ROBERTO DALLA VECCHIA – SIT BACK |
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E’ con un misto di emozione e di soggezione che mi accingo a recensire “Sit Back”, ultimo lavoro del chitarrista vicentino Roberto Dalla Vecchia. Emozione perché Roberto è un “ragazzo di quartiere”, uno di noi, uno che frequentava la nostra stessa scuola, la stessa società sportiva, le stesse persone….. Soggezione perché sto parlando di un artista di livello, che recentemente è stato premiato dalla prestigiosa testata giornalistica americana “Acoustic Guitar” per il miglior CD acustico autoprodotto del 2003 nell’ “ Homegrown CD Award”, selezione di talenti emergenti con partecipanti da tutto il mondo. Trascorrere qualche minuto con Roberto, significa rendersi conto che parole come “genuinità”, “spontaneità” e “disponibilità” hanno ancora un significato di questi tempi. |
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Allievo del mitico Beppe Gambetta, e grande appassionato della musica folk-nordamericana, la cui influenza “impregna” profondamente il primo lavoro discografico “Open Space” del 1998, Roberto dimostra in Sit Back di aver allargato i suoi orizzonti, metabolizzando compiutamente il linguaggio dei migliori interpreti di flat e finger-picking e realizzando una fusione con suggestioni mediterranee e nord europee. Il disco si articola in dieci brani, tutti di sua composizione ad eccezione del medley “Fisher’s hornpipe - Scotland” e vede la fidata Taylor protagonista quasi esclusiva; il nostro solista è peraltro coadiuvato in un paio di pezzi ("Sultry night" e "Fly High") dal sussurrato basso acustico di Toni Moretti, mentre in "Whispering Grove" ed in "Sultry Day" (tra le mie preferite) brilla il lirico accompagnamento del violoncello di Stefania Cavedon. Gli appassionati di chitarra non potranno non apprezzare la delicatezza e pulizia di tocco che caratterizza tutto il disco, il sapiente uso di accordature aperte od alternate (peraltro tutte esaustivamente descritte nelle note interne della copertina) e soprattutto le meravigliose intenzioni dinamiche (finalmente qualcuno che ci ricorda che la chitarra è uno strumento che può essere suonato piano e forte…). I non musicisti potranno invece lasciarsi avvolgere dalle stupende linee melodiche che si dipanano in tutti i dieci brani; chiudendo gli occhi realizzeranno finalmente che si può vivere per qualche minuto o per qualche millennio con il cellulare spento, o evocare l’emozione di un prato in montagna al disgelo, o la sensazione della sabbia calpestata dai piedi nudi in una passeggiata in riva al mare in primavera….. Sit Back è un ascolto che, unitamente a contenuti tecnici di prim’ordine, ci regala veramente momenti di serenità. Caldamente consigliato a tutti. Indistintamente. Per ulteriori informazioni sull’attività e sulla carriera dell’artista, visitate l’url www.robertodallavecchia.com. Il
disco è altresì acquistabile sul sito www.fingerpicking.net By
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