Vi sono diverse tipologie di ammortamento di mutuo. Il
più comune è il piano di "Ammortamento alla francese" e comporta una
rata costante nel tempo. Meno frequenti sono i piani ad "Annualità
decrescenti" o ad "Annualità crescenti".
LE RATE
Le rate rappresentano le parti in cui viene divisa la
quantità di interessi e capitale dovuta. Le rate vanno versate a
intervalli determinati e per lo più uguali nel tempo: rate mensili,
trimestrali, semestrali. Ogni rata ha dunque due componenti:
restituzione di parte del capitale e pagamento degli interessi. In un
piano di ammortamento tradizionale, la rata rimane costante, mentre le
due componenti variano. Inizialmente si pagano soprattutto interessi,
a mano a mano che il capitale viene restituito, l'ammontare degli
interessi diminuisce e la quota di capitale aumenta. Il puntuale
pagamento della rata è un momento importante nella vita del mutuo,
perché il ritardato o il mancato pagamento fa scattare l'applicazione
degli "interessi di mora"; non solo, ma la Banca può invocare il
ritardato pagamento come causa di risoluzione del contratto quando
questo si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. Si
ha "ritardato pagamento" quando una rata viene pagata tra il 30° ed il
180° giorno dalla scadenza della rata. |