THE COMMITMENTS – ORIGINAL SOUNDTRACK
Attraversavamo
uno di quei periodi un po’ così..., con troppe giornate uguali tra di loro,
quando il mio collega ed amico GIEC mi disse:
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“ho io il film che fa per te; “The Commitments”!
–
“e che cosa avrebbe questo di speciale?” risposi scettico.
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“semplice: una band scalcagnata, tre belle g*****e, ottima musica e
Dublino sotto la pioggia!”
Il quadro era sicuramente
interessante; la sera stessa mi guardai il film e da quel momento, finalmente,
il manico delle mie chitarre vide un po’ meno polvere e qualche pentatonica in
più.
E’ riduttivo parlare del Cd, che recuperai prontamente,
e del film di Alan Parker senza ricordare il libro di Roddy Doyle
(autore emergente irlandese che peraltro trovo mooolto valido) che ha
ispirato l’opera. La storia descrive appunto la nascita, crescita, successo
e morte di una band di quartiere irlandese che proponeva “la musica
dei lavoratori, il soul”! Al di là della freschezza e godibilità della storia, il lavoro merita grande attenzione appunto per la stupenda colonna sonora, incentrata nella rivisitazione di alcuni classici del soul. I migliori interpreti sono infatti tutti ricordati, da Otis Redding (Mr. Pitful, Treat her right, Try a little tenderness – fantastica) a Wilson Pickett (Mustang Sally, In the midnight hour); da Aretha Franklin (Chain of fools, Do right woman do right man, I never loved a man) a Tina Turner (I can’t stand the rain) e Percy Sledge (The dark end of the street). |
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Da rilevare che gli arrangiamenti si caratterizzano per la loro qualità e leggerezza, le mitiche canzoni sembrano spogliate dal sapore datato che vela talvolta gli originali, acquisendo una linfa nuova. Ciò grazie soprattutto a grandi prove dei cantanti, Andrew Strong (quella testa di … di Decco) e delle splendide Angeline Ball (Imelda) e Maria Doyle (Natalie). |
In definitiva, un grande disco, che merita un posto in
ogni raccolta. Ascoltatelo, leggete il libro e soprattutto guardatevi il film;
l’unico rischio che correte sarà, il giorno successivo, di salutare i
colleghi di lavoro ringhiando “i’m gonna wait ‘till the midnight hour!!”.
E se per caso dopo aver visto il film vi viene voglia di
formare una soul band, provate a lasciare un post nei “contatti” o nel
“guest-book” di questo sito, non si sa mai…