INGHILTERRA:ANDAMENTO ECONOMIA E CREDITO
AL CONSUMO NEL REGNO UNITO Gli
Stati Uniti stanno attraversando ormai da questa estate una crisi
economica che in molti pensano potrà sfociare in recessione. La crisi
è scaturita con la scoperta dell'insolvenza di coloro che hanno acceso
i mutui subprime americani, facendo cominciare a vacillare la
banche e le finanziarie che non riuscivano più a controllare il
credito uscito. Insieme a questo evento, il dollaro ha poi subito
forti perdite sopratutto nei confronti dell'euro. Tutte le economie
mondiali legate al dollaro e sia quelle indipendenti da esso hanno
avuto forte paura per una propagazione della crisi all'interno del
proprio paese. Anche l'Italia ha temuto tale crisi economica, anche se
le sue basi economiche sono state molto salde. Vediamo adesso cosa è
successo in Inghilterra.
Nel Regno Unito l’attività economica ha continuato a
espandersi a un ritmo sostenuto nel terzo trimestre (2,7 per cento in
ragione d’anno), sospinta dalla forte crescita dei consumi (4,4 per
cento) e degli investimenti fissi delle imprese (8,2 per cento). Negli
ultimi mesi del 2007, tuttavia, il quadro congiunturale è peggiorato.
Nel mercato delle abitazioni si è registrata una repentina inversione
di tendenza dei prezzi, che dopo essere cresciuti a un ritmo medio
annuo del 7 per cento nei primi dieci mesi dell’anno, in novembre e in
dicembre sono calati rispettivamente dello 0,8 e dello 0,5 per cento
sul mese precedente. In risposta a questi sviluppi, e in presenza di
un rialzo contenuto dell’inflazione (al 2,1 per cento in novembre),
all’inizio di dicembre la Banca d’Inghilterra ha ridotto di un quarto
di punto percentuale il tasso di riferimento; gli operatori scontano
una ulteriore riduzione nei primi mesi del 2008. In parte per riflesso
di queste attese, negli ultimi tre mesi il cambio della sterlina si è
deprezzato del 7 per cento rispetto all’euro, del 6,5 per cento in
termini effettivi nominali.
Estratto da Bollettino Economica Banca Italia
Gennaio 2008. |