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Intrigo
- Bollente Non credo esistano cose più appaganti che tornare da un concerto di qualche
artista locale stringendo tra le mani il suo CD autoprodotto.
Innanzitutto simile fatto non può che significare che abbiamo assistito
ad un concerto d’ottimo livello. Poi ci troveremo ad ascoltare il
frutto di un lavoro che sottintende passione, amore per la musica e
coraggio nel mettersi in discussione. |
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Luca
Francioso - Argile Proprio alcuni giorni fa, finivo una mia
recensione evidenziando che, in fondo, esistono solamente due generi di
musica: quella buona, che dura nel tempo, e quella meno buona, che dura
solamente l’effimero spazio di una stagione. |
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Sit
Back - il nuovo disco di Roberto Dalla Vecchia
E’ con un misto di emozione e di soggezione che mi accingo a recensire “Sit Back”, ultimo lavoro del chitarrista vicentino Roberto Dalla Vecchia. Emozione perché Roberto è un “ragazzo di quartiere”, uno di noi, uno che frequentava la nostra stessa scuola, la stessa società sportiva, le stesse persone….. Soggezione perché sto parlando di un artista di livello, che recentemente è stato premiato dalla prestigiosa testata giornalistica americana “Acoustic Guitar” per il miglior CD acustico autoprodotto del 2003 nell’ “ Homegrown CD Award”, selezione di talenti emergenti con partecipanti da tutto il mondo. Clicca sull'immagine per l'intera recensione |
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Pink
Floyd - The Dark Side Of The Moon
Qualche
mese fa, ero in vena di far perdere un po’ di tempo ad amici e
colleghi. Inaugurai così un piccolo sondaggio, tanto per innescare
qualche conversazione su argomenti che mi stimolano particolarmente:
- dimmi che disco porteresti con te su un’isola deserta (ammessa
solo una risposta). |
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Carole King - Tapestry In questi ultimi giorni mi capita di assistere involontariamente, in pratica ogni sera, ad una “soap opera” che appassiona in modo particolare mia figlia undicenne. Si tratta di “Una madre per amica”, uno spettacolo che non si discosta da altri programmi di quel tipo, che forniscono un intrattenimento leggero a innumerevoli famiglie mentre si prepara la cena. In questo caso però c’è un aspetto che ha immediatamente attirato la mia attenzione di amante delle dodici note: la sigla di apertura è la stupenda “Where You Lead” di Carole King, tratta da quel capolavoro che fu “Tapestry”. Clicca sull'immagine per l'intera recensione | |
The
Allman Brothers Band - Beginnings
Trattasi
di doppio album pubblicato originariamente nel lontano 1973 e che
raggruppava i primi due lavori in studio della band (“The Allman
Brothers Band” ed “Idlewild South”) risalenti a qualche anno
prima. Il riascolto di questa superba raccolta ci consente di acquisire
un quadro molto verosimile dell’esplosivo potenziale di questo gruppo,
che cattura in particolare il nostro interesse per la presenza di due
chitarristi di elevato spessore: Duane Allman, ritenuto il vero profeta
dell’uso dello slide e Dicky Betts. Clicca sull'immagine per l'intera recensione |
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Free
- Live Questa
importante incisione datata 1971, coglie questo valido gruppo inglese in
un momento di grazia. La scaletta originale comprende quasi tutti i
brani più importanti del
gruppo, suonati in maniera particolarmente convincente.. La
riedizione su Cd del 2002 ci regala peraltro ulteriori sette brani, di
cui due diverse versioni live delle celeberrime “All right now” e
“Mr Big” ed una differente versione in studio di “Get Where
I Belong”, bella canzone originariamente scartata dalle sessions di
“My Brother Jake”.
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Lynyrd
Skynyrd - Pronounced leh-ner sken-nehr
Correva l’anno 1973, epoca in cui stavo
abbandonando i calzoncini corti, quando una sera arrivò a casa Tom, un
militare americano di stanza a Vicenza che aveva socializzato con i miei
genitori, regalandoci questo disco di uno strano gruppo mai sentito
prima. |
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Van
Der Graaf Generator - 68/71
Antologia uscita nel 1972, che rappresenta
un convincente riassunto dei primi anni di attività del gruppo inglese,
che è ricordato dagli appassionati come uno dei più importanti alfieri
del movimento “progressive”, al fianco di King Crimson, Yes, Genesis
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The
Rolling Stones - Sticky Fingers
E’
uno dei dischi di maggior successo dei Rolling Stones, colti qui in un
vero momento di gran fulgore creativo. Innanzi tutto va rimarcata la
qualità delle canzoni, tra le migliori che la coppia Jagger-Richards
abbia mai scritto: “Brown Sugar” – uno tra i più riusciti riff
del rock’n’roll, “Sway”, “Wild Horses”, una delle più belle
ballate in assoluto. E poi “You gotta move, “Bitch”, “I got the
blues” (grade blues), “Sister Morphine”, “Dead Flowers”
“Moonlight Mile”, non esiste un momento sotto tono che sia uno.
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The
Beatles - 1962/1970 - 1967/1970
Trattasi di due
doppie compilation caratterizzate dalle copertine pressoché identiche
ma differenti nel colore, rosso appunto per quella dedicata al periodo
intercorrente tra gli esordi e l’esplosione della “beatlemania”;
blu per il disco dedicato agli ultimi anni, quelli della maturità. E
quest’aspetto è peraltro confermato dall’aspetto dei quattro
“scarafaggi” nelle foto di copertina: giovani e puliti nella rossa quanto piacevolmente vissuti
nella blu.
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Pensieri
di guerra - Vicenzalive per Emergency
VicenzaLive
è un progetto nato circa due anni fa con lo scopo di informare e
diffondere la cultura della musica dal vivo nella provincia di Vicenza e
dintorni. Il sito www.vicenzalive.it
accoglie numerosissime informazioni sui gruppi attivi, in zona,
corredate di schede tecniche, date e quant’altro. Recentemente Elena,
Marco, Daniele e Devis, redattori del portale, hanno”partorito”
quest’interessante iniziativa, che ha coinvolto dodici artisti/gruppi
vicentini, che in questo Cd esprimono.........Clicca
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The
Commitments - Original Soundtrack
Attraversavamo
uno di quei periodi un po’ così..., con troppe giornate uguali tra di
loro, quando il mio collega ed amico GIEC mi disse: |
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Bluesmakers
- Blues for Stevie - a tribute to Stevie Ray Vaughan Opera
di esordio di questa amata band nostrana, che propone appunto un
efficace tributo alla musica del compianto Stevie Ray Vaughan. Perizia
esecutiva e grinta a piene mani fanno di questo disco un "must have"
per gli appassionati. Ma consiglio soprattutto la dimensione Live, dove
Marco Friso, Federico Malaman, Marco Carlesso e Gianni Corrado vi
faranno capire che cosa significa "vivere" il blues elettrico.
Clicca sull'immagine per la recensione di un recente concerto della band! |
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Fabrizio De Andrè - In Concerto (1999) - In Concerto vol 2 (2001) Arrivai a conoscere ed apprezzare l'opera di Fabrizio De Andrè in colpevole ritardo. Nei primi anni di formazione del mio gusto musicale mi ero convinto, senza il doveroso approfondimento, che il nostro fosse un cantautore intellettuale che voleva fare il "Bob Dylan", con una musicalità tendente al nulla. Troppo lontano dai miei interessi, all'epoca pesantemente condizionati dal "progressive" con qualche spruzzata "hard" e comunque in lingua assolutamente e rigorosamente inglese. Questo pregiudizio mi avrebbe accompagnato per tempo, anche in occasione del mitico live con la PFM. Clicca sull'immagine per l'intera recensione |