LA FOLLA LUNGO LA VIA  

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca

Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Gesù si voltò verso di loro e disse: “Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: Beate le donne che non possono avere figli e quelle che non ne hanno mai allattato”.

PROFUGHI

testimonianza di accoglienza

Albanesi, kosovari, curdi, iracheni e tanti altri ancora. Cambiano solo i nomi dei paesi di provenienza ma la strada che seguono per sfuggire a guerre, fame e povertà è sempre la stessa: lo stretto corridoio del Canale d'Otranto, un ponte di appena 80 chilometri che dall'Albania porta in Puglia, frontiera dell'Europa.

Questo stesso mare che allieta le nostre vacanze, per molti clandestini è l'unica via percorribile verso la salvezza.

Scendono dalle montagne fredde e tristi del Kosovo, dove tuonano i cannoni, scavalcano l'arido Kurdistan o abbandonano il deserto egiziano. Sono migliaia di disperati dallo sguardo triste, bambini senza sorriso; sotto la pioggia o in mezzo alla neve camminano a piedi o viaggiano stipati sui camion dei contrabbandieri.

Sono giorni e notti interminabili prima di raggiungere le spiagge nascoste lungo la costa Meridionale dell'Albania, dove ad attenderli ci sono avidi criminali per l'ultimo salto a bordo di un gommone.  

CANTO DI PACE

testimonianza dal Rwanda

Mukarange è un villaggio costruito proprio a ridosso della strada principale, quella che provenendo dalla capitale si divide ora in due direzioni: a nord verso l’Uganda e a sud verso la Tanzania.

In questa zona, via vai di veicoli umanitari e percorso obbligato per migliaia dì profughi in fuga dalla guerra, un semplice cartello indica una direzione sicura: Amahoro (Pace) Casa della carità.

Quando eravamo in Italia, alcuni amici ci avevano parlato di questa esperienza in terra ruandese della diocesi di Reggio Emilia.

Ed ecco infatti Anna, Gianlorenzo, Paolo e Giovanna subito ci riconoscono e insieme facciamo festa. Loro sono a Mukarange dal '95 per un progetto dì solidarietà: vivono con lo stesso stile della gente, condividendo con loro la fatica del lavoro nei campi, la povertà del cibo e l'essenzialità delle cose.

Seppure in mezzo a tanta sofferenza, questi giovani vogliono essere un segno di speranza: la fede in Gesù Cristo che sotto le speci dell'Eucarestia abita con loro, è un canto di pace in quella valle di lacrime.

PREGHIERA

Quelle donne non sono "belle" come Maria,

come Veronica... Loro sono capaci solo di piangere,

senza la volontà di asciugarsi poi le lacrime

e rialzare la testa guardando in faccia il futuro.

Gesù, rimproverami ogni volta che non ho speranza!

- A volte sono un peso in famiglia e con gli amici...

- Le giornate trascorrono veloci, fra mille cose da fare..

- Mi chiudo in me stesso e non voglio sentir ragioni...

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