I.N.R.I.  

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Pilato, scrisse un cartello e lo fece mettere sulla croce, C'era scritto: Gesù di Nazaret, il re dei Giudei. Molti lessero il cartello, perché il posto dove avevano crocifisso Gesù era vicino a Gerusalemme, e il cartello era scritto in tre lingue: in ebraico, in latino e in greco. Perciò i capi dei sacerdoti dissero a Pilato: “Non scrivere: Il re dei Giudei; scrivi che lui ha detto: Io sono il re dei Giudei" Ma Pilato rispose: “Basta; quello che ho scritto, ho scritto".

PUTTANA

testimonianza sull’immigrazione

Lilly lavora in un laboratorio di confezioni. La sua pelle è chiara ma l'accento da straniera tradisce le origini slave.  

La catena di lavorazione è impegnativa e succede a volte di litigare con le colleghe o di ricevere osservazioni.

Quel giorno Lilly è tornata a casa sconvolta: una donna le aveva detto con cattiveria: "Stai zitta, tu che sei stata una puttana!".

Come un giudizio dì condanna le veniva rinfacciata un’esperienza passata. Lilly non ha ancora raggiunto una personalità forte: il suo animo è delicato, fragile... Si è sentita umiliata più ancora dì quando era in strada.

L'ho abbracciata, tenendola vicino, tanto che i miei capelli asciugavano le sue lacrime.  

CHIAMATI PER NOME

testimonianza sull'immigrazione

Sentirsi chiamare per nome, soprattutto nei momenti in cui ti senti abbandonato e vivi una esperienza difficile, è certamente una sensazione molto bella di conforto.

Mentre con alcuni amici ero impegnato in un viaggio umanitario a Mostar, in Croazia, una telefonata sul cellulare ci avvisava che, al porto di Spalato c'era ad aspettarci una ragazza bosniaca: chiedeva di essere portata in Italia. Da alcuni giorni vagava nella città croata; grazie alle sue telefonate a nostri comuni amici, si era cercato di rincuorarla e alla fine si era studiato anche un “piano di recupero".

Noi però, di lei, sapevamo solo il nome: Samira.

Abbiamo viaggiato nella notte per raggiungere al più presto la città di Spalato: certo che era proprio una bella impresa trovare la ragazza giusta in un porto così grande!

Abbiamo percorso più volte la banchina prima di adocchiare, seduta al tavolino di un bar, la "nostra" ragazza.

Mi sono avvicinato e le ho detto: "Samira?". Lei ha sorriso ed è scoppiata in lacrime.

Oggi, Samira, vive in Italia; è sposata e ha un bambino di nome Denis.

PREGHIERA

Potessimo cantare queste parole...

suggeriscono una preghiera

e il desiderio di conoscere sempre meglio chi era Lui,

“Ed abbiamo riso di Lui, perché era diverso da noi

non abbiamo pensato che Lui era meglio di noi

non abbiamo capito che Lui era meglio di noi.

Quando quella sera arrivò

Lui sorrise a tutti però non ci fu nessuno di noi che lo guardò.

E pensare che Lui morì, morì per noi.

Ed ora voi chiedete a me: chi era Lui?

Dopo duemila anni voi non sapete ancora chi era Lui.

Dopo tutto quello che Lui ha fatto per noi

ora voi chiedete a me chi era Lui”.

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