GESÙ PREGA NEL GETSEMANI
Ti
adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento
il mondo. Dal
Vangelo secondo Luca Gesù
uscì e andò verso il monte degli Ulivi e i suoi discepoli lo accompagnarono.
Quando giunse sul posto disse loro: “Pregate per resistere nel momento della
prova" Poi si allontanò da loro alcuni passi, si mise in ginocchio e pregò
così: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice di dolore. Però non sia
fatta la mia volontà, ma la tua". In
quel momento di grande tensione pregava più intensamente e il suo sudore cadeva
a terra come gocce di sangue".
IL
SILENZIO DEGLI INNOCENTI testimonianza
dal Rwanda La
parrocchia di Muhura è al nord del Rwanda, nella diocesi di Byumba. Ci si
arriva percorrendo una strada sterrata di 40 km tracciata sulla dorsale di
alcune delle mille colline che fanno onore alla nazione. La folta vegetazione fa
solo intuire la presenza di capanne che accolgono in quella zona circa 60mila
persone. Si
esce come d'incanto dalla boscaglia e, immensa, ci appare la chiesa, costruita
su una spianata grande come uno stadio. Ad
accoglierci, padre Mario Falconi, sacerdote bergamasco. È
lì a Muhura dal 1990 e in questi anni ha condiviso con la sua gente il dramma
della guerra, l'orrore delle stragi e l'umiliazione dell'esilio. Trascorriamo
insieme la giornata e l'amico sacerdote ci confida il suo smarrimento: come
annunciare la Verità del Vangelo? Più volte è stato invitato a non usare
parole come "riconciliazione» nelle sue omelie. Si sente solo, abbandonato
forse anche dai confratelli; intorno a sé un clima di sospetto e paura. Padre
Mario veste l'abito bianco del missionario perché vuoi essere segno di speranza
in mezzo a quelle tenebre di morte. Non
ha la forza di alzare la voce... ma non per paura di morire, solo perché questo
è l'unico modo per restare, da vivo, punto di riferimento per chi crede ancora
in Dio. La
chiesa di Muhura, quella fatta di mattoni, ci è parsa una cattedrale nel
deserto; ma ancor più impressionante è il silenzio dei suoi cristiani. PREGHIERA Padre
mio, io mi abbandono a te: fa di me ciò che ti piace! Qualunque
cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono
pronto a tutto, accetto tutto perché
la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature. Non
desidero nient’altro, mio Dio. Rimetto
la mia anima nelle tue mani, te
la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo. Ed
è per me un’esigenza d'amore, il donarmi, il
rimettermi nelle tue mani senza misura, con
una confidenza infinita |